INCONTRI/BALLARD Film Il film Biade Runner avrebbe dovuto rappresentareHong Kong, nelle intenzioni - Da un romanzo di Philip K. Dick, girato da un inglese, Ridley Scott, regista di Alien, anche, un altro film che non mi è piaciuto affatto. Un sacco di questi film ad alto potenziale che vengono da Hollywood - del filone Guerre stellari, per intenderci - mancano di una cosa, di immaginazione. I migliori film di fantascienza (compresi quelli girati a Hollywood negli anni '40 e '50) sono stupefacenti, l'immagine che danno del futuro ti prende letteralmente alla gola fin dalla comparsa dei titoli. Il giorno che la terra si fermò, La cosa da un altro mondo, che era l'originale de La cosa. Ce n'era uno, Radiazioni BX - distruzione uomo, un capolavoro vero e proprio, uno fra i migliori film di tutti i tempi. Perfino Il pianeta proibito non era male, anche se si cominciava già a esagerare. La prima edizione di L'invasione degli ultracorpi. Erano capolavori, perché concretizzavano l'idea di un futuro; nel momento stesso in cui il film cominciava il tempo cominciava ad accelerare. Invece l'impressione che si ha guardando l'inizio di Guerre stellari o qualunque altro di questi film è che il tempo si fermi. Sono film che esistono in una specie di continuum senza tempo che non ha niente a che vedere con il futuro - l'azione potrebbe benissimo aver luogo in un passato remoto. E poi non c'è senso di continuità - guardando un film come Guerre stellari non si ha la sensazione che quella sia la vita come sarà domani, oppure, per i miei figli, dopodomani - è un mondo completamente a sé. C'è un film di fantascienza che mi ha fatto un'enorme impressione, The Road Warrior. (Prima si intitolava Mad Max II; in Italia Interceptor, il guerriero della strada.) Mi sembrò un film stupefacente, quando lo vidi la prima volta restai a bocca aperta. Aveva un impatto eccezionale! Inoltre, si trattava di un futuro credibile. Ci credetti anch'io. Un film eccezionale, per tecnica e immaginazione. E anche come film di fantascienza, perfetto. ( ... ) Televisione Abbiamo l'impressione che lapubblicità murale e la televisione siano più scaltre qui che in America. Sono stupefatto che diciate una cosa simile - credevo che gli americani fossero i re della pubblicità ... La televisione non deve essere buona - il peggior errore che si può fare è avere un canale televisivo di qualità. Gli inglesi sono convinti di avere la migliore televisione del mondo, ma la televisione non deve essere buona. È come dire che si ha il miglior junk food del mondo. Il junk food dev'essere cattivo, altrimenti per la legge di Gresham (la moneta cattiva scaccia la buona) non ci sarebbe più cibo come si deve: tutti mangerebbero quei fantastici hamburger e quel meraviglioso chop suey e la vera cucina - francese, italiana, cinese, indiana - svanirebbe dalla nostra cultura. È questo che sta succedendo nel nostro paese. Il declino di questo paese, secondo me, è da attribuire in 50 gran parte al fatto che abbiamo la miglior televisione del mondo. La nostra televisone non trasmette robaccia. Ma quelli che noi consideriamo programmi intelligenti - documentari, servizi giornalistici speciali, programmi sull'arte - sono in realtà tremendi! Non c'è modo di rendere accessibile a tutti l'Ulisse. di Joyce - l'unica cosa da fare è mettersi a sedere e leggerlo. Un teleromanzo tratto da Joyce non sarebbe meglio della serie di Kojak. Secondo me i migliori programmi della televisione inglese sono quelli importati dall'America - roba come Kojak, The Rockford Files, Le strade di San Francisco, Hill Street giorno e notte ... lo detesto il lato "culturale" della televisione inglese - è sinistro. Crea l'impressione che alcune delle più grandi opere dell'immaginazione umana, in musica, letteratura o arti visuali, possano esser ridotte a una specie di quiz ... Per quanto ne so, la gente negli Stati Uniti va ancora al cinema. Qui non ci va più nessuno - il pubblico delle sale cinematografiche è scarsissimo. In questo paese, le sale cinematografiche hanno chiuso a migliaia - qualcosa come cinquemila cinema hanno chiuso i battenti nel corso degli ultimi quindici anni. Ho letto un articolo su "Times" in cui si diceva che il massimo dell'afflusso di pubblico nelle sale cinematografiche si è avuto nel 1948 - 1500 milioni di biglietti venduti in un anno. L'anno scorso, per la prima volta, la cifra è scesa sotto i cento milioni - si è cioè ridotta a un quindicesimo di quello che era. È una questione di semplice osservazione - se si va in una sala cinematografica, perfino nel centro di Londra, si noteranno pochissimi spettatori sopra i 35 anni. Questo vale anche per l'America. La gente se ne sta a casa a guardare la televisione ... se anche voi aveste una televisione di prima qualità, come quella inglese, nessuno andrebbe più al cinema, e nessuno leggerebbe più libri. È la morte di una cultura. lo voglio che la televisione in questo paese peggiori! In Francia la gente va ancora al cinema, sembra. Sì, infatti. In Francia producono circa 200 film all'anno. Moltissimi, date le dimensioni del paese. Non so quale sia la produzione di Hollywood, ma quelli francesi sono film destinati ai festival cinematografici, non alla televisione. In Inghilterra non c'è un'industria cinematografica. Solo una mezza dozzina dei film che si producono in un anno sono destinati alle sale cinematografiche. La televisione ha ucciso l'intera cultura, ci è riuscita, mi sembra ... (... ) Scrittura, ossessione Riesce a lavorare di più, adesso che i suoi figli sono cresciuti e se ne sono andati? Difficile dirlo, in realtà. Di certo non perdo tempo solo perché ne ho così tanto tutto per me. Nel 1965, quando stavo scrivendo i racconti di The Atrocity Exibition, il mio bambino più piccolo aveva sette anni. I bambini avevano sette,
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