STORIE/WHARTON vasse tuttora un certo fascino, una distinzione ... Comunque, da ragazza era stata deliziosa, molto più bella di sua figlia Barbara anche se, senza dubbio, Babs - quanto meno secondo i canoni moderni - facesse più colpo, fosse più pepata, come si usa dire. Chissà da chi aveva preso, con quelle due nullità di genitori. Già. Horace Ansley era ... bé, la copia conforme di sua moglie. Pezzi da museo della vecchia New York. Bell'uomo, irreprensibile, esemplare. Mrs Slade e Mrs Ansley avevano abitato per anni su fronti opposti - sia in senso proprio che figurato - della stessa strada. Quando le tende del salotto al n° 20 Est della 73a Strada venivano rinnovate, il n° 23, giusto dirimpetto, ne era sempre a conoscenza, e così pure a Mrs Slade sfuggiva ben poco di tutti gli spostamenti, gli acquisti, i viaggi, gli anniversari, le malattie della coppia edificante che abitava di fronte. Tuttavia, col passare del tempo la vita monotona di quei coniugi modello le era venuta a noia. E quando, dopo il grosso coup a Wall Street fatto dal marito, ebbero comprato una casa nella parte alta di Park Avenue, Mrs Slade aveva già cominciato a pensare: 'Preferirei abitare di fronte a uno speak-easy clandestino, tanto per cambiare un po': per lo meno si potrebbe assistere a un'irruzione della polizia'. L'idea di Grace coinvolta in un'irruzione poliziesca era così divertente che venne lanciata (prima del trasloco) a una colazione di signore. La battuta ebbe successo e fece il giro del quartiere: Mrs Slade s'era domandata qualche volta se per caso non fosse giunta all'orecchio di Mrs Ansley. Sperava di no, ma non gliene importava poi molto. Erano tempi, quelli, in cui larispettabilità era calata di valore, e non recava gran danno agli incensurabili che si ridesse un po' alle loro spalle. Qualche anno dopo, e a non molti mesi di distanza, le due signore erano rimaste vedove. Vi fu un adeguato scambio di corone e di condoglianze, e un breve rinnovarsi d'intimità nella penombra del loro lutto. Adesso, dopo un altro intervallo, si erano ritrovate per caso a Roma, nel medesimo albergo, ciascuna quale modesta appendice di un'appariscente figliola. Di nuovo l'analogia della loro sorte, che si prestava a qualche discreta facezia, le aveva ravvicinate: come pure la reciproca ammissione che, se in passato doveva essere stato duro tener dietro alle proprie figlie, oggigiorno riusciva talvolta un po' uggioso non esser obbligate a farlo. Senza dubbio, rifletteva Mrs Slade, quell'inattività era più di peso a lei di quanto non lo sarebbe mai stata per la povera Grace. Dal ruolo di moglie di Delphin Slade a quello di vedova, il salto era grosso. Non senza un certo orgoglio si era sempre considerata pari al marito per talento sociale e per aver contribuito in larga misura a costituire quella coppia eccezionale che lei e Delphin erano stati: ma la differenza, dopo la morte di lui, era senza rimedio. In quanto moglie del famoso avvocato, sempre impegnato in un paio di cause internazionali, ogni giorno le portava obblighi eccitanti e inattesi: incontri imprevisti con importanti colleghi stranieri, corse frettolose per questioni legali a Londra, a Parigi, a Roma, dove gli inviti venivano ricambiati con tanta generosità; il pia64 cere di cogliere, al termine di una serata, commenti del genere: "Come? Quella bella donna così elegante, con quegli occhi, è Mrs Slade? La moglie dello Slade? Ma davvero? Di solito le mogli delle celebrità sono delle tali sciattone ... !'' Eh sì; dopo, essere la vedova S/ade era diventata una bella noia. Nell'adeguarsi a un tale marito aveva impegnato tutte le sue risorse; e adesso, dopo la morte improvvisa del figlio adolescente, che sembrava aver ereditato tutte le doti del padre, non le restava altro che seguire passo per passo la vita della figlia. Aveva sopportato l'angoscia di quella perdita mentre era ancora vivo il marito che aveva bisogno d'aiuto e la aiutava: quando anche lui se n'era andato, il rimpianto del ragazzo era divenuto insostenibile. La cura di sua figlia era dunque la sola cosa rimastale: del resto, la cara Jenny era una ragazza così perfetta da non richiedere impegno particolare. 'Non so se mi sentirei altrettanto tranquilla con Babs Ansley', rifletteva talvolta con una punta d'invidia Mrs Slade. Eppure Jenny, di poco minore della sua brillante amica, costituiva la rara eccezione di una fanciulla graziosissima, la quale, in qualche modo, permetta a gioventù e bellezza d'assicurare all'animo materno la stessa tranquillità che avrebbe ispirato la loro totale assenza. Ciò era motivo di perplessità, e, per Mrs Slade, di una certa noia. Avrebbe desiderato che Jenny s'innamorasse, magari dell'uomo sbagliato, di modo che ci fosse bisogno di sorvegliarla, di guidarla, di portarla in salvo. E invece... Era Jenny che aveva cura di lei, che la teneva fuori dalle correnti d'aria e si assicurava che avesse preso le gocce... Molto meno agile di mente della sua amica, Mrs Ansley se n'era fatta nel suo intimo un ritratto più sfumato, tracciato con tocchi più leggeri. 'Alida Slade è certamente una donna molto intelligente, ma non tanto quanto crede', così lo avrebbe riassunto. Avrebbe aggiunto però, per meglio illuminare gli estranei, che Mrs Slade era stata una ragazza piena di temperamento, molto più di sua figlia, la quale era molto carina, senza dubbio, e in certo modo intelligente, ma non aveva nulla della .... be', insomma, della vitalità di sua madre - come qualcuno s'era espresso una volta. Mrs Ansley si appropriava di parole correnti di questo tipo, e le citava tra virgolette, come espressioni di un'audacia inaudita. No: Jenny non assomigliava alla madre. Pareva a volte a Mrs Ansley che Alida Slade fosse una donna delusa. Tutto sommato, aveva avuto una vita triste, disseminata di sconfitte, di errori. Mrs Ansley ne aveva sempre provato una certa compassione ... Così si vedevano queste due signore, ciascuna guardando dalla parte sbagliata del proprio piccolo telescopio. e ontinuarono a lungo a rimaner sedute una accanto all'altra, senza parlare. Era come se entrambe provassero sollievo nel sospendere le loro piuttosto futili attività dinnanzi al grandioso memento mori davanti a loro. Mrs Slade sedeva
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