uomini possono essere cremati uguali". Nello humor macabro di Yern Partlow, come nel suo sospetto verso la scienza, sono evidenti le tracce della tradizione populista del West e del Midwest: una tradizione egualitaria e individualista, ostile alle ingerenze del governo e delle élites, che qui si esprime al meglio, depurata delle sue componenti nazionalistiche e isolazioniste proprio a causa dell'impatto universale dell'atomo. Come spesso accade nelle canzoni contadine americane, la gente che ha dei problemi si identifica con l'oggetto che è fonte di essi: così, sia the people che old man atom non avrebbero chiesto altro che di essere lasciati in pace senza le ingerenze e le interferenze di un potere e di un sapere estranei ed ostili: La vita era una gioia semplice e il ciclotrone solo un supergiocaltolo la gente nasceva, viveva e si sposava e "atomo" era una parola nel dizionario. Poi gli scienziati si sono messi a fare gli straordinari spaccavano gli atomi mentre i diplomatici spaccavano i capelli... Per la prima volta, Talking Atomic Blues mette la gente al centro della realtà: "Se avete paura dell'atomo, dovete mettere insieme tutta la gente del mondo ... spetta alla gente, perché all'atomo non gliene importa niente. Lui non vuole fare altro che starsene lì a farsi bombardare il nucleo coi neutroni ... " Tutta la gente del mondo: mentre "i superpatrioti di ogni genere" cercano di "estinguere ogni dannato atomo che non parla inglese", Partlow avverte che "l'atomo è internazionale, nonostante tutti gli isterismi: fiorisce in Utah come in Siberia". Non sarà sempre possibile contare su un Dio esclusivo degli americani: con un altro dei giochi di parole che rendono aspramente divertente la canzone, Partlow conclude (scherzando su peace pace e pieces pezzi): "Questa è la mia tesi: pace nel mondo, o il mondo a pezzi". Ma, in quegli ultimi anni '40, il disco non fu un grande successo di massa. 4. Un giorno del 1957, Jerry Lee Lewis (il più grande tra i fondatori del rock and roll) era in studio alla Sun di Memphis per incidere quello che sarebbe diventato uno dei suoi più memorabili successi: Creai Balls of Fire. Ma a metà esecuzione si fermò di botto: si era reso conto (grazie alle sua istruzione di seminario pentecostale) che l'immagine delle "grandi palle di fuoco" era una figura biblica riutilizzata come doppio senso sessuale. È la stessa fonte che sta dietro alla "grande sfera di luce" disegnata dalla bomba nel cielo di Hiroshima: la bomba e l'orgasmo hanno un significante metaforico comune, primo passo del processo che li porta a diventare l'uno metafora dell'altra. "Mi è esploso qualcosa dentro nel profondo ... è il mio amore atomico per te", cantava nel 1957 Little Caesar. Atomic Love di Little Caesar è più vicino al jazz; ma il genere musicale che meglio di ogni altro si adatta a questa nebulosa di immagini è senz'altro il rock and roll, una musica BibliotecaGino Bianco DISCUSSIONE/PORTELLI 73 carica di energia, esplicitamente sexy, programmaticamente moderna, "esplosiva". La Atom Bomb Baby di cui cantano The Five Stars nel 1957 è "mille volte più calda del tritolo", scatena "reazioni a catena nel mio cuore" e "una fissione nucleare nella mia anima", porta "più energia dell'uranio". "Nuclear Baby, non mi andare in fissione", canta Skip Stanley alla sua Satellite Baby: "Il tuo daddy elettronico va pazzo per la tua energia" (quando ascolto queste canzoni di trent'anni fa non posso fare a meno di pensare a quelli che credono di essere "postmoderni" perché usano immagini "elettroniche" negli anni '80 ... Miserie della cultura paesana). Sono canzoni relativamente oscure, ma mettono in rilievo assai bene anche la connessione fra il rock and roll e altri filoni della cultura pop: il mondo spaziale che esse evocano è quello del cinema, dei fumetti, delle copertine delle riviste di fantascienza. Fra simulazioni elettroniche di suoni "spaziali", Skip Stanley invita: "stasera partiremo come razzi su una testata di missile, andremo oltre la velocità della luce, esploderemo in un precipizio supersonico". Il nuovo linguaggio musicale, le immagini orgasmatiche e falliche dei testi, trasmettono una sensazione di grande potere, che viene accentuata dal piacere sonoro di usare parole lunghe e rutilanti come lustrini, "atomiche" anche sul piano del significante per la loro distanza dal lessico monosillabico di tutti i giorni - "electronic", "supersonic", "megaton", "satellite" .... Usate in questo modo, rinforzano la distanza tra questo universo spazio-nucleare del rock and roll, e la presenza reale della bomba. Il country è, se non altro, più casereccio. Bill Haley, quello di Rock around the Clock, è accompagnato da un gruppo che porta il nome "spaziale" di Comets; il molto meno illustre cantante country Ray Anderson suona con un gruppo di connotazioni più casalinghe - gli Homefolks (parenti e/o paesani). Forse per questo pensa meno in termini di fantasia sessual-energetica, e più in termini di cronaca, guardandosi intorno: "Sputnik di ogni genere ci volano sulla testa, volano dappertutto - è una cosa ironica, sarà roba atomica? Questi Sputnik mi mettono paura". Il Dio esclusivo degli americani è davvero sparito: i discorsi musicali sulla bomba e sui missili erano enunciati dal punto di vista di chi li lanciava, ma adesso anche gli americani possono immaginare di trovarsi a fare da bersagli, come i "crudeli musi gialli" di Hiroshima. E, come già Yern Partlow con Einstein, trovano nella scienza la conferma non più dei loro sogni di grandezza, ma delle loro paure: Gli scienziati hanno ammesso che abbiamo cinque anni di ritardo e se hanno ragione io scappo a nascondermi. 5. Nel 1958, con il Kingston Trio e Tom Dooley, esplode sul mercato un nuovo genere musicale: la folk music. Legata fino dagli anni '30 ai sindacati e alla sinistra, la musica popolare adesso viene rielaborata per fornire un intrattenimento più adulto e sofisticato del rock and roll, con vaghissime e
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