SAGGI/TOMASSUCCI guerra): ci troviamo quindi di fronte al miglior scenario possibile per un racconto imperniato su un procedimento a tesi. Non si tratta tuttavia di una tesi politica o sociologica: il tema spinoso dei rapporti tra polacchi ed ebrei viene affrontato dallo scrittore nella maniera più rarefatta possibile, meno cruda per esempio che in Andrzejewski: mente analitica, Brandys preferisce cercare di ricondurre comportamenti collettivi o individuali in un corollario di norme o ragionamenti morali. In una lunga digressione sulla guerra e sull'occupazione tedesca, da lui eliminata poi nell'edizione del '62 di Sansone, Brandys definiva infatti il suo racconto non come un contributo al dibattito sulla questione ebraica, quanto come la storia di un uomo condannato per il solo fatto di esistere. "Gli altri - scriveva - sono loro il destino di Jakub Gold". Il giovane ebreo non era stato infatti cacciato dalla società perché aveva commesso un crimine (l'omicidio di un giovane antisemita), anzi al contrario, lo aveva commesso proprio in conseguenza della sua esclusione dal corpo sociale. Ci pare di intravvedere in queste affermazioni se non un'eco, almeno una coincidenza con le considerazioni sartriane sull'antisemitismo (uscite in Francia, lo ricordiamo, un anno prima che lo scrittore polacco cominciasse a lavorare al suo Sansone), essa preannuncia tuttavia anche un elemento più generale, tipico della successiva produzione letteraria di Brandys. L'interminabile calvario di Jakub Gold, trasformatosi da ragazzino allegro e pieno di fantasia in una vittima sottomessa e inebetita, nasce infatti più dal suo rapporto col mondo degli altri, dal gioco di reciproche attribuzioni di identità, che come conseguenza delle tensioni tra la comunità polacca e quella ebraica. È vero che lo scrittore riconosce all'antisemitismo un fondamentale carattere di strumento di potere e di dominio: nell'edizione di Sansone del '48 lo definiva come una mistificazione dello sfruttamento di classe, oggi invece, in una nota recente, scritta per questa nuova traduzione italiana, uno scatenamento dell'aggressività collettiva, un crimine imposto dall'ideologia. Il riferimento all'attualità del nostro tempo non gli impedisce tuttavia di concentrare l'attenzione· su ciò che più gli interessa, vale a dire le ripercussioni dell'ideologia e della sua propaganda sulla morale e sulle scelte dei singoli. La logica del potere si insinua nel rapporto tra il giovane ebreo Jakub Gold e gli altri attorno a lui, imponendo un sistema fittizio di distanze e separatezze: lui stesso ne diviene la prima vittima, visto che comincia a vivere la propria diversità come una colpa e a odiare il proprio volto, come un marchio infamante. Agli altri, anche a chi lo nasconde o lo aiuta, come Tolo, Kazia o Malina, non resta, alla prova dei fatti, che l'indifferenza, un'indifferenza che nasce, è vero, dall'impotenza, dalla paura e dal silenzio, ma - come ci ricorda Brandys - non è per questo meno complice. "La stessa esistenza degli ebrei ricorda agli uomini che sono colpevoli" ha scritto per questa edizione di Sansone lo scrittore: a 40 anni di distanza dalla sua stesura, appare forse questa la più vera chiave di lettura di questo racconto, scritto da Brandys, ebreo polacco non sommerso e salvato dall'Olocausto. BfoliotecaGino Bianco casalldellam Via Borgogna 3, 20122 Milano, telefono 02 795567 LA VELOCITÀ: IL TEMPO SOCIALE, IL TEMPO UMANO SABATO30:ORE9,30 PRODUZIONE-TECNOLOGIA Relazionedi FrancoFerrarotti, L'ipotecadel tempo:traesistenzae progettualità. Comunicaziondi i AlessandroDal Lago, GiorgioDeMichelis,PaoloFloresd'Arcais, PaolaManacorda,GiacomoMarramao. SABATO30:ORE 15.00 COMUNICAZIONE-MASMSEDIA Relazionedi OmarCalabrese, Nuovi ritmi,nuovimiti Comunicaziondi i GilioDorfles,GoffredoFofi, MarinoLivolsi,JosephSassoon,CarloSini. DOMENICA31:ORE9.30 PSICOLOGIA-SOGGETTIVITÀ Relazionedi AlbertoOliverio, Ritmi biologicie ritmipsicologici Comunicaziondi i: MariliaAlbanese, ElvioFachinelli,GraziaMarchianò,AlbertoMelucci, AlessandroMeluzzi,NicolettaSpadavecchia. DOMENICA31:ORE 15.30 TAVOLAROTONDA li futuro ci aspira.Checosasi celadietro la vertiginosacorsadell'uomo? GilioDorfles,UmbertoGalimberti,AlbertoMelucci, Carlo Sini.GiovanniTestori. CoordinaMarcoManzoni. DOMENICA31:ORE 17.30 DIBATTITO 30/31 Gennaio 1988 Sala dei Congressidella Provincia Via Corridoni 16 Milano
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