STORIE/LAGERKVIST "Le fiamme ardevano nella pesante locomotiva, le faville turbinavano fuori selvaggiamente nella notte. li conduttore se ne stava ritto, pallido, immobile, i lineamenti come impietriti nella luce del fuoco. " ogni lode per non aver esitato davanti ad alcuna spesa quando si trattava di realizzare una simile impresa e dare veramente alla città l'occasione di assistere a un simile spettacolo. Di certo le spese sarebbero state coperte dal prezzo elevato dei biglietti, ma il rischio esisteva comunque. Così venne infine il gran giorno. Lo spazio intorno alla chiesa era stipato di gente. La tensione era enorme. Tutti trattenevano il respiro, eccitati fino all'estremo nell'attesa di ciò che sarebbe successo. E l'uomo cadde, fu presto fatto. La folla fremette, poi tutti si alzarono e si avviarono verso casa. In qualche modo la gente provava una certa delusione. Era stato grandioso, ma in fondo ... Quel tizio si era pur solo ammazzato. E loro avevano pagato ben caro per qualcosa che era in definitiva così semplice. Orrendamente massacrato è vero che s'era ridotto, ma che piacere vi era mai in questo? Una promettente giovane vita sacrificata a quel modo. La gente si avviò verso casa scontenta, le signore aprirono gli ombrellini per ripararsi dal sole. No, organizzare atrocità simili sarebbe dovuto essere in realtà proibito. Chi poteva mai provarci gusto? A pensarci bene era rivoltante tutto quanto. Le ossa venerate Due popoli avevano combattuto.fra di loro una grande guerra della quale entrambi andavano molto fieri e che ancora teneva in vita passioni al cui confronto le comuni, insignificanti passioni umane erano nulla. I resti dei due popoli che erano rimasti si aggrappavano ad esse con ardore fanatico. Su entrambi i lati del confine, ove la lotta si era spinta avanti e indietro e i combattenti si erano orrendamente massacrati, erano stati eretti enormi monumenti in memoria dei caduti che avevano sacrificato la vita per la patria e che ora riposavano nella sua terra. I due popoli vi si recavano in pellegrinaggio, ognuno dai propri morti, e lì si riversavano sopra le folle ardenti parole sugli eroi le cui ossa riposavano sottoterra, santificate da una morte eroica, coperte di gloria per l'eternità. Ma un giorno si sparse presso entrambi i popoli un'orribile voce su qualcosa che apparentemente accadeva di notte là fuori sui vecchi campi di battaglia. C'erano fantasmi, i morti si alzavano dalle sepolture e si spingevano oltre il confine, si scambiavano visite, come se si fossero riconciliati. Profondamente scossi tutti udirono parlare di questo fatto. Gli eroi caduti, coloro che venivano adorati da tutto il popolo, proprio loro andavano a trovare il nemico, si riconciliavano con esso! Era spaventoso. Entrambi i popoli inviarono una commissione perché indagasse sulla faccenda. Ci si mise in agguato dietro alcuni alberi mezzi morti che erano rimasti in piedi, e si attese la mezzanotte. Orribile, era proprio vero! Dalla terra devastata si levaBiblioteca Gino Bianco rono spettri spaventosi e si diressero verso il confine, all'apparenza portavano qualcosa con sé. Ci si affrettò verso di loro, al colmo d'indignazione: - Ma come, voi che vi siete sacrificati per la vostra patria, voi che noi adoriamo sopra ogni cosa, dai quali veniamo in pellegrinaggio per venerarvi e ricordarvi, il cui sepolcro consideriamo sacro, voi fraternizzate con il nemico! Vi riconciliate con esso! Gli eroi caduti guardarono la commissione con meraviglia: - Certo che no. Ci odiamo come non mai. Semplicemente ci scambiamo le ossa, non c'è un minimo d'ordine qui. (traduzione di Carmen Giorgetti Cima) Da Onda sagor (Fiabe del male, 1924.) Il movimentofemminista neglianni '70 la politica vasmlne Ergas, Mariella Gramaglla, Grazia zuffa, LIiiana 1ngarg101a.Marinella cucchi, Anna scattlgno le parole chiave Maria Luisa Boccia, Manuela Fralre, Rossana Rossanda, Gabriella Paolucct, Valerla Boccia, Ida DomlnlJannl il corpo e la salute SIivia rozzi, Vlcky Franztnettl, Laura Cima, Luciana Percovich, Silvia Tozzi i percorsi individuali Bianca Marta Pomeranzl, Laura Capobianco, Tina Magnano, Bianca Maria Frabotta, Luisa Passerini, Lea Melandrt memoria, rivista d1stona delle donne !19·201 Rosenberg &_ Sellier Editori in Torino 47
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