BibliotecaGino Bianco Chaplin in Tempi moderni (1936) e mentre posa con un manifesto di sostegno al popolo russo in guerra. Non ho fatto questa affermazione. INCONTRI/CHAPLIN Di fatto, Mr. Chaplin, lei non è cittadino americano, no? No. Ha mai richiesto la cittadinanza di questo paese? No, mai: dall'età di diciannove anni ho sempre avuto un senso di internazionalismo e credo che di giorno in giorno ci stiamo avvicinando alle Nazioni Unite del Mondo ... È questa la ragione per cui lei non ha mai chiesto la cittadinanza americana? Sì. lo mi considero un cittadino americano come chiunque altro e ho sempre avuto un grande amore per questo paese. Sono qui da trenta o quarant'anni. I miei figli e tutti sono altrettanto parte della mia - nello stesso tempo non mi sento legato ad alcun paese in particolare. Mi sento cittadino del mondo. Sento che quando verrà il giorno e noi avremo abbattuto le barriere eccetera eccetera, allora la gente potrà andare e venire per tutto il mondo e essere parte di tutti i paesi, e questo è quanto ho sempre pensato sulla cittadinanza. le è stato rilasciato un passaporto per fare questo viaggio? Sì. È tutto in regola, io ho detto ... veda ... io non ho mai detto che la cittadinanza, o la cittadinanza americana, non significhi nulla ... Non ho mai detto alcunché di offensivo nei riguardi dell'America in tutta la mia vita. Solo, a quell'epoca, veda, i giornali facevano tutto quel chiasso sulla cittadinanza americana ... dicevano che io avevo ricevuto tutto il mio denaro dagli Stati Uniti eccetera eccetera, perché non divento americano, e tante sciocchezze su questo tono, che io naturalmente ero un po' seccato. Che cosa intende con "sciocchezze su questo tono"? Perché quello che la stampa diceva non era vero. Il settantacinque per cento dei miei guadagni proveniva dall'Europa, vede, e questo paese riceve il cento per cento delle imposte che pago. Del mio ultimo film, che non è stato distribuito qui [Monsieur Verdoux, che ebbe una distribuzione assai limitata negli Stati Uniti] l'intero incasso proviene dall'estero. Viene qui, in questo paese, e gli Stati Uniti ricevono tutte le tasse. I giornali dicono: lui sta solo sfruttando ... Avrei potuto benissimo fare un film in Inghilterra, produrlo lì, e pagare le tasse in Inghilterra. Quando la questione viene messa in questi termini, io ribatto negli stessi termini. A proposito del suo discorso del 16 ottobre 1942, è riportato che lei continuò così: "Appena uno parla del secondo fronte, vengono fuori tutte queste chiacchiere senza senso sul comunismo ma grazie a Dio il comunismo non è più lo spauracchio di una volta. Chi sono questi comunisti? Grazie a Dio stiamo cominciando, il popolo americano sta cominciando a capirli. I comunisti sono gente normale, come noi. Dicono che i comunisti siano senza Dio. Che stupidaggine. Un popolo che combatte e che muore come il popolo russo si avvicina a Dio". E infine lei ha concluso il discorso tributando un omaggio ai tre milioni di eroici caduti dell'infelice Russia, morti mentre noi 39
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