Linea d'ombra - anno V - n. 18 - maggio 1987

a me sembra sia questo: se, e fino a che punto, l'evoluzione civile degli uomini riuscirà a dominare i turbamenti della vita collettiva provocati dalla loro pulsione aggressiva e autodistruttrice. In questo aspetto proprio il tempo presente merita forse particolare interesse. Gli uomini adesso hanno esteso talmente il proprio potere sulle forze naturali, che giovandosi di esse sarebbe facile sterminarsi a vicenda, fino all'ultimo uomo. Lo sanno, donde buona parte della loro presente inquietudine, infelicità, apprensione. E ora c'è da aspettarsi che l'altra delle due 'potenze celesti', l'Eros eterno, farà uno sforzo per affermarsi nella sua lotta con il suo avversario altrettanto immortale. Ma chi può prevedere se avrà successo e quale sarà l'esito?". Questo fu scritto nel 1931 ed è più che mai applicabile all'oggi. Noi ci troviamo a un crocevia. Dobbiamo cercare di scoprire le risorse per mobilitare le nostre forze vitali contro gli impulsi distruttivi. Per farlo dobbiamo fronteggiare questi impulsi e pericoli senza negarli, sperando che la consapevolezza di ciò che stiamo per fare di noi stesssi mobiliti le nostre forze vitali e il nostro senso di realtà. Quale ruolo possiamo svolgere, come analisti, in questo dramma tragico? lo penso che innazitutto dobbiamo guardare dentro noi stessi e smetterla di chiudere gli occhi sulla realtà. Noi siamo come gli altri esseri umani, con le stesse pulsioni distruttive e autodistruttive. Usiamo le stesse difese. Siamo portati alle stesse negazioni e, per giunta, possiamo nasconderci dietro lo scudo della neutralità psicoanalitica. Si dice che non dobbiamo immischiarci nella politica. Ma questo è lo scudo della negazione. Essere a conoscenza dei fatti e riconoscere i fatti psichici, di cui noi specialmente sappiamo qualcosa, e avere il coraggio di cercare di dichiararli apertamente, è di fatto l'atteggiamento psicoanalitico. Dobbiamo guardare in faccia le nostre paure e mobilitare le nostre forze contro la distruzione. E dobbiamo farci ascoltare. L'opposizione alla corsa agli armamenti nucleari è oggi largamente condotta da ambienti informati. Medici, scienziati, storici, jnsegnanti, giuristi, tutti coloro insomma che sono abituati a guardare obiettivamente ai fatti. Vi sono dei segnali che un messaggio chiaro stia cominciando un po' a farsi strada. Noi apparteniamo a quei gruppi, siamo anche noi scienziati che osservano i fatti psichici. Dobbiamo unire alle loro la nostra voce, chiara e alta. Inoltre credo che abbiamo un contributo specifico da dare. Conosciamo i meccanismi psichici del rifiuto, della proiezione, del pensiero magico ecc. Dovremmo essere in grado di portare un contributo al superamento dell'apatia e dell'autoinganno universali. Quando il fenomeno nazista era ben evidente ai nostri occhi, la comunità psicoanalitica fuori della Germania fu largamente silenziosa. Questo non deve ripetersi. Nadejda Mandel'stam, nel suo libro La speranza contro la speranza, disse: "Tacere è il vero crimine contro l'umanità". BibliotecaGino Bianco SCIENZA/SEGAL 19 Noi psicoanalisti che crediamo nel potere delle parole e nel1'effetto terapeutico di verbalizzare la verità non dobbiamo tacere. (traduzione di Santina Mobiglia) Copyright Hanna Segai "lnternational Journal of Psycho-analysis", 1987 NOTA BIBLIOGRAFICA W. Bion, Dinamica di gruppo, in Nuove vie della psicoanalisi {li Saggiaiorc 1966, ed. or. 1955) P. Brackcn, The Command and contro/ of nudear forces (Yale University Press) F. Fornari, Psicoanalisi della guerra (Feltrinelli 1979) S. Freud, Il disagio della civiltà (Boringhieri 1977) E. Glovcr, War, Sadism tmd Pacijism (Hoganh Press) N. Humphrey e R. J. Liflon (a cura di), /11 a dark time (Faber & Faber) E. Jaqucs, Sistemi sociali come difesa co111ro l'ansia persecutoria e depressiva. Comri~ buto allo s1udio psicosomatico dei processi sociali, in Nuove vie della psicoana/is; (cit.) E. Jacques, Morte e crisi di mezza età, in lavoro, creatività e giustizia sociale (Boringhieri 1978, ed. or. 1965) M. Klein, Note su alcuni meccanismi schizoidi (1946) M. Klein, Sulla teoria dell'angoscia e del senso di colpa (1948) in Scrilli 1921-1958 (Boringhieri, 1983) R. J. Lifton, Nuclear war's effec1 on the mind (Faber & Faber 1982) N. Mandclslam, f-lope against Hope (Collins) Oxford RcscarchGroup (a cura di S. McLean), How nuclear weapons decisions are made (MacMillan 1986) G. Prins (a cura di), Defendend 10 death (Pelican Books) A.J.P. Taylor, The first wor/d war. Furio Jesi L'ultima notte Racconto di vampiri e allegoria dell'oggi. Un messaggio dall'universo di Furio Jesi. «Narrativa» Pagine 144, lire 15.000 Edoardo Sanguineti La missione del critico Dante, Gozzano, Savinio. Il futurismo, il melodramma, il teatro, la musica, la critica. «Saggistica» Pagine 208, lire 28.000

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