POESIE Michele Ranchetti * * * Vuoi porre fine: il compito non è difficile, si tratta di riconoscerla presente dal principio alla fine. Il Difficile il contrario: fare forza al presente perché inauguri il principio nel fatto: si allontani precipitando !'ieri nel domani. III Puoi valerti di altri: l'altrui dono è ricevuto come nuovo e invece sotto le specie dell'offerta appare altra forma del dare. IV Per un rifiuto etico, per una più libera discordia fra l'estetico e il religioso: è solo questo il senso di una fine che si vuole assenso. V Nuova allegrezza: prima della morte - l'altra è già certa nel rifiuto e breve - ora il danno precipita che all'abbandono spalanca le porte. * * * Media vita, id est, prima del segno retorica dell'essere che approssima e nel percorso accende, media vita, la più prossima età del mondo. II , Corpus itineris, id est, dall' en arché i la via ad incarnationem, id est, nel luogo ! il logos itinerante ·sosta a mostrare vigilie e veglie sopra un solo morto: Cristo risorto. III De angelis loquatur, id est, de hominibus in quanto fatti di per sé precetti, norme, concetti. Ma al di fuori del canto; palinodia sopra l'essenza d'essi la cultura Ii annovera perfetti. ~ liotecaGino Bianco IV Deliberantes hymnos de itinere de migratione Abrahami, solstizi della lacuna, esegesi del verbo itinerante in corpore, precluso ai sortilegi apocrifi, legittimo all'imene mortale. V Dedurre dall'assenso è ricondurre il logos al tautologico, percorrere il sentiero del verbo come fosse strada composta fra sterpaglie verbali, mentre è fisso ricalco dell'assenza; fertile, è vero, ma di fronde orali. VI Scrivo ad Romanos la mia notte d'erbe cristiane, di cui solo vivo: la parola consegna il solo simbolo dell'imperfetto intransitivo. * * * I I galli sopravvengono: tuo è il becchime, non spaventarli: uccideranno il cibo, non il proprietario: hai paura che tu sia il cibo perché tu sei in pasto alla furia dei galli: ma ti protegge l'ala della morte ed il loro becco ti scansa. A domani. Il Quante rovine sull'aia: travi, tralicci, scale, porte, finestre, orci. Rifiuto d'ordine e profitto del contesto - puoi tu trovare simili per te arnesi ad indicare chi tu sei? III Vedi da un'altra strada: fra te e il paesaggio distante scorre il prato. II filare di viti aggiunge una riga, due righe: di fronte la casa di campagna: accanto chi ti nutriva: ora per tutto il lungo arco dei campi la parola che non ha più terra; che tu sei vinto sopra quel colle, sopra la strada che vi porta ucciso ad ogni balza, distrutto
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