È tardi e noi camminiamo È tardi e noi camminiamo unitamente partecipi dei suoni della notte tanto delicati che il cuore trattiene il battito per sentirli: forme nella semioscurità dove i cervi pascolano o riposano, il radar di piccole orecchie e corna ancora all'erta tra lugubri cavità di grandi querce, pronti a sciogliere le ginocchia dall'erba bagnata in un balzo e scappar via a zampe rigide, tutto uno scalpiccio in qua e là come noi ci avviciniamo stelle che ci segnano il sentiero nella boscaglia avvolta in una bruma bassa sopra i prati notturni sicché l'impressione è di chi avanza lento tra i filamenti d'una gigantesca ragnatela d'argento gli interstizi cerebrali di una nuvola. * * * D'un bianco slavato come la pancia di un pesce, una strada svolta verso la città che al colorarsi dell'alba si leverà di nuovo ai traffici, la bolla delle Four Courts che domina i navigli stagnanti, le loro spettrali prore vichinghe, e gli archivolti rimbombanti, le tetre mura delle Liberties dove per poco condividiamo una vita alla quale dobbiamo far ritorno mentre incerti girandoliamo verso una casa, la tua mano piccola e umida nella mia, pesa non più di una foglia. POESIE John Montague Il pozzo sogna Il pozzo sogna; un gorgoglìo di liquide chimere. Oppure si scuote quando un ragno d'acqua lo scorre lesto; un ballerino dalle gambe scarne. A volte, una sgarbata interruzione: un sasso tonfa dentro. Ci vuole un po' per assorbirlo, digerirlo, tanto il ruglìo e l'agitazione nello stomaco del pozzo, prima di poter presentare di nuovo una superficie quasi liscia. Perfino un ciottolo può disturbare quel menisco percorso da brividi, quel tremito latente. Colano a fondo, su fondamenti di quiete, si compongono in un piccolo mosaico. E l'unico occhio del pozzo continua a sognare, un ciclope silente. II La gente è diversa. Vive all'esterno, persevera nel suo mondo d'irrequietudine. Viene un uomo da solo, cantando o in silenzio, e tira su il secchio lentamente - un atto meditativo - oppure gli dà uno strattone rabbioso, come spellasse il pozzo, tagliando un cerchio che spezza la sua immagine. III Ed il pozzo si ricompone. Ogni anno arrivano folle'. in pelle~rinaggio. Offerte votive adornano 1 cespugli; . . . il sonaglio di un bambino, che pende m slienz10 (se non lo smuove il vento), uno straccio che sventola come un pennone. 63
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