Linea d'ombra - anno VI - n. 23 - gennaio 1988

LA FINALIZZAZIONE DELLA SCIENZA INCONTROCONGERNOTBOHME a cura di Silvano Custoza Questa intervista a Gernot Bohme è stata fatta alla Technische Hochschule di Darmstadt (T.H.D.), dove Bohme insegnafilosofia dal 1977, ed è parte di uno studio sul rapporto scienza-tecnica-filosofia nel pensiero tedesco. Un momento certo dei più interessanti della riflessione teorica sul rapporto scienza-società è stato il gruppo di "ricerca sulle condizioni di vita nel mondo scientifico-tecnico" del Max-Plank-lnstitut di Starnberg, diretto da Cari Friedrich von Weizsacker e Jiirgen Habermas. Bohme, che di formazione èfisico, è stato collaboratore di questo gruppo del MaxPlank-lnstitut dal 1970al 1977, occupandosi prevalentemente dellafinalizzazione della scienza e delle sue possibili alternative. A questo periodo risalgono alcune sue importanti pubblicazioni, di cui qui ne menziono solo alcune: Filosofia sperimentale. Origini di uno sviluppo scientifico autonomo (insieme a Van Den Daele e Krohn) del 1977, nei Starnberger Studien 1sono usciti, tra gli altri, i suoi saggi "Autonomizzazione e finalizzazione" e "La finalizzazione rivisitata". Da quando è docente di filosofia a Darmstadt ha organizzato un Co/- /oquium interdisciplinare dal titolo Scienza-tecnica-società, continuando così la ventennale tradizione iniziamodo diverso, dove però la convivenza è causata dal fatto che la teoria vecchia e superata trova ancora applicazioni pratiche. È così? Sì, però l'applicazione è solo in alcuni ambiti fenomenici determinati. Vede, non ci sarà mai nessuno che costruirà le automobili seguendo i principi della teoria della relatività ristretta: sarebbe senza senso. Per costruire automobili si continua a seguire i principi della meccanica classica. Anche i missili che vengono costruiti oggi, e che raggiungono una velocità molto elevata, vengono sempre costruiti secondo i principi della meccanica classica, poiché la loro velocità non è sufficientemente vicina a quella della luce. Per velocità molto molto alte, che siano confrontabili con la velocità della luce, necessitiamo invece della teoria della relatività ristretta. In questo ambito la validità di una teoria, per dirla in modo generico, è determinata dal parametro velocità; in modo analogo la validità di una teoria può essere, in altri ambiti, determinata da altri parametri. Questo fatto, ovviamente, andrebbe analizzato con molta attenzione. Le teorie nuove "attendono" una loro possibilità di applicazione nella ta da Kart Schlechta e Kurt Schmieden che, sempre alla THD, organizzarono dal 1951 al 1971 il "Colloquium delle scienze naturali e filosofia." · "Ci troviamo in un ambiente naturale che è profondamente determinato dall'azione umana e sociale, · vita quotidiana, e ciò valeper la teoria della relatività come per altre teorie. Ma noi, per restare nel suo esempio, continueremo a muoverci prevalentemente a una velocità che è molto al di sotto di quella della luce, per cui possiamo aspettarci che le teorie nuove non sostituiranno mai completamente quelle vecchie. Affualmente Bohme si sta occupando di estetica naturale. Quello che maggiormente mi ha colpito nel periodo che ho trascorso a Darmstadt è la vivacità conflittuale che regna ancora nel mondo universitario e accademico. Credo che nessun Ateneo italiano sia in grado di raggiunger un seminario interdisciplinareper più di dieci anni, seminario nel quale si lavora e discute realmente e in ma ciò nonostante la società non ha alcun ruolo nella conoscenza della natura. Ci troviamo in una società che è profondamente segnata dalla tecnica, ma il sapere tecnico non ha•alcun influsso È probabile che una sostituzione totale non avverrà mai. Questo perché il contesto nel quale è nata la meccanica newtoniana o, per dirla in modo più generale, al quale si rapportavano le cosiddette teorie "vecsulla scienza sociale." cui non sono certo in ballo né posti universitari né assessorati da guadagnare, ma solo la volontà di capire ciò che pensano gli altri e di far capire ciò che si pensa. E si badi, non sono piccoli gruppi di studio aperti solo agli addetti ai lavori, bensì sono colloqui pensati per gli studenti di quella Scuola Superiore Tecnica e massicciamente frequentati sia dagli studenti che dai docenti. Visioni del genere sono per noi lontani ricordi del 68 o del 77. Professor Bohme, il fenomeno di fronte al quale ci troviamo (e che è stato descritto per la prima volta da Heisenberg) è il fatto che alcune discipline vengono superate teoricamente da nuove discipline, ma non vengono eliminate perché trovano ancora applicazione pratica. Abbiamo cioè una convivenza di teorie che spiegano lo stesso fenomeno in 60 chie", continua a esistere. L'uomo costruirà sempre veicoli che si muovono a una velocità inferiore a quella della luce e in questo ambito fenomenico la meccanica newtoniana continuerà a essere valida. Nel suo saggio sulla finalizzazione Lei ha trattato la possibilità di porre alla scienza scopi che sono determinati dalla società. Questa determinazione sociale dello sviluppo scientifico significa che sarà il sistema sociale a determinare sempre più l'ulteriore sviluppo del pensiero scientifico? A Starnberg non abbiamo affermato che tutte le branche della scienza si trovano nella fase della finalizzazione: ce ne sono alcune che devono ancora raggiungere questa fase. La teoria delle particelle elementari, per esempio, non è conclusa e per essa si può affermare che esistono elementi interni che ne determineranno gli ulteriori sviluppi. Certo ci sono

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==