DOVEVA LASCIENZA INCONTRO CON GERALD HOLTON a cura di Massimo Turchetta P rofessor Ho/ton, la crisi che ha investito i grandi siste- contemporanei? Com 'è la scienza dei nostri giorni? me di pensiero sembra non toccare la scienza, la quale Lo storico della scienza, guardando al presente, rimane continua a godere di grande prestigio e fascino. Perché la colpito da due grosse differenze tra il ricercatore di oggi e scienza risulta essere un 'attività ancora tanto affascinante? grandi scienziati dell'inizio di questo secolo. Prima di tutto, Lasciando da parte le insondabili radici del suo successo, almeno tra i fisici, la grande spinta ad andare avanti non viene sappiamo però qual è il meccanismo che stimola la ricerca né illuminata né ostacolata da dibattiti epistemologici del tidi unità e semplicità a un alto livello di astrazione. Anche po di quelli che occuparono tanta energia e attenzione nel se nelle varie scienze prende forme apparentemente diverse, corso della prima metà di questo secolo (per esempio sulla l'impulso verso la generalizzazione è sempre stato in genera- discontinuità, sull'indeterminazione, sulla casualità, sulla le motivato dal sincero desiderio di un "completo dominio dualità onda- particella, ecc.). Solo un gruppo ristretto di riintellettuale del mondo delle sensazioni". È con queste pa- cercatori si occupa oggi di idee che furono al centro di brilrole che Max Planck, creatore della prima meccanica quan- lanti discussioni tra i migliori scienziati dell'epoca. tistica e autore del libro del I932 Where is Science Going?, Il secondo elemento di sorpresa è costituito dalla forte rispondeva alla domanda che costituiva il titolo del suo la- differenza esitente tra la percezione "popolare" della scienvoro. Quel fine - raggiungere l'onniscienza sul mondo acces- za, che vede quest'attività in uno stato di periodica rivolusibile alla scienza positiva, e di qui arrivare a una completa zione, e l'opposta opinione dei supposti "rivoluzionari". visione scientifica del mondo - insieme ali' indicazione del Persino tra gli stessi scienziati si sentono talvolta dei rilievi modo in cui raggiungerla, può venir-------------------- sulla natura "rivoluzionaria " dei richiamato "programma new- sultati del passato che sono ormai petoniano". rò divenuti parte del corpo della Newton non fu però certo il primo a far proprio tale obiettivo programmatico ... Benché non sia stato il primo ad abbracciarlo, vi aderì però in maniera esplicita. Nella Prefazione ai Principia, egli descrive il suo scopo e il suo modo di procedere: i fenomeni osservabili (per esempio la caduta di un oggetto o i moti celesti nella loro totalità) lo conducono a postulare una forza generale di gravità attra- "L'ansiosa l'ict!la ladiridullle di una,,,,.ua di nzloaalltà è-mtll IOStltlllta tn Jll adenzlatl da dlseussiolll Jaton,o • questloal rlgllllffltultl un 'altra braaa, della fflosona: l'etica." scienza, come la teoria della relatività. Ma, quando arrivano a parlare del loro lavoro al posto che della scienza in generale, essi abbandonano il modello rivoluzionario in favore di quello evoluzionistico. E così Steven Weinberg scrive, riferendosi alla storia della fisica dopo il 1930, che l'elemento essenziale di progresso è stata la continua consapevolezza della non necessarietà di una rivoluzione. verso la quale tutti i corpi si attrag- All'inizio del secolo le cose andagono tra loro: da ciò è in grado di vano diversamente ... dedurre in dettaglio il moto dei pia- Allora non era facile per un granneti, delle comete e della luna. Ma · de scienziato confrontarsi con gli non appena raggiunto questo risul- ___________________ __, enigmi della propria disciplina sentato esprime il desiderio di poter derivare da principi mecca- za coltivare uno specifico interesse per la filosofia. La storia nicistici, con lo stesso tipo di ragionamento, il resto dei fe- parla in questo senso chiaro: all'inizio del secolo la maggior nomeni della natura. Di conseguenza, quindi, anche l'ottica, parte dei giovani scienziati destinati in seguito a diventare fala chimica, la stessa percezione sensoriale. Questa era la Terra mosi, si prepara, cosciamente o no, a far interagire problePromessa: il dominio dell'intero mondo dell'esperienza at- matiche scientifiche ed epistemologiche. traverso la sua sussunzione sotto una struttura teorica unificata. Analogamente Einstein insegnava che il fine più nobile della scienza è il tentativo di afferrare la totalità dei fatti empirici, non lasciando fuori "neppure un singolo dato d'esperienza". Newton sperava di andare persino più in là, arrivando alla comprensione di Dio e delle leggi del comportamento sociale. Gli storici e i filosofi della scienza si sono spesso volti alla scienza classicaper trovare casi storici esemplari. Volgendosi al presente, come vede lo storico l'attività dei ricercatori BibliotecaGino Bianco Ci si potrebbe allora chiedere dove sia andata afinire l'energia che spingeva .gliscienziati a fare filosofia in maniera tanto esplicita. Questo è forse uno pseudo-problema. Se davvero però una tendenza naturale a tale attività di cosciente introspezione, può essere che essa si sia trasferita dall'interesse individuale ai problemi della comunità scientifica in generale. E quindi l'ansiosa ricerca individuale di una garanzia di razionalità è stata sostitutita da discussioni tra gli scienziati intorno a questioni riguardanti un'altra branca della filosofia: l'etica. In 25
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