Linea d'ombra - anno IV - n. 17 - dicembre 1986

Grotowski con Jean-Louis Barrau/1. BibliotecaGino Bianco un po' inclinata, le ginocchia appena un po' piegate, posizione mantenuta alla 25 base dal complesso-sacro pelvico? E perché da questa posizione può derivare un solo tipo di movimento ritmico? E questo modo di camminare a che cosa serve? C'è un livello di analisi molto semplice, molto facile: se il peso del corpo è su una gamba, al momento di spostare l'altra gamba non fate rumore e inoltre potete spostarvi in maniera continuativa molto lenta. Allora certi animali non possono notarvi. Ma non è questo l'essenziale. L'essenziale è che esiste una certa posizione primaria del corpo umano. È una posizione così antica che probabilmente era la posizione non solo dell'homo sapiens, ma anche dell'homo erectus, e che riguarda in qualche modo l'apparire dell'uomo. Una posizione estremamente antica, legata a quello che alcuni tibetani chiamano talvolta l'aspetto "rettile". Nella cultura afro-caraibica questa posizione è legata più esattamente alla biscia, e nella cultura indù legata al Tantra voi avete questo serpente addormentato alla base della colonna vertebrale. Mi direte: tutti questi sono pregiudizi di gente d'altra epoca. Ma non necessariamente di gente d'altra tradizione, perché anche noi in Europa abbiamo avuto questa tradizione, come per esempio l'immagine del serpente che va dalla colonna vertebrale fino al cuore, senza parlare delle due serpi che formano il segno del caduceo dei medici. Verosilmente uno studioso del cervello potrebbe addirittura ritrovare il "repli/e brain ", un cervello antico che scende attraverso la nuca lungo tutta la colonna vertebrale, e di questo cervello nella colonna vertebrale potrebbe persino trovare la connessione, diciamo una "estensione" nel plesso solare che in al.cune tradizioni viene denominato "piccola mente". Parlo di tutto ciò per immagini, senza alcuna pretesa di scientificità. Noi abbiamo nel nostro corpo un corpo estremamente antico, si può dire un corpo rettile. D'altra parte potete quasi immaginare, osservando lo sviluppo di un embrione umano, la comparsa di un rettile in una delle fasi primarie. Diciamo che questo "rettile" che appare in una fase molto antica dell'embrione serve come base alla formazione del "cervello rettile". Tocchiamo ora qualcosa che riguarda il mio lavoro attuale. Alla fine del periodo del Teatro delle Sorgenti ho cominciato a chiedermi come la gente ha utilizzato questa energia primaria, come la gente, in diverse tecniche elaborate nella tradizione ha avuto accesso a questo antico corpo dell'uomo. Ho fatto molti viaggi, ho letto molti libri, ho trovato molte tracce. Ci sono certe tracce che sono affascinanti come fenomeni, come in Africa Nera la tecnica delle popolazioni del deserto del Kalahari che consiste nel fare "bollire l'energia", come dicono loro. Fanno questo attraverso una danza ben precisa. Questa danza complicata è molto lunga, prende ore e ore. È evidente che non potremmo utilizzare questa danza come strumento. Prima di tutto questa danza è troppo complessa, in secondo luogo è molto legata con una struttura di pensiero propria di quelle popolazioni, terzo, fra gli occidentali sarebbe quasi impossibile tenere un tempo così lungo senza insanità. Dunque non è questo ma è chiaro che in questo caso agisce il "corpo rettile". Dove c'è dunque qualcosa di simile? Nello Zhar etiope, per esempio, e nel Voudou degli Yoruba in Africa, fra certe tecniche yoga praticate dai Bauli in India. Ma tutto ciò è estremamente sofisticato. Allora in un certo modo è come non avere la possibilità di ricavare da questo uno strumento molto semplice. Ora guardiamo quello che accade nei derivati di queste tradizioni. Sì, c'è nei Caraibi e specialmente ad Haiti un tipo di danza che si chiama yanvalou che è praticata abitualmente di fronte all'apparizione di un mistero, di una divinità (con l'influenza del Cristianesimo la si chiama anche danza di penitenza). Qui è molto semplice e molto semplice il legame con il "corpo rettile". Ma non è qualcosa di strano: lo si può dire decisamente artistico. Ci sono dei passi precisi - il tempo-ritmo - le onde del corpo e non solo della colonna vertebrale. E se la eseguite con le canzoni che sono precisamente quelle della divinità-serpente Dambhala, la maniera di cantare e di emettere le vibrazioni del canto aiuta i movimenti del corpo. Allora siamo di fronte a qualcosa che possiamo dominare artisticamente, proprio come un elemento di danza e di canto. Bene, lavoriamo su questo. Ora se qualcuno arriva dall'esterno e partecipa a questo tipo di lavoro è come se si mettesse a confronto con una tecnica estetica molto precisa. Noi siamo di fronte alla necessità della competenza tecnica. Bisogna sapere cantare e danzare in maniera organica e strutturata. Non parliamo ora di "cervello rettile", parliamo solo di questo aspetto estetico, vale a dire l'essere organico e strutturato. Immediatamente questo funziona come un test per scoprire il dilettantismo nelle persone. Per esempio fra gli occidentali (per gli orientali sono altri i test di dilettantismo), quando essi non sono in grado, al primo impat-

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