che la scrittura di E.A. Poe svuota, penetra e smembra. Anche in quest'ultimo lavoro ha voluto dipanare il filo della critica a partire da corpi femminili, apparentemente molto lontani dall'America ottocentesca come quello di cui narra il Lai de Jonec di Marie de France e quelli delle eroine-vittime del marchese de Sade. La traccia di sangue che questi corpi lasciano dietro di sé porta Lanati fino ai "cuori insanguinanti" dei lettori di romanzi, metaforicamente sanguinati perché turbati dalle passioni e dalle sventure dei personaggi. Ma se le peripezie romanzesche del '700 portano scrittori, lettori e personaggi verso "l'Oltreoceano: terra di meraviglie e del meraviglioso", che cosa, nel secolo seguente, sarà portato all'universo del romanzo dall'America? Partendo da questa domanda, Lanati affronta Melville e Hawthome. Del percorso melvilliano ricostruisceil passaggio dal romanzo d'avventura - "scelta editoriale sicura" che "nutrirà la fame d'avventura e la curiosità del lettore", grazie allo "sguardo onnivoro e onnisciente" dell'autore - all'opera frantumata, tormentata e complessa che Melville sviluppò dal Moby Dick in poi. Dall'approdo in terre selvagge, sempre concluso con un rassicurante ritorno in patria per raccontare l'avventura "vera", gli eroi di Melville passano per il naufragio arrivando infine alla testimonianza ambigua e incerta del proprio smarrimento, dello scollamento fra immaginazione e realtà nei Piau,aTales, in BenitoCereno, in Billy Bud, Sai/or. Molte pagine di critica sono state scritte sulla parabola letteraria e esistenziale di Melville; Barbara Lanati riesce tuttavia a farne un'avventura nuova, perché a sua volta - come gli eroi romanzeschi che analizza - viaggia da una costa all'altra dell'oceano letterario, affidandosi a relitti di scrittura (lettere, diari di bordo, pagine sparse e nascoste) che altri hanno scartato per navigare su bastimenti più solidi e tradizionali. Se il romanzo d'avventura e la sua dissoluzione sono uno dei cardini della formazione di una letteratura americana che cerca la sua emancipazione dall'Europa, il romance sentimentale ne è l'altro. La letterascarlatta e il suo autore sono perciò il secondo nucleo di Frammentidi un sogno: Hawthorne che rifiuta il ricorso al "lieto fine", "le lacrime versate tra brividi di piacere"; che vuole scrivere la storia di una donna europea emigrata nel Nuovo Mondo, come Manon Lescaut e Moli Flanders, che però a differenza di queste riesce a·sopravvivere in quell'ambiente inospitale, dopo il naufragio morale e lo spaesamento. Hawthorne, infine, che non vuole "piegare la protagonista né alla morte, né al matrimonio", ma cerca piuttosto di rendere in qualche modo "produttiva" la passione amorosa che ha spinto la donna alla perdizione. Le pagine che Lanati dedica alla Lettera scarlatta sono molto belle: forse perché Esther Prynne, "scura di capelli, sensuale, forte, sinistramente solitaria e a suo modo maschile", e sua figlia Pearl, "minuscolo e inquietante prototipo di tutti i bambini intelligenti e innocentemente perversi che a partire da The Scarlet Letter abitano gli immaginari universi romanzeschi della letteratura americana", sono ancora oggi particolarmente seducenti per chi legge con sensibilità femminile. Se analizzando il romanzo d'avventura Lanati traccia la sua propria avventura tra le pagine, così toccando il polo del romanzo sentimentale scegliei moduli narrativi più adatti alle liasonsdangereuses, agli incontri e alle passioni intime: per raccontarci la strana e profonda amicizia che aveva legato Melville e Hawthorne, i loro incontri ricchi di intese, i loro percorsi che, anche quando divergenti, restano singolarmente segnati da coincidenze e comuni vibrazioni. Nella narrazione dei destini dei loro personaggi, i due scrittori toccano segreti del cuore, passioni e pulsioni trasgressive intorno a cui lo sguardo e la voce del narratore costruiscono la trama della storia. Ugualmente, nel raccontarci dell'amicizia fra loro, Lanati scava per scoprire il filo di una vicenda fatta di episodi quasi sconosciuti, di lettere forse distrutte o censurate, di incontri insoliti e inaspettati registrati sulle pagine dei diari personali. Al centro della vicenda stanno le pagine che entrambi non riuscirono mai a scrivere sulla "Storia di Agatha": anche