CICCIO'O TERREMOTO Marco Rossi-Doria I nsegno a Torre Annunziata. Questo è un f aglio che ho ritrovato per caso. C'è scritto: ''Gennaio '81: la scuola è rimasta chiusa dal 23 novembre. l bambini sono contenti, si rivedono, parlano tutti assieme: prendo appunti, segno le frasi così come escono; solo ogni tanto intervengo. Ciascuno dice la sua." - Maestro, è nato un bambino nel palazzo, il padre ride e ride solo: lo ha chiamato Ciccio il terremoto. - Eh, Ciccio il Terremoto? - Sì, Ciccio 'o Terremoto! (Ridono tutti, ripetono "Ciccio 'o Terremoto".) - Maestro, io non so perché ma quando parlo di tutti i fatti del terremoto che è successo, a raccontare io rido sempre. - Pure io rido a raccontare del terremoto che è successo. Rido. Perché? - Pure io; perché? - lo rido ora ma non capivo quando invece è successo cosa era. Però i grandi capivano, loro capivano. - Mio padre, lui ha capito subito perché era piccolo che si ricordava nel sessantadue; ma lui capiva, io no. - Io non capivo ma pensavo delle cose nella mente. - Anch'io; io credevo un tuono più forte o un treno. - lo invece pensavo che era o un camion o una botta degli aerei che passano. - Pure io, uguale lo stesso. - Mio papà disse: "terremoto". Lo disse per primo; subito. - A noi disse "terremoto" il nonno, che lui li conosceva da piu anni; io sentivo urlare dopo di lui: "terremoto, terremoto". Ma non capivo; pensavo in testa a me: o è una magia o qualche macchina pesante di malvagità o che faceva sbattere sotto i piedi. - Pure io: pensavo a magie e cose strane. - Da noi ecco cos'è successo: quando il primo nella casa, che era diventata buia, appena diceva "terremoto, terremoto", allora subito tutte le mamme e le donne a gridare forte: "terremoto 'o Gesù", "terremoto Madonna mia", "o mamma mia il terremoto", "Volto Santo il terremoto aiuto", oppure qualche altra impregazione. - Imprecazione si dice. - Sì; ma perché maestro chiamavano così i Santi? - È vero: perché la mamma e le zie e la nonna invocavano, chiamavano la Madonna di Monte Vergine come quando uno muore? - Lo so io: il parroco ha detto invocazione che é una specie della preghiera ma fatta subito perché c'è il pericolo; e si affida subito. - Ecco: pure mia nonna a dire "Gesù" e "la Madonna del Rosario" e sf portava giù il rosario in mano. - E la paura? Secondo voi cosa era? - Ecco, questo era che faceva paura: un rumore di tutti che scappavano e pregavano e-urlavano sempre "il terremoto, il terremoto". ibliotecaGino Bianco - Per me le grida erano più paurose perché se ne è andata la luce. - La luce che andava via, per me, era la stessa paura del rumore che sentivo da sotto; una cosa sola: rumore e senza luce; rumore strano, pure. - Sì, è così come ha detto lui: avevo la stessa paura dei rumori che sentivo da sotto che salivano e scricchiolavano dentro ai muri; e senza luce! - Sì, pure io ho visto che col buio tutto è più terribile perché io scappavo e non avevo la direzione. - Io anche: scappavo e sbattevo contro i mobili. - Il buio e le urla non mi facevano capire; urlavo pure io perché allora veniva paura: volevo scappare e sbattevo. Però ha smesso. - Sì; proprio a quel momento ha finito. - Pure io, uguale. Ma però prima che ha smesso io ero uscito. lo uscendo e quello finiva. - Ecco: maestro, questa cosa che ha detto lui mi fa ridere adesso: proprio quando quello ha smesso noi invece urlavamo e correvamo lo stesso. Quello finiva e noi continuavamo; come se quello non avesse finito, invece era finito già e noi eravamo a continuare. Fa ridere. Quello smette noi no. (Alcuni ridono; tutti gridano opinioni diverse.) - Insomma: fa ridere o non fa ridere? - Uno continua perché è la paura di prima che continua oppure che può tornare. - Sì è così: la paura continua da metà del terremoto fino a dopo. - A me fa ridere lo stesso questo fatto che quello è finito e noi a correre uguale a spingere a gridare ma quello fermo che non si muoveva più. - Tu non capisci niente; non fa ridere perché c'è un altro fatto che è questo: prima quello all'inizio ha dato una botta su e giu, poi ha smesso un attimo, poi ha cominciato di nuovo di qua e di là più forte di prima. Allora sembrava per un secondo che finiva e non si muoveva, poi ricominciava e non finiva mai mai. - È vero quello che dici adesso: si era fermato ma c'era la paura che ricominciava; non fa ridere. - Veramente non finiva piu. - Sì era lungo, maestro, non finiva; quelli della televisione dicono i minuti i secondi; ma il tempo è più lungo quando il terremoto non finisce mai. - Ma è finito. - Lo sappiamo ma non sembrava. - È vero; uno ha gridato: "quando è che finisce!" - Adesso sentiamo tanti terremoti e tante scosse: nessuna così lunga; per questo io sono d'accordo che sembrava che quella del terremoto vero non finiva mai. - È vero: non finisce e viene uno sbandamento nei piedi e dentro il cervello o forse è la paura e le grida e il casino. - Comunque anch'io penso che non fa ridere non perché c'è lo sb 9 ndamento ma proprio perché quello si è fermato e poi ha ricominciato, di qua e di là. 67
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