10 BibliotecaGino Bianco ciuta secondo cui siamo stati creati a somiglianza di Dio. Sottolineare la contingenza significa, in sostanza, rifiutare l'idea della necessità dell'esistenza dell'uomo sulla terra. No, mi scusi, signor Anders, mi permetta di insistere. Adesso sono stupido come quel maestro di Paderborn che lei cita nelle Ketzereien; facendo riferimento alla lettera di quel maestro lei scrive che l'uomo è "degno-di-filosofia" più o meno quanto lo è una medusa o l'ortica. Degno-di-filosofia è un 'espressioneche vorrei che lei definisse di nuovo. Trovo che sia terribilmente presuntuoso credere che proprio noi, poiché siamo esseri umani, abbiamo una valenza metafisica diversa da quella degli altri milioni di creata, delle altre creature e cose che ci sono nel mondo. Quando lei dice che non siamo degni di una valenza diversa... . . . di un'altra valenza metafisica . . . . ma allora come vuole raggiungere questa essenza casuale dell'uomo se non gli attribuisce una valenza diversa da quella dell'erba, degli spinaci o de/l'ortica? Non dico mica che gli spinaci o l'ortica sono senza valore. Veniamo allora al concetto di colpa. L'uomo ha lafacoltà - al contrario degli altri creata - di essere consapevole. Nel nostro secolo si è reso colpevole in modo spaventoso; e questo è un tema costante dei suoi libri. Ma la colpa non è certo un segno di distinzione. Dovremmo forse vantarci della nostra capacità di renderci colpevