Linea d'ombra - anno V - n. 19 - lug./ago. 1987

94 STORIE / CHERCHI to e riscaldato. Se lo strinse più vicino anche se aveva paura di fargli male, quasi di perforargli i polmoni con la pressione delle dita. Provò una pietà così violenta che le si riempirono gli occhi di lacrime. "Caro ... grazie", disse. "Di che?" "Di farmi perdere la memoria. Non è poco". "Scusami", disse lui ansimando. "Non ce la faccio. Sono diventato impotente". "È normale dato che ti droghi. Passerà quando smetti. Comunque a me non importa niente". "Volevo essere una spada che apriva la strada agli altri, la luce che violentava le tenebre", disse lui con impeto, ritraendosi. "'Oh, non seccarmi, non seccarmi con queste cazzate", pensò lei e glielo disse. "Sei una donna molto cara", rispose lui inaspettatamente, "mi sei venuta in mente oggi all'improvviso, chissà perché. E adesso ho voglia di coccolarti, sei un tesoro ... ". Prese a mordicchiarle le labbra, poi la baciò con violenza, a lungo, fino a toglierle il fiato. Lei voltò la faccia per respirare e Lorenzo con impazienza le riprese la bocca. "Da quanto tempo non stavo così bene", disse poi chiuGiorgiovan Straten • enerazwne Nel romanzo d'esordio di un giovane scrittore italiano le scelte e i destini di chi oggi ha trent'anni 176pagine, /6.500 lire dendo gli occhi che fino ad allora aveva tenuto sempre ben aperti. Di schiantò si addormentò. Lei si scostò piano e si rivestì. Lentamente, per poterlo guardare a lungo. Provava insieme sconforto e solidarietà. Andò in bagno dove indugiò a osservare le sue labbra gonfie e le rughe attorno agli occhi pesti di tristezza. Trovò Lorenzo in piedi, vestito. "Aspettami un momento, torno subito". "Sul serio?" Annuì energicamente e i capelli gli piovvero sulla fronte. Tornò trafelato. Le infilò nell'anulare un anello, poco più di un cerchietto di ferro. "Qualcosa che ti ricorderà Lorenzo. Ora vado, ciao". Le prese la mano destra e premette forte le labbra sul palma. Poi la guardò fisso, con occhi spaventati. "Aspetta ... ", disse Marcella, ma lui se ne era già andato. Fu ritrovato la mattina dopo in un fosso da un contadino. Overdose, diranno i medici del vicino ospedale da cui era scappato. Nella foto sui giornali - non era stato ancora identificato - era supino, un braccio sugli occhi, i capelli biondi impastricciati di foglie e di terra. Teodor Fontane J enny Treibel Commedia grottesca delle crudeltà borghesi. Un classico. «Narrativa» Pagine 190, lire 25.000 Vladimir J ankélévitch Il non so che e il quasi nulla Inafferrabile ed essenziale, il profumo della verità. La traduzione integrale di un'opera molteplice e feconda « Filosofia » Pagine 336, lire 47.000

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