Linea d'ombra - anno VI - n. 23 - gennaio 1988

POESIE Fernando Pessoa Sono passati cento anni ormai da quando Fernando Pessoa è nato in quel largo di S. Carlos di Lisbona e più di cinquanta dacché se ne è andato a/l'incontro con l'Ignoto, portando con sé la folla degli eteronimi che gli fecero compagnia in vita o che in parte colmarono le sue ore di solitudine più intensa. Con la sua, dunque, hanno taciuto molte voci. Lo ricordo qui, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita (13giugno 1888), con le sue stesse parole, con i versi, cioè, del poeta or/onimo, del Pessoa lui-stesso, attraverso alcune poesie tradotte quando cominciava ad affascinarmi l'enigma che egli è. (Amina Di Munno) Alla notte Il silenzio è il tuo gemello nell'Infinito. Chi ti conosce, sa non cercare. Morte visibile, vieni a dissetare il vago mondo, il mondo angusto e afflitto. Se guardo i tuoi abissi costellati, non so chi sono né quale fine dare a tanto dolore, a tanta ansia pari al sogno, e a tutto il dubbio su cui medito. Che indizio occulto di giorni o di ore migliori ci può essere nel tuo campo? Velo nuziale della fine di fini e di dolori. * * * Sole nullo di giorni vani, pieni di lotta e di calma, riscalda almeno le mani di colui al quale non invadi l'anima! Che possa almeno la mano, sfiorando la mano che su di essa passi, con un blando calore esterno dissimulare il freddo dell'anima! Signore, giacché la sofferenza è nostra e sua la debolezza, · dacci almeno la forza di non mostrarla a nessuno! Natale Nasce un dio. Altri muoiono. La Verità non è giunta né è partita: l'Errore è mutato. Abbiamo ora un'altra Eternità. Era però migliore quel che è passato. Cieca, la Scienza sull'inutile gleba lavora. Pazza, la Fede vive il sogno del suo culto. Un nuovo dio è solo una parola. Non cercare e non credere: tutto è occulto. (15-1-1920) Non so di quale angoscia vieni a consolarmi. Lascia che io dorma, lascia che finisca (dicembre. 1922) e che la luce non venga mai a risvegliarmi! * * * Posa un momento, un solo momento su di me, non solo lo sguardo, ma anche il pensiero. Possa la vita avere fine in questo momento! Nello sguardo mi scruti anche l'anima, ed io vedo tutto quel che di te il tuo sguardo contiene. E vedo fino a dimenticare che tu sei anche tu. Solo la tua anima senza te, solo il tuo pensiero (14-9-1919) ed io qui, anima senza me. Tutto quel che sono è rimasto in quel momento e il momento si è fermato. (12-12-1919) ibliotecaGino Bianco Fernando Pessoa in un disegno di Julio Pomar. 59

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