Linea d'ombra - anno V - n. 19 - lug./ago. 1987

NARRARE LA SCIENZA/ TOMATIS 25 Note 11 Kato H., and Schull W.J.: Studies of the Mortality of A-bomb Survivors, Radiation Res., 1982, n. 90, pp. 395-432. I Giulio A. Maccacaro: Multinazionale scientifica e impresa mu/tina- 12 Schull W.J.: Atomic Bomb Survivors: Patterns of Cancer Risk. zionale, in "Sapere", marzo 1977, pp. 6-10. In: Radiation Carcinogesis, Epidemio/ogy and Biologica/ Significan2 Georg Simmel: La Moda, Editori Riuniti, Roma 1985. ce, J.D. Boice and J.F. Fraumeni editors, Raven Press, New York 3 D.J. de Solla Price: Litt/e Science, Big Science, Columbia Universi- 1984, pp. 21-36. ty Press, New York 1965. 13 Smith P.: Radiation. In: Cancer Risk and Prevention, M.P. Ves4 Siegfried Kracauer: Gli impiegati, Einaudi, Torino 1980. sey and M. Gray editors, Oxford University Press, 1985, pp. 119-148. 5 Giulio A. Maccacaro: L'onere della prova di cancerogenicità: sulle 14 Heasman M.A. et al.: Chi/dhood Leukemia in Northern Scot/and, cose o sugli uomini? In: G.A. Maccacaro: Per una medicina da rin- "The Lancet," I feb. 1986, p.266. novare, Feltrinelli, Milano 1979. (Quest'articolo era apparso nel nu- 15 Urquhart J., Cutler J., Benke M.: Leukemia and Lymphatic Canmero O di "Epidemiologia e Prevenzione" nel 1976.) cer in young people near nuclear installations, "Lancet", I feb. 1986, 6 Evaluation of the Carcinogenic Hazards of Food Additives, W.H.O. p. 384. Tecn. Rep. n. 220 Geneva 1961. 16 E. Roman, V. Berai, L. Carpenter, A. Watson, C. Barton, H. Ry7 Prevention of Cancer, W.H.O. Tecn. Rep. n. 276, Geneva 1964. der, L. Aston: Chi/dhood in the West Berkshire and the Basingstoke 8 Citato dal preambolo alle Monografie dell'IARC, vedi per es.: lare and North Hampshire District Hea/th Authorities in re/ation to nuMonographs on The Evaluation of the Carcinogenic Risk of Chemi- clear estab/ishments in the vicinity, "Brit. Med. Bull." I, 1986. cals to Humans, voi. 39, IARC, Lyon 1986. 17 E.E. Pochin: The acceptance of Risk, "Brit. Med. Bull." 1975, 9 George Rosen:A history of Pubblic Hea/th, MD Pubblications !ne., 31, pp. 184-190 New York 1958. 18G.A. Maccacaro: Questo qui è un ecocidio volontario. In: Per una 10 Ludwig Wittgenstein: Della certezza, Einaudi, Torino 1978. medicina da rinnovare, Feltrinelli, Milano 1979, p. 329. Al LETTORI Dal prossimo numero, se tutto va, saremo "mensili". Una veste di poco differente dall'attuale, ma più agile e con più illustrazioni; nuove rubriche (i "Consigli/Sconsigli" di Grazia Cherchi; i tascabili; la musica classica; la critica d'arte; il "diario di un libraio" ...); una maggiore attenzione alla "critica della politica", alle grandi questioni teoriche e morali; più stretti rapporti con le minoranze attive e pulite; e in ogni campo l'accentuazione della nostra indipendenza di pensiero, con l'invito a una maggiore indipendenza di pensiero (motivata, non meramente narcisistica) anche nei nostri lettori. Quel pochissimo di lancio pubblicitario che potremo permetterci avrà il più semplice e anche il più ambizioso (di questi tempi, poi!) degli slogan: "per una cultura di opposizione". Amici competenti ci accusano di velleità suicide. Può darsi, ma è una scommessa che sentiamo il dovere di fare. Perderemo forse qualche lettore, i "letterati e basta", gli onnivori consumisti di cultura e spettacolo supini a ogni indicazione dei media. E speriamo di trovarne altri, scontenti come noi del paese in cui vivono e della sua cultura, e convinti come noi che cultura è anche modo di vivere, che bei libri, bei film ecc., non possono nascere da un contesto di conformismo e corporativismo, da ambizioni mediocri e sbagliate. • Ci attendono mille difficoltà che non siamo affatto preparati ad affrontare. Il nostro lavoro è stato finora quasi esclusivamente volontario (e solo per questo la rivista è potuta sopravvivere) ma ha avuto il vantaggio di una totale autonomia e la felicità di trovare collaboratori vecchi e nuovi, che hanno condiviso disagi e passioni, insofferenze e progetti. Molti collaboratori sono arrivati come lettori; e ci sono stati lettori che in molti modi ci hanno aiutato. Ne vorremmo trovare altri - dicendo con la stessa chiarezza usata coi primi che al loro aiuto non corrisponderà mai alcun nostro cedimento nei loro confronti, nel caso scrivano e il loro fine sia quello di venir pubblicati! Oggi abbiamo bisogno soprattutto di sostegno economico: abbonamenti e propaganda per nuovi abbonati, consigli e contatti nella ricerca di pubblicità, eccetera. E anche, perché no, qualche forma, tutta da studiare, di finanziamento più diretto, poiché forse anche tra i nostri lettori c'è chi può darci una mano in questo senso. Se la nostra proposta può interessarli, si facciano vivi. In ogni caso, contiamo su tutti coloro che considerano utile la presenza della rivista perché ci seguano, ci sostengano, e ci aiutino a trovare nuovi lettori.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==