18 ,. No, penso che al mio paese la questione si ponga in maniera sicuramente diversa, non posso aggiungere altro. In effetti la mia posizione dovrebbe essere evidente dai miei libri, è lì che mostro quanto sia importante la sessualità di una donna (Gunderrode per esempio). Non vorrei cadere in un nuovo tipo di alienazione, vedere le donne meramente come esseri sessuali... A mio avviso, questo sarebbe altrettanto alienante come l'essere concepite come oggetti nel senso politico o economico. In Cassandra lei tratta della sessualità, e sembra che ne parli con maggiore enfasi e più apertamente di quanto non faccia a proposito di Gunderrode. Gunderrode è altrettanto aperta, non le pare? No, e per un fatto preciso: è la voce del narratore a parlare della sua sessualità mentre in Cassandra la protagonista parla in prima persona esprimendo un immaginario sessuale più ricco. Per me è più importante la condizione emozionale di una donna, la direzione emozionale della sua sessualità che non l'atto in sé, il puro processo sessuale; l'atto non ha la stessa importanza per me delle emozioni di una donna che hanno sì origine dalla sessualità ma vanno oltre, più in profondità. Ma le donne sono capaci di esprimere tale emozionalità ne/l'attuale stato di cose? In effetti nella RDT molte donne si rendono conto che non possono trovàre dei partners per la loro vita più profonda e piu ricca. Vorrei fare una precisazione. Nella lingua tedesca v1 e un unico termine - "gesch/echt"- a indicare il sesso e i genitali, così che il sesso si riduce ai genitali, mentre quando in inglese si parla di sessualità si intende tutta la sfera emoziona/e. Hmm. Forse stiamo parlando di cose diverse. Proseguendo, desidererei sapere se lei è interessata alla questione della violenza, della rabbia delle donne. Di questo le donne stanno discutendo attualmente: finché non riusciremo ad esprimere la nostra rabbia, non saremo in grado di provare la nostra forza. Tornando a Cassandra, lei parla ma non è udita, è derisa, le due cose sembrano connesse. Si occupa mai della questione della violenza? Sì, specialmente con Cassandra, che sembra essere nella posizione più lontana dal potere. Ma la situazione ha uno sbocco: ci sono altre donne, di classi inferiori, e tutte insieme costituiscono una forza, non un potere ma una forza, e Cassandra si unisce a loro. Non posso però dire ciò che non è vero o che non è mai accaduto e affermare, per esempio, che queste donne sono state capaci di impedire agli uomini di andare in guerra e di uccidersi l'un l'altro. Non posso inventare ciò che non è stato. Mi pare che lei usi Cassandra come una metafora di ciò che stiamo vivendo ora. Ha scelto un personaggio che resta potente nella sua sfera, per così dire, ma non ha alcun impatto reale sulla cultura maschile. Sembra un quadro molto desolante. Guardi, non posso dare una speranza priva di fondamento storico; la speranza se la devono creare i lettori stessi, non posso infondere ottimismo, quell'ottimismo che può derivare solo dai movimenti storici. E io non sono un movimento, sono solo una scrittrice. lo stessa comincio a sperare un po' più di quanto non faccessi due anni fa. La storia di Cassandra contiene la premonizione che forse non c'è alcuna speranza, che potremmo tutti essere distrutti ... ma contiene anche l'interrogativo "che cosa accadrebbe in caso contrario ... ", se non ci uniamo ... Non vedo o spero nulla al di là di questo. Forse potremmo parlare un po' del linguaggio: lei parla di degradazione del linguaggio, della necessità di un ritorno a un linguaggio "responsabile". Vorrei conoscere la sua opinione su una nuova forma di linguaggio, il linguaggio tecnologico (addirittura militaristico). Si tratta, a suo avviso, di una tendenza pericolosa? Potrebbe esserlo, anzi lo è perché questo linguaggio sta rapidamente distruggendo l'altro, il linguaggio non strumentale, a causa dell'eccesso di potere che gli è stato attribuito. Andrebbe tutto bene se fosse usato solo come uno strumento all'interno del settore tecnologico ... Le donne potrebbero usare il linguaggio tecnologico maschile in un modo diverso? E come ciò è connesso allapresenza delle donne nel settore tecnologico? Le scrittrici dell'est si occupano di questa problematica? Nella RDT sono numerose le donne nel settore tecnico, ingegneri, ecc., ma sinora noi scrittrici ci siamo sentite poco sollecitate a trattare di questi argomenti. A
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