Disegni di Braque e Matlsse per opere di Char. La questione di vita e di morte è la coscienza dell'essenziale, che la poesia soltanto permette di strappare alla vertigine del silenzio che comprende tutto; il poème è la traccia di una coscienza insorta, un frammento di conoscenza vera, la sintesi immediata di un istante catturato nella sua verità. Dire diventa allora fondare un nuovo modo di parlare, e riella poesia, sulla "cima" della coscienza concreta, si forma il pensiero, e la lotta delle aquile potrà forse subentrare alla lotta delle piovre. "C'è chi lascia veleni, chi rimedi. Decifrarli è difficile. Bisogna assaggiare". Nota. Di René Char sono disponibili in italiano: Poesia e prosa, traduzioni di Giorgio Caproni e Vittorio Sereni, Feltrinelli 1962; Fogli d'lpnos, trad. di Vittorio Sereni, Einaudi 1968; Ritorno sopramonte, trad. di V. Sereni, 1974. Le traduzioni delle poesie che seguono sono tutte di Vittorio Sereni. ANTOLOGIA TREPOESIE René Char Vittoria lampo L'uccello zappa la terra, il serpente semina, la morte migliorata applaude il raccolto. Plutone nel cielo! L'esplosione in noi. Soltanto là in me. Folle e sordo come potrei esserlo di più? Più di secondo se stesso, di espressione mutevole, più di stagione per la fiamma e di stagione per l'ombra! Con la lenta neve scendono i lebbrosi. Improvvisamente l'amore, lo stesso del terrore, con una mano mai vista ferma l'incendio raddrizza il sole, ricostruisce l'Arnica. Niente annunciava un'esistenza così forte. (da Les matinaux, 1950) Le apparizioni disdegnate Le civiltà, grasso superfluo. La Storia fallisce, Dio in assenza di Dio non scavalca più i nostri muri diffidenti, l'uomo bramisce all'orecchio dell'uomo, il tempo si svia, la fissione è in corso. Che altro? · All'uomo devastato la scienza non può fornire altro che un faro cieco, un'arma di angoscia, arnesi senza istruzioni. Al più demente: il fischietto di manovra. Quelli che hanno installato l'eterno compensatore, quale apoteosi del temporale, erano solo dei carcerieri di passaggio. Non avevano colto la natura tragica, sincopante, rapinatrice, come interdetta, degli umani. ILCONTESTO Luce in putrefazione, non sarebbe l'oscurità la condizione peggiore. Non c'era che una semilibertà. Quella, la concessione ultima. Semilibertà per l'uomo in movimento. Semilibertà per l'insetto dormiente, in attesa nella crisalide. Fantasma, ogni ricordo giusto, la libertà nella sommossa. La libertà stava alla cima di un cumulo di obbedienze dissimulate, di convenzioni accettate sotto la specie di un invito insospettabile. La libertà risiede nel cuore di chi non ha smesso di volerla, sognarla, e l'ha ottenuta contro il delitto. (da Le chien dv, coeur, 1968) Anzianità Ora che le apparenze bugiarde, gli specchi lentigginosi ci si moltiplicano davanti agli occhi, le nostre tracce trascorse diventano veracemente i posti dove ci inginocchiammo per bere. Per un'immensità di tempo abbiamo circolato e sanguinato soltanto per captare i tratti di un'avventura comune. Ecco ora nel vento brutale i nostri segni di passaggio trovare, sotto l'humus, la realtà di quelle falcate pulverolente che una primavera dietro sé sollevano. (da La nuit talismanique, 1971) 19
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