Linea d'ombra - anno VI - n. 25 - marzo 1988

ILCONTUTO MEMORIA RICORDODI RAYMONDWILLIAMS Paola Splendore Con la morte di Raymond Williams, avvenuta a 66 anni, scompare in Inghilterra il più importante critico marxista della sua generazione. Autore di una ventina tra volumi di teoria e di analisi culturale, romanzi e saggi, Williams lascia dietro di sé una ricca eredità di pensiero e impegno nella cultura e nella politica. Fin dalle prime opere, Cultura e rivoluzione industria/e (Einaudi 1968) e La lunga rivoluzione (Officina 1979), egli affronta l'ambizioso progetto di ridisegnare la mappa della storia della cultura inglese ampliando l'idea stessa di cultura a intero sistema di vita e pratica sociale, ed elabora l'idea seminale di struttura del sentire. Con gli studi successivi, Williams trasforma la prospettiva di analisi marxista dalle crudezze dogmatiche degli anni trenta in una nuova teoria metodologica, arricchita dell'apporto delle opere di Gramsci e dei Griindrisse di Marx, che egli chiamò materialismo culturale. Non è facile dargli una collocazione nel panorama politico della sinistra inglese: Williams era diventato una figura di spicco negli anni sessanta come fondatore, assieme ad altri intellettuali, della Nuova Sinistra e militante del CND (Campaign for Nuclear Desarmament). Tra i collaboratori della "New Left Review", nata in quegli anni, fu quello che mantenne posizioni più aperte di dialogo e di confronto con i teorici francesi, in particolare con Althusser, e che mostrò una maggiore ampiezza di interessi, come il volume Marxismo e letteratura (Laterza) e i saggi di Materialismo e cultura (Pironti 1983) mostrano pienamente, interessi che includevano letteratura, scienza, politica, comunicazioni di massa. In anni più recenti Williams aveva notevolmente radicalizzato le sue posizioni come testimonia l'opera che può leggersi oggi quasi come suo testamento politico, Verso il Duemila, pubblicata nel 1983, non ancora tradotta in italiano, in cui, sulle tracce segnate dai nuovi movimenti d'opposizione pacifisti, ecologisti, verdi e delle donne, gli unici ih grado di rappresentare gli interessi più profondi della maggioranza dell'umanità, indica i nuovi percorsi possibili per la sinistra. È con lo sguardo rivolto al futuro che va ricordato, e per le sue qualità umane, di schiettezza, di pazienza e di umiltà. Williams conciliava una naturale riservatezza e sem14 CONSIGLI/SCONSIGLI plicità di modi con una profonda con,sapevolezza dei suoi doveri di studioso e di intellettuale anti-accademico. Da quando nel 1983 si era ritirato dall'insegnamento a Cambridge, dove aveva la cattedra di storia del teatro, trascorreva lunghi periodi nel Galles, dove era nato nel 1921 da una famiglia proletaria, un'origine che l'aveva segnato profondamente - la dimensione personale e autobiografica era per lui metodo - facendolo fino alla fine essere un outsider, un membro di una comunità radicale internazionale o, come amava definirsi, un Gallese europeo. I RAPPORTI UMANI: COSIDDEffl Grazia Cherchi Che cos'è "la nuova insensibilità"? Ciò che contraddistingue oggi la maggior parte dei rapporti umani. Tanti, troppi, gli esempi che si potrebbero fare: dal fastidio-rigetto per ogni forma di sofferenza (che ha sempre isolato il "portatore", ma ora è anche accompagnata da un giudizio decisamente negativo: se soffri vuol dire che non ce la fai e quindi sei liquidato come perdente) al disgusto per la vecchiaia (eppure, lo dicono le statistiche, un italiano su cinque ha più di sessantanni) all'odio per i poveri (con di pari passo i ricchi che si pavoneggiano nella generale considerazione). Soffrire, essere vecchi, essere poveri, e anche essere soli sono considerate oggi delle colpe. "La nuovainsensibilità" comporta inevitabilmentel'assenzadi ogni gentilezza dalla vita quotidiana(a riprova, se cedi il posto in tram o ringraziper un'informazione hai in cambiosguardistupiti se non allarmati). Entri mettiamo,in un grande magazzino: le co~messeti ignoranoa lungo e si spazientiscono se richiediun po' di attenzione; ti muovi da pedone sei oggetto di spinte, urtoni turpiloquiurlati (ha ragione Roland Barthes: andareall'estero, se non si conosce la lingua,riposaenormemente: "elimina ogni volgarità, ogni stupidità, ogni aggressione").L'indi~f~renzanei c~nfronti di chi inciampandofm1scelungo disteso a terra si coloradi diffidenza se si è presenti mentre è in attoun'aggressione. Non si interviene persvariatimotivi: ad esempio per evitare strascichpi olizieschie giudiziari (come teste)operchési teme un tranello. E poi, certi istintisolidaristicinon faranno passare dalla partedelridicolo? Di qui la ricerca, quasi semprefrùstrata,di gentilezza: personalmente hosceltol'edicolante, il tabacchino il barrista - tre soste quotidiane obbligate - soloinbasealla presenza in loro di un barlumedi gentilezza, per l'appunto. Tornando, com'è mio destino, ai libri, anche ma nonsoloper questo, dò un giudizio decisamentpeositivo dei primi tre racconti di Primoamoree altri affanni (Serra e Riva, L. 20.000d) i Harold Brodkey. Racconti che peraltro(e non a caso) risalgono agli anni Cinquant~. Q~\ il timbro è, pe~ i~- tenderci, "salingenano , con una soav1ss1ma attenzioneper le piccole pulsazioni e vibrazioni deisentimentip, er le offese inferte alla sensibilitàe le fragili reazioni a queste offese (sonoraccontiche dovrebbero piacere molto al grandeBilenchidi La siccità e // gelo). Domina il bisogno, quasi _furioso, di amore: si leggail primo, splendido racconto Lo statodigrazia, in cui l'io narrante si ri~orda tredicennequando faceva il bambinaio (per guardagnarsi soldi della colazione a scuola)a un Edward di sette anni dal piccolo viso"fattosmorto dalla_ferita e dallo sforzo di penetrarequella fenta per comprenderla". 1 genitori non amavano Edward, preferendogllia sorellina ed "egli era ancora immersonell'indistintoumido stupore delle ali ripiegateche avrebbero potuto aprirsi se qualcunolo avesse amat?; forse, come l'inconsapevolefarfalla, egh ancora sperava primaverae calore. Come fanno male le ali, ripiegatecosì, in attesa; tanto male' sinché nonsiatrofizzano". Il tredicenne p;otagonista sapevache Edward aveva bisogno delsuoamore,ma resisteva a darglielo: voleva chefosserogli altri - la madre,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==