Linea d'ombra - anno V - n. 22 - dicembre 1987

TERRA,EACQUA, ESTORIA INCONTROCONGRANAMSWIFT a cura di Paola Splendore Uno dei primi racconti di Graham Swift, L'orologio, introduce il lettore al mondo incantato e bizzarro di una famiglia di rifugiati polacchi fabbricanti di orologi. Gli orologi sono per loro non tanto strumenti per registrare il tempo, quanto per metterlo in moto, come se ne f assero la causa immediata. Uno di loro, agli inizi dell'800, a Lublino, riesce a costruire un orologio capace addirittura di "ricaricare" il tempo, qualità che si trasferisce al suo possessore, senza tuttavia conferirgli l'immortalità. li racconto, che apparirà in uno dei prossimi numeri di "Linea d'Ombra", è una meditazione semiseria sul tempo, un gioco d'artificio che ben si adatta a introdurre i temi centrali di tutta l'opera di Swift: il confronto tra generazioni, in particolare padri e figli, un forte senso del passato che impregna di sé ogni attimo del presente, la storiafamiliare. Nei tre romanzi finora pubblicati, The Sweet Shop Owner (1980), Shuttlecock (1981) e Waterland (1983), tradotto in italiano come Il paese dell'acqua (1982), questi temi emergono come elementi di un mondo artistico compatto e personale espresso in una scrittura asciutta e ossessiva. Nel primo romanzo, un padre, giunto all'ultimo giorno di vita, ricostruisce il proprio passato senza riuscire a darsi una ragione del senso di estraneità e distanza dall'unica figlia. Shuttlecock presenta un figlio ossessivamente ripiegato su un libro di memorie di suo padre alla ricercadi quei segni capaci di aiutarlo a decifrare un presente divenuto per lui incomprensibile.Anche Il Paese dell'acqua è costruito sulla forte opposizione passato/presente e sulla polivalenza semantica del termine storia: dall'antichità ai nostri giorni. Parla lentamente, a voce bassa. Dall'accento si indovina la sua provenienza dal ceto medio; ha fatto l'università a York; per un po' ha insegnato; da poco si dedica completamente alla scrittura. Ha appena completato la stesura di un quarto romanzo, ma è soprattutto del Paese dell'acqua che parliamo durante l'intervista, il suo unico romanzo ad essere tradotto in italiano, il più ambizioso, il più complesso per l'organizzazione del materiale. li romanzo ha laforma di un racconto orale rivolto a una classe di ragazzi delle medie superiori, divisa tra l'indifferenza e la contestazione nei confronti della lezione di storia, che dovrebbe trasmettere il senso del passato e soprattutto la passione per il racconto del loro insegnante di storia, Tom Crick: "E poiché una parola deve avere un ambiente, un ambiente che al pari di tutti gli ambienti delle belle parole deve essere insieme palpabile e irreale, permettete che vi parli ... ". Sullo scenariodi una terrapaludosa, i Fens (come in Grandi Speranze di Dickens cui il romanzo si richiamaesplicitamente), una terra di acque stagnanti e limacciose dove tra le anguille si nascondono cadaveri e segreti, si intrecciano storie e personaggi di epoche di verse. Centro unificante e voce narrante è Tom, insegnante di storia, giunto a un momento di crisi della propria vita, la mezza età, la minaccia di licenziamento dalla scuola, la contestazione degli studenti, lafollia mistica di sua moglie. Nel generazioni di padri e figli che si susseguono e tessuto difatti accaduti nel tempo e raccontati in un miscuglio inestricabile di cose ascoltate, vissute, immaginate o forse sognate. "li romanzo è solo un modo di trattare il passato, tentativo di individuare la radicedei problemi, Tom torna al passato, allasua infanzia e adolescenza nella terra delle paludi e al passato remoto del suo paese, quando i Fens erano solo acqua. Una scelta di temi questi che definiscono una linea di ricercapersonale, lontana da quelle che dominano la produzione artisticadei suoi contemporanei: il mondo urbano degradato e claustrofobico di fan McEwan e di Martin Amis, le fantasie neogotiche di Angela Carter e di Beryl Bainbridge, il realismo magico e grottesco di Sa/man Rushdie. Graham Swift non scrive recensioni, non rilascia interviste facilmente, non parla di sé. A 38 anni è oggi uno degli autori di venire a patti con esso: la storia è un altro. Convinto che nel passato risiedono le ragioni del presente, Tom costruisce, come in uno dei romanzi familiari dei nevrotici descritti da Freud, un 'elaborata fantasticheria della storia della propria famiglia. Figliodel guardiano della chiusa e orfano di madre, Tom ha un fratello subnormale di poco più grande di lui, frutto dell'incesto tra sua madre e il padre di lei, l'ultimo degli Atkinsons, lapotente famiglia che per generazioni ha Credo che una delle funzioni fondamentali della narrativa sia quella di confrontarsi con il passato e mediare la relazione tra passato e presente. Si può scrivere delle cose solo dopo che sono accadute... " inglesi "giovani" più affermati sulla scena letteraria contemporanea: negli Stati Uniti tutte le sue opere sono reperibili in paperback; in Italia ha recentemente ricevuto il premio Grinzane Cavour per la narrativa straniera. li suo successo non è legato a mode o a movimenti e neppure alla rivelazione improvvisa dell'opera prima, ma è il frutto di una maturazione globale che si esprime ad ogni romanzo pubblicato. Vive a Londra, città in cui è nato, nel quartiere di Wandsworth che con Brixton rappresenta una delle zone più ricche di contrasti sociali e culturali: due ex-quartieri proletari, oggi animati da una forte componente di immigrati di colore e da una composita minoranza di intellettuali. L'intervista si svolge a casasua. Graham Swift viene ad aprire laporta; noto una leggeraabbronzatura - nonostante siamo in aprile - che lo rende più giovane della sua età. Vado spesso a pescare, mi dice. Con David Profumo ha pubblicato l'anno scorso The.Magie Wheel, un 'antologia sulla pesca di autori inglesi, BibliotecaGino Bianco dominato nella zona trasformando l'insalubre palude in una redditizia produzione di birra. li passato emerge così poco a poco in un mosaico che non riuscirà mai a comporsi in un tutto autosufficiente e necessario. I vuoti e le zone d'ombra restano e i fatti ricordati hanno lo stesso valore delle fiabe, delle fantasie, delle presenze magiche. Così, anche se Tom è il filtro della narrazione, colui che intreccia i fili e dipana grovigli intricati con la destrezza di un giocoliere che alterna i tre distanti piani temporali, lofa con una voce diversa da quella del narratore ottocentesco, saccente e assertivo: la sua è una coscienza imperfetta, che trasmette incertezze, ansie e l'angoscia del futuro. Lontano dal comprendere i vari perché che lo opprimono, dal trovare le ragioni del suo presente, Tom emerge dai racconti solo e sconfitto, con l'unico conforto dellaforza della narrazione e l'affermazione di un nuovo senso della storia, che è fatta sì di eventi reali, ma che è anche costruzione e invenzione fabulistica. 29

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