POESIE Erwin Schrodinger Parabola Quel che nella vita, amico, sembra importante e significativo, sia che pieghi profondamente a terra sia che rallegri e renda felici, azioni, desideri e pensieri, credimi, non significano più delle casuali oscillazioni dell'ago nello strumento quando con esso tentiamo di sondare la natura: non sono che urti tra molecole. Non è l'assurdo tremolio della luce che ti consente di intuire la legge. Non la tua esaltazione e non la paura sono il senso di questa vita. Soltanto lo spirito universale, una volta all'opera, potrà, fra mille tentativi, registrare alla fine un risultato. Ma ci riguarderà ancora? Cenere ardente I carboni ardenti occhieggiano dalla polvere e destano ciò di cui solo in parte siamo consci e richiamano quel che ci appartiene solo a metà e, poiché è lontano, quasi ci disturba. Lascia che questa notte silenziosa sia l'ultima. ; Non varrebbe molto. · Non sarebbe una cosa straordinaria. . Tutto quanto infatti popola la faccia della terra viene compensato nel migliore dei casi da una rapida morte. Se credi negli dèi, o credi in Dio: chiamali, chiamalo, altrimenti diventano una beffa. Credo alle ceneri vive nella brace, non invidio nessuno, per quanto buono possa essere. Potrà mai accadere? Un giorno che il mio braccio riposava leggero sulla tua cara spalla, e la tua amata guancia al mio capo si appoggiava, · e guardavamo sotto la folla che ballava, e s'allontanava volteggiando, e la musica era forte · e noi in silenzio - e appagati - e allegri -, ti chiesi: potrebbe, potrebbe mai accadere che tu tornassi a essere un'estranea oppure soltanto una mia buona amica, da salutare con un: buon giorno mia carissima - tu qui? - ibliotecaGino Bianco che cosa hai fatto tutto questo tempo? Dimmi di no, dimmi di no, dimmi che questo non sarà Immaginarlo vorrebbe dir per me morte e sventura. Sospiro d'amore Il nostro amore è un sogno amoroso nel sonno, sonno profondo. Al risveglio, sarà per me grido pianto lamento. · Oh, ch'io non sopravviva al tuo amore per me. Quel che il mondo può dare che conforto sarebbe? Abbracciami, lasciami riposare sul tuo cuore, e lasciami morire, mi basta di te un lungo sospiro profondo. Metà settembre Appena passato l'equinozio torna a risplendere il sole; più luminose che a maggio danzano le foglie turbinando nei viali. Più invitanti si piegano i rami stracarichi verso lo specchio dei laghi . Ma no, no, passato è ogni nuovo verdeggiare, passati gli audaci intrepidi progetti. Soltanto con ali prestate noi stanchi cigni passiamo espiando al non essere. Così dicono altri. Tu non lo credere, cammina coraggioso e libero attraverso tutto questo morire. Solo per i presuntuosi dimentichi di sé è una rovina. Noi ne siamo ricreati. Più bella che un tempo a maggio turbina nello splendore d'autunno una luminosa danza di foglie - nulla è passato. mai. (traduzioni di Herma Fachinelli e E. Vinassa de Regny, per gentile concessione dell'editore Garzanti).
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