Le Interpreti Ideali di questo racconto: Bette Davls e Miriam Hopklns In Un grande amore (1939, dal racconto della Wharton La zitella} e, sotto, in L'amica (1944, di V. Sherman). immobile, gli occhi fissi sul declivio dorato del Palazzo dei Cesari, e poco dopo Mrs Ansley smise di cincischiare la sua borsetta e s'immerse a sua volta in meditazioni. Come molte amiche intime, le due signore non avevano mai avuto occasione prima d'allora di stare insieme in silenzio: Mrs Ansley provava un leggero imbarazzo per quella che - dopo tanti anni - si prospettava come una nuova fase della loro dimestichezza, una fase nella quale non sapeva ancora come comportarsi. D'improvviso l'aria si riempì di quello scampanio profondo che, a intervalli regolari, ricopre Roma come una vòlta d'argento. Mrs Slade diede un'occhiata al suo orologio da polso. "Già le cinque", constatò sorpresa. "C'è un bridge ali' Ambasciata, alle cinque", lanciò in tono interrogativo Mrs Ansley. Per un lungo istante Mrs Siade non rispose. Sembrava assorta in contemplazione, e Mrs Ansley pensò che non avesse colto la sua frase. Ma dopo un momento, come parlando in sogno, l'altra riprese: "Un bridge, hai detto? Se tu ci tieni... Ma io non credo di averne voglia, sai ... " "Oh no", si affrettò a rassicurarla Mrs Ansley. "Non ci tengo affatto. È così bello qui, così pieno di vecchi ricordi, come dici ... " Si riassestò nella sua poltrona e, quasi furtivamente, riprese in mano il lavoro a maglia. Con la coda dell'occhio Mrs Slade prese nota di quell'attività, ma le belle mani ben curate le rimasero immobili in grembo. "Stavo proprio pensando", disse lentamente, "quante diverse cose Roma rappresenta per ogni generazione di viaggiatori. Per le nostre nonne significava malaria; per le nostre mamme pericoli di carattere sentimentale - come ci sorvegliavano! Per le nostre figlie non maggiori rischi di quanti se ne incontrino nel cuore di Main Street. Loro non lo sanno ... ma quanto ci perdono!" La lunga luce dorata andava smorzandosi, e Mrs Ansley dovette sollevare la maglia un po' più vicino agli occhi. "Davvero, come ci sorvegliavano!" "Ho sempre pensato", continuò Mrs Slade, "che le nostre madri abbiano avuto un compito ben più arduo di quello delle nostre nonne. Ai tempi della malaria doveva essere relativamente semplice far rientrare le fanciulle prima del- !' ora pericolosa; ma quando eravamo giovani noi, tu e io, con tante bellezze ad allettarci condite con la spezia della disobbedienza e nessun pericolo più grave di quello di prenderci un'infreddatura nell'ora fresca dopo il tramonto, le mamme dovevano faticare non poco a tenerci in casa, non trovi?" Si voltò ancora a guardare Mrs Ansley, la quale però era giunta a un punto delicato del suo lavoro. "Dritto, rovescio, dritto, due calati. .. davvero, dovevano faticare non poco'', assentì, senza rialzare la testa. Gli occhi di Mrs Slade si posarono su di lei con maggior attenzione. 'Riesce a sferruzzare di fronte a uno spettacolo del genere! Tipico di una come lei... ' Mrs Slade si lasciò andare all'indietro, meditabonda: il STORIE/WHARTON 65
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