per noi, condotti da Lanati sulle tracce della "storia di un romanzo che, costruito su un'attesa, attende a sua volta di essere scritto", la storia di Agatha - di cui resta come unica fonte l'accenno fatto da Melvillein una lettera scritta all'amico - diventa più romanzesca di un romanzo. Nello scritto di Barbara Lanti si intrecciano molti fili, molti contributi critici europei e americani; quanto esiste di originale, sono tentata di attribuirlo a un punto di vista critico femminile: più attento al destino di coloro che - come Agatha - aspettano sulla riva del mare, corpi muti o scomparsi in mare senza alcun eroismo ma bensì per pura, banale disgrazia, come le donne delle isole Shoals di cui Hawthome sente raccontare e a cui accenna nei suoi diari. Che una donna si chieda oggi perché non è stata scritta la storia di Agatha, storia di femminile malinconia e di solitaria, improduttiva attesa; che una donna punti l'attenzione sul litorale, area di confine tra entroILCONTESTO terra - colonizzato, ordinato luogo dello sviluppo e dell'accumulazione - e a/tornare - luogo del naufragio eroico, dei gorghi di passioni primordiali, della perdita di sé e del senso comune nel corso di epiche maschili - e si chieda perché a due grandi scrittori è riuscito impossibile narrare di una donna in attesa sul litorale, dando voce al suo mistero, non mi sembra poi strano. La barriera di silenzio che circonda la figura di Agatha e ciò che la sua vicenda ha rappresentato per Melville e Hawthorne, è forse all'origine della scrittura frammentata e difficile di alcuni capitoli del saggio: come se l'indagine di Lanati si arrestasse più volte di fronte a un muro impenetrabile e insuperabile, che difende un "segreto" del cuore e della scrittura che Melvillee Hawthome condivisero. Mi è piaciuta particolarmente, tuttavia, la mescolanza di rispetto e di tenace, insistente domanda rivolta a quel "segreto": la ricerca, nell'incontro professionale e umano fra i due autori, della forma particolare della loro amicizia. Per definirla, Lanati ha usato una formulazione affascinante, quella del "rovesciamento", dello "strano disegno, strano destino,( ... ) riservato a due uomini che incontrandosi, uno nell'altro, che finalmente incontrando se stessi nell'altro, guardandosi, guardassero e vedessero insieme, per la prima volta, l'ombra misteriosa, seducente come il silenzio che l'avvolgeva, di una donna". PREMIO DONLORENZOMILANI L'UniversitàdegliStudi "La Sapienza"di Roma, Dipartimento di scienze dell'educazione; la Comunità montana zona "E" Mugello, Alto Mugello, Val di Sieve; l'Amministrazione comunale e il Centro di documentazione "Don Milani" di Vicchio hanno indetto per la quarta volta il premio "Don Lorenzo Milani" per inediti o tesi di laurea su "Educazione alla pace e alla nonviolenza". Il premio vuole stimolare ed incoraggiare studi che si riferiscono alla straordinaria esperienza ed attualità della scuola di Barbiana e alle tematiche più care a Don Milani: la sua pratica pedagogica cd in particolare la teoria e la prassi della educazione alla pace e alla nonviolenza, nell'attività scolastica ed extrascolastica in Italia e all'estero. Sono ammessi a concorrere inediti o tesi di laurea, in quaJsiasicorso di laurea di ogni Università o Istitulo Universitario Italiano, che siano stati elaborati fino all'anno accademico 1986/87 incluso. Per concorrere occorre inviare entro il 30 maggio 1988 (fa fede il timbro postale) una copia dell'elaborato a: Centro Doc~me?- tazione "Don Milani" c/o Biblioteca Comunale - 50039 V1cch10 (FI) e al Prof. Mauro Laeng c/o Università "La Sapienza" di Roma - FaJcoltàdi Magistero, Via Castro Pretori, 20 - 001~5 ~om~. I lavori inviati resteranno di proprietà del Comune d1V1cch10 e saranno depositati presso la Biblioteca Comunale per la libera consultazione. La Commissione giudicatrice deciderà a suo insindacabile giudizio il lavoro o i lavori meritevoli di essere premiati. L 'ammontare complessivo del premio è di L. 3.000.ooo_. . . . . La proclamazione dei vincitori avverrà a V1cch10,md1ca11vamente nel mese di settembre 1988. . · Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Centro Docvm~ntavon~ Don Mi/ani c/o Biblioteca Comunale - 50039 Vicchio (FI). tel. 055/844460. 23
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