Linea d'ombra - anno V - n. 20 - ottobre 1987

SAGGI/PEREC "Un signore che legge sulla spiaggia, è sulla spiaggia per leggere, o legge perché è sulla spiaggia?'' nessuna fretta. Tratteniamola un po'. Il nostro racconto a - premio. Il colpo da maestro di Matcham. Di Mr Philip Beaufoy, club degli Spettatori, Londra. L'autore è stato pagato in ragione di una ghinea a colonna. Tre e mezzo. Tre sterline e tre scellini. Tre sterline tredici scellini e sei pence. Lesse tranquillamente, trattenendosi, la prima colonna e, cedendo ma resistendo, attaccò la seconda. A mezza strada, la sua ultima resistenza cedendo, permise ai suoi intestini di liberarsi comodamente mentre leggeva, leggeva ancora pazientemente, quella leggera stitichezza di ieri sparita del tutto. Spero non sia troppo grosso fa rispuntar le emorroidi. No, giusto, giusto ... Così. Ah! Stitico, una pillola di cascara sagrada. La vita potrebbe essere così". ( Ulisse). (8 ) Il sonno: si legge molto prima di addormentarsi, e spesso per addormentarsi, e più ancora quando non si riesce a prender sonno. Un grande piacere è scoprire, in una casa dove si è stati invitati a passare un week-end, dei libri che non si sono mai letti ma che si ha avuto voglia di leggere, o dei libri familiari ma che non leggevamo da molto tempo. Se ne porta una decina in camera, li si legge, li si rilegge, quasi fino al mattino. Lo spazio sociale Raramente si legge durante il lavoro, a meno che il lavoro non consista esattamente nel leggere. Le madri di famiglia leggono nei giardinetti sorvegliando i loro bambini che giocano. I bighelloni perdono tempo intorno alle bancarelle di libri usati, oppure vanno a leggere i quotidiani affissi alle porte delle redazioni. I clienti leggono il loro giornale della sera prendendo l'aperitivo fuori al caffè. Trasporti Si legge molto andando e tornando dal lavoro. Si potrebbero classificare le letture secondo il mezzo di trasporto: l'auto e la corriera non valgono niente (leggere fa venire il mal di testa); l'autobus è più adatto, ma i lettori vi sono più rari di quello che si sarebbe potuto pensare, probabilmente a causa dello spettacolo della via. Il luogo in cui si legge, è il metrò. Questa potrebbe quasi essere una definizione. Mi stupisce che il ministro della Cultura, o il Sottosegretario che si occupa delle Univetsità non abbiano ancora esclamato: "Smettete, Signori, smettete di reclamare denaro per le biblioteche: la vera biblìoteca del popolo, è il metrò!" (boato d'applausi sui banchi della maggioranza). Dal punto di vista della lettura, il metrò offre due vantaggi: il primo è che un tragitto in metrò dura un tempo quasi perfettamente determinato (circa un minuto e mezzo per stazione): questo permette di calcolare i tempi delle proprie letture: due pagine, cinque pagine, un intero capitolo, secondo la lunghezza del percorso. Il secondo vantaggio è la ricorrenza biquotidiana e pentasettimanale del percorso: il libro cominciato il lunedì mattina sarà terminato il venerdì sera ... BibliotecaGino Bianco Viaggi Si legge molto in viaggio. Persino una letteratura speciale - detta letteratura da stazione - è stata dedicata ai viaggi. Si legge soprattutto sul treno. Sull'aereo, si sfogliano soprattutto rotocalchi. Le navi, per conto loro, sono sempre più rare. Dal punto di vista della lettura, d'altronde, una nave non è altro che una sedia a sdraio (vedi sotto). Varie Leggere in vacanza. Letture da villeggianti. Letture da termalisti. Letture da turisti. Leggere quando si è malati a casa, all'ospedale, in convalescenza. Eccetera. Libro, giornale o manifesto, io non mi sono curato, nel corso di queste pagine, di ciò che veniva letto. Soltanto del fatto che si leggesse, in diversi luoghi, in diversi tempi. Il testo, che cosa diventa, che cosa ne resta? Come è percepito, un romanzo che si svolge tra Montgallet e Jacques Bonsergent? (9) Come si produce questa macinatura del testo, questo farsene carico interrotto dal corpo, dagli altri, dal tempo, dai brontolii della vita collettiva? Sono delle domande che io pongo, né penso che per uno scrittore sia inutile porsele. (1976, traduzione di Gianni Turche/la) NOTE I) Edito in italiano col titolo di Teoria generale della magia e altri saggi, trad. di F. Zannino, Torino, Einaudi, 1965, pp. 383 sgg. 2) L'ergologia è la parte dell'etnologia che studia la cultura materiale dei popoli. 3) A parte i ciechi, che leggono con le dita. A parte anche coloro a cui si fa la leuura: nei romanzi russi, le duchesse con le loro dame di compagnia, le damigelle francesi di buona famiglia rovinate dalla Rivoluzione; oppure nei romanzi di Erckmann-Chatrian, i contadini che non sanno leggere, radunati la sera a vegliare (grossa tavola di legno, scodelle, boccali, gatti vicino al caminetto, cani vicino alla porta) intorno a uno di loro che legge la lettera del figlio ferito in guerra, il giornale, la Bibbia o l'almanacco; o ancora i nonni di Maurice, ai quali Daudet fa visita mentre un'orfanella compita la vita di Sant'lreneo: "Su-bi-to-due-le-o-ni-si-pre-ci-pi-ta-ro-no-sudi-lui-e-lo-di-vo-ra-ro-no ... " (Nota di Perec). 4) Ediz. ital. OUL/PO - La lelleratura potenziale, a cura di Ruggero Campagnoli e Yves Hersant, Bologna, CLUEB, 1985. 5) "Spesso accostò alla bocca il priapo turgido e spumante, e, fatte contemporaneamente accostare le labbra alle labbra, mi strofinò con la lingua succhiatrice ... ''. 6) Due citazioni mi sembrano adatte a precisare quanto appena detto e ad allargarne la portata; la prima è di Roger Price (Le Cerveau à sornel/es): "Un libro purgato (da non confondere con un libro espurgato né con un libro non espurgato) è un libro in cui l'editore ha aggiunto a matita un certo numero di parolacce"; la seconda apre// grado zero della scrittura: "Hébert non cominciava mai un numero di "Père Duchene" senza metterci qualche "cazzo" e qualche "pappone". Queste volgarità non significavano niente, ma segnalavano" (Nota di Perec). 7) "Sono sempre stato il tipo di persona a cui piace leggere. Quando non ho nient'altro da fare, leggo". • 8) Trad. ital. di G. de Angelis, Milano, Mondadori, 1981, pp. 94-95. 9) Stazioni della metropolitana parigina. Copyright Hachelle e per l'Italia Edizioni Rizzoli. 49

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