Linea d'ombra - anno VI - n. 26 - aprile 1988

che non sapeva proprio come andare avanti. Cercai di dargli coraggio. Era incapace di guardare al futuro. "Voglio farla finita", disse. Allora tentai di scuoterlo. Gli dissiche doveva smetterla di pensarla così. Ricordo che gli dissi: 'Come puoi pensare una cosa similementre Di ha lottato ad ogni passo per rimanere viva'. Credetti di esserci riuscito. Si trattenne da me per quasi quattro ore e andò via alle 10 di sera. Mentre andava via mi prese tra le braccia e mi strinse. 'Ti voglio bene, Freddie. Sei stato un fratello per me', disse. Dissi io: 'Non dire altro. Serbalo per un'altra volta'. Poi si allontanò. Quella fu l'ultima volta che lo vidi". È quasi disumano. L'ultima cosa di cui il giovane Jason Lake ha bisogno è di essere trasformato in oggetto d'analisi. Ma ciò che emerge persino a una lettura superficiale dell'articolo sul funerale di Alan Lake è che il ragazzo viene messo in una posizione impossibile. Sballottato al centro di una serie di doppi incroci nei quali la sua "angelica" (cioè asessuata) essenza emerge dalla tensione da un lato tra il suo aspetto bello e cioè "femmineo" e la sua eroica e cioè "mascolina" riservatezza e dall'altro, tra la sua supposta identificazione con una madre forte (un legame rafforzato dalla somiglianza fisica tra Jason e Diana Dors) e il disconoscimento di ogni genere di legame con il debole padre. C'è anche una struttura mitologica più profonda: i genitori sono polarizzati - lui è bruno, lei è bionda e il colore biondo trionfa nella persona del giovane Jason che lo sguardo rivolto verso il basso come il biondo Starr. SAGGI/HEBIDGE Tuttavia, la prosa di Paul Callan attenta a intercettare la .benché minima increspatura sull'apparenza di autocontrollo del ragazzo minaccia di rovesciare questa vittoria. Il giornalista inghiotte il ragazzo. Lo fagocita. Il mondo si volge cupamente su se stesso. Dove sono le fonti e i mezzi del rinnovamento? Dobbiamo ritrovare una forma di fede nel nostro essere uomini senza aggrapparci alle vecchie strutture patriarcali, alle·vecchie immagini fallocentriche, alla compiacenza, alla violenza e alla paura, agli atteggiamenti stereotipati di autocontrollo del passato. Deve essere una fede che nasce nelle budella e che si sente nel ventre. Deve emergere dalle tenebre dei "tristi tempi" di oggi. Il mio nuovo papà Volto la pagina del "Daily Mirror". Il mondo del tabloid è un mondo di fiaba. La logica su cui si fonda attinge all'antica saggezza popolare - una tradizione che precede di migliaia di anni l'attuale interpretazione del "popolare" sotto Mrs Thatcher. Il vecchio mondo gira sul suo asse come ha sempre fatto tra la notte e il giorno. C'è un'equa distribuzione della luce e del buio e il mondo così com'è concepito all'interno di questa tradizione gira come una ruota della fortuna. Sui giornali i potenti perdono la corona nello scandalo e i perdenti hanno colpi di fortuna: il corpo politico viene resuscitato.giornodopo giorno conle stesse storie, lo stesso equilibrio tra il comico e il tragico, il 59

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==