STORIE/ROMANI "Una bella fantasia," dissi. "Sono fissazioni," spiegò il principale. "Credono completamente in quello che raccontano. Ci vivono dentro. Per loro è come se fosse accaduto davvero." "Ma qualcosa di vero ci sarà. Saranno brandelli di vita vissuta. Forse storie prese in prestito da altri ... " "Può darsi. Lui era tutto preso dalla boxe. Passava da una palestra all'altra. La sera usciva di qui e andava a vedere gli allenamenti. È conosciuto nell'ambiente, sa? Parlava solo di pugni, di borse, di trucchi, sempre, sempre ... Solo cazzotti, si immagini ... Non c'era altro per lui." "E adesso," chiesi, "non lavora più?" "Mah! Farà l'aiutante da qualche parte. Ma non si ferma mai in un posto. Dopo un po' cambia padrone. È un uomo inquieto. Non ho mai capito se avesse una vita sua, a parte la boxe e i romanzi che raccontava. Un giorno mi parve che volesse aprirsi con me. 'lo mi porto dietro una disgrazia,' gli venne da dire, ma non andò oltre, e io non e;lichiesi nulla perché in verità non sapevo se credergli o no. E un solitario, non potrei dire neppure dove viva di preciso, se abbia una casa, una stanza ... Frequentava una donna che una volta venne a cercarlo qui per fargli una scenata. Una straniera, una spagnola, credo. Si fece trattare da lei come un ragazzino sventato. Eppure mi sembrò che non si sentisse offeso, in fondo. Era tanto distratto ... " Ero già in strada quando il principale mi richiamò. "Dimenticavo, ha lçtsciatoquesta per lei." E mi porse una busta. Lo ringraziai e quando gli ebbi voltato le spalle aprii il plico. Conteneva solo un ritaglio di giornale sottolineato con una matita rossa. Il giornale era "La Tarde", portava la data del 18 settembre 1949. Era una cronaca della grande festa di Matahambre "per il suo figlio più degno e valoroso". Mi arrestai su queste frasi: "Era solo un'esibizione e l'inesperto Mantovani non poteva nulla contro il Poderoso. Eppure non è stato affatto un match deludente. Valeriano aveva voglia di scherzare all'inizio, boxava con un fraseggio elegante e tranquillo. Era chiaro, giostrava solo per la sua platea. Si limitava a molestare l'incauto avversario. Non voleva fargli male, in nessun modo. Probabilmente l'italiano lo ha frainteso. Forse ha creduto che il campione del mondo non avesse la concentrazione necessaria, dopo tutto quel bagno di gloria e di rhum. Sul finire della quarta ripresa è entrato persino nella guardia del Poderoso. Allora ha trovato la sua punizione, perché Valeriano non si concede a simili confidenze. Qualcuno, esagerando, ha creduto di vedere la folgore che schiantò Donovan. No, qui è bastato che il campione forzasse appena i colpi. Vuol dire che anche quando non si fa sul serio c'è sempre una legge primordiale nella boxe. Non si fanno complimenti ... " Era una giornata d'estate. Mi incamminai tra i miasmi dell' Aniene e la polvere che andava ad appiccicarsi sulle vetrine dei negozi. Fui subito nel traffico, la città era tutta un fragore. Mi.chiedevo da che parte, in quale angolo di bottega la storia di Valeriano Vidal ricominciava. Bi~liotecaGino Bianco Olof Lagercrantz L'arte di leggere e scrivere Nel laboratorio dell'autore di Scrivere come Dio e Il mio primo cerchio. «Minima» Pagine 96, lire 15.000 Jean François Mayer Le nuove sette Da Hare Krishna alle religioni "ufologiche": uno sguardo attento e aggiornatissimo. « Terzomillennio» Pagine 176, lire 18.000 Leggete unagrande storiadi libri. Un capitolo al mese. t~E~~~ç;E Il mondo attraverso i libri.
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