Linea d'ombra - anno V - n. 18 - maggio 1987

ghilterra nelle due guerre mondiali. Reagan parla di impero del male. Furono significative le reazioni all'abbattimento dell'aereo coreano. Ronald Reagan, in un'intervista di Robert Scheer, dichiarò: "Noi abbiamo un diverso rispetto per la vita in confronto a quei mostri. Loro sono atei. È questa carenza di teo- ,,Jogia che li rende meno rispettosi verso l'umanità o gli esseri -1,1mani".Tuttavia, quando un paio di anni prima gli Israeliani avevano abbattuto un aereo civile libico in circostanze esattamente identiche, sia il governo americano sia quello inglese difesero l'azione come una necessità inevitabile per proteggere installazioni militari segrete. Suppongo che allora i Russi gridassero alle "belve disumane". Gradualmente si costruisce l'immagine di mostri malvagi e assetati di sangue, estranei al consorzio umano. [!] n'altra tecnica, di importanza crescente, è il gergo nucleare, il cosiddetto nukespeak [evidente l'assonanza con il newspeak di Orwell in 1984, N.d.T.] Il segnale in codice per il lancio della bomba su Hiroshima era "il bimbo è nato". La bomba stessa fu chiamata "ragazzino". La bomba sganciata su Nagasaki venne chiamata "ciccione". Recentemente il nucleare è diventato Nuke. Tutti questi termini coprono l'estrema distruttività di ciò che si sta facendo, dandogli un suono maneggevole, non aggressivo, persino grazioso. Nel momento culminante della guerra delle Falklands dei giovani in Inghilterra indossavano magliette con su scritto "Nuclearizzate Buenos Aires". Dubito che quegli stessi giovani avrebbero portato un distintivo che dicesse "Annientate molti milioni di persone." Nuclearizzare suona così innocente. Persino lo "scambio nucleare", di cui spesso si parla, occulta la natura letale dello scambio. Ma l'inganno peggiore è forse la parola deterrenza, che nel corso degli anni ha completamente mutato di significato. La prima idea di deterrenza era che gli Americani avevano la bomba A e potevano usarla come minaccia preventiva rispetto a un'invasione dell'Europa da parte della Russia. Presto, ovviamente, i Russi ebbero anche loro la bomba, e la deterrenza prese un altro significato, quello di scoraggiare la controparte dall'uso di armi nucleari. Questo sembrava avere un senso. Poiché la bomba fu lanciata da un paese che la possedeva su un paese che ne era privo, sembrava in qualche modo sensato pensare che, se le grandi potenze fossero state entrambe armate, ciascuna avrebbe esercitato un deterrente rispetto all'iniziativa nucleare dell'altra. Neanche allora il ragionamento era molto fondato: come impedire che altri paesi si dotassero di armi nucleari? come mantenere una coesistenza basata sull'equilibrio del terrore, dal momento che un equilibrio di quel genere incrementava inevitabilmente la paranoia? Con l'intensificarsi della corsa agli armamenti, il sistema andò sotto il nome di MAO (Mutuai Assured Destruction), ovvero garanzia di reciproca distruzione. Ma negli ultimi anni la deterrenza cambiò nuovamente significato. Già nel 1950 il documento NSC 68 della Sicurezza nazionale statunitense afferma: "L'unico deterrente che possiamo esibire di fronte al Cremlino è la dimostrazione BibliotecaGino Bianco SCIENZA/SEGAL 17 che noi diamo di essere in grado, in qualunque punto critico della situazione mondiale che non riusciamo a controllare, di farne occasione di una guerra totale di annientamento". Ciò significa la minaccia di usare armi atomiche. E s'intende che le armi atomiche conducano a una guerra totale di annientamento quando accade che siano frustrati i desideri di una nazione. La politica cambia, ma le parole no: mutano solo intimamente di significato. Questo cambiamento nella politica americana divenne più esplicito negli anni '60 e '70, quando si cominciò a sentir dire che la guerra nucleare poteva essere vinta e che dovevamo cominciare a pensare a una "guerra nucleare razionale". "Gli USA devono avere la capacità di ingaggiare razionalmente la guerra nucleare" (Un consigliere della Difesa statunitense, 1982). Ancora una volta vengono usate parole attraenti per mascherare il cambiamento da una posizione puramente difensiva a un atteggiamento aggressivo in tema di guerra nucleare. Venne anche introdotto il concetto di risposta flessibile. Il senso di quell'accattivante espressione è che, nel caso di un conflitto convenzionale tra la Russia e i suoi vicini, verrebbero utilizzati i cosiddetti armamenti nucleari tattici. Nel 1981, in un'intervista al "Daily Telegraph", il Segretario alla Difesa americano Weinberger disse: "La semplice verità è che, per quanto malaugurato e orribile sarebbe per il mondo, con le armi nucleari è possibile che se ne faccia un uso in una guerra limitata o, in relazione a quanto si verificherà a quell'epoca, soltanto interna al teatro europeo". Nonostante il linguaggio confuso, il senso è chiaro. Ma quanto limitata può essere una guerra limitata? Il "ragazzino" sganciato su Hiroshima aveva una potenza di circa 13 chiloton, ma gli attuali Polaris hanno una potenza di 60 chiloton, e i missili Cruise di 200. Quante Hiroshima per una piccola guerra strategica limitata all'Europa? Non sorprende che agli Europei l'idea non sia piaciuta. Iniziativa di Difesa Strategica (SOi) suona bene. Risulta difensivo, non offensivo. Ma cela il fatto che una difesa infallibile ci metterebbe in un'incontestabile posizione da "primo colpo". E questa non è soltanto una mia opinione. Henry Kissinger sostiene che se l'America potesse essere completamente protetta dall'Iniziativa di Difesa Strategica "ciò tornerebbe a vantaggio degli Europei, perché potenzierebbe la nostra volontà di usare le armi nucleari in difesa dell'Europa" (Kissinger in un'intervista allo "Stern Magazine"). Prese di posizione di questo genere indurrebbero inevitabilmente i Russi a incrementare a loro volta il proprio arsenale offensivo, rinfocolando nuovamente la corsa agli armamenti. Anche Guerre Stellari suona bene, riecheggia una fantascienza eroica, evoca l'immagine di una guerra fra le stelle, che non riguarda la terra. rn a com'è che noi, gente razionale, ci lasciamo ingannare a...l da così trasparenti distorsioni del linguaggio? Einstein aveva detto che con l'avvento dell'energia atomica è cambiato tutto, eccetto il nostro modo di pensare. E in un certo senso ha ovviamente ragione, perché non è cambiato in meglio. Non siamo giunti a renderci conto che le armi atomiche hanno reso

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