POESIE Jon Juaristi Il grido Al furetto che sopra l'infelice leprotto s'accanisce, gli sgocciola il sangue dalle fauci. Tu lo hai visto, e il tuo grido perforava il meriggio come improvviso trapano un muro di cristallo. Di soprassalto drizza il musetto ed avvista, attraverso il cespuglio punteggiato di luce, lo spavento dolcissimo dei tuoi occhi, lo stesso con cui sempre mi guardi se ti parlo d'amore. E d'un balzo abbandona quelle spoglie e si perde, come spola dorata, nell'ordito del bosco. Nel cinquantenario di una guerra civile C'è la minaccia di un'estate splendida. Non cominciare ancora a lamentarti: avrai tempo per tutto, anche se a te non sembra più sufficiente. Fin troppo bene sai chi vi rubò la vita. E anche con loro salderai i conti. Son vecchi, sono stupidi. Lascia passare i giorni; e siediti alla porta. Essi, i perdenti - piagnucolosi Abeli - si son pagati a usura questa loro sconfitta su di voi, loro figli. Ma tu non aver fretta: resta quieto nell'ombra. Non ti è stato concesso decidere che patria ti sarebbe, fratello, data in sorte. Fai le carte, pazienta. C'è la minaccia di una splendida estate. ibliotecaGino Bianco Tramonto a Vinogrado La nuvola nel vetro ha un bordo rilucente, frangia d'oro delimita il confine dell'aria. Radice nelle tenebre alta luce dell'attimo, ignora l'insistente presenza della sera. Non si conosce rantolo di deità incostanti, al di qua della notte sussulto estremo, esangue. Piedistallo di cenere sorregge l'ammirevole sua tenacia. Raddoppia la bufera dista.nte. · Nozze d'argento Appendice ai I Promessi Sposi Come un presagio d'afasia il torpido ruttare del risveglio. Denti sporchi. Puzza al fiato. Sputacchi. Carie estesa. Ho visto sangue in forma di criniera sopra neri escrementi. Forse muoio? (Dio, che faccio con lei fino al crepuscolo?) Per i canali scorre giù l'orina le incontabili feci di Venezia. Dimmi, come permetti che ti tocchi che frughi il posto, lì, del sacramento? (ho detto il posto? volevo ben dire il frantoio dell'ira dell'Altissimo). Bruca il montone zodiacale !'ore postume dell'amor. Renzo e Lucia. 37
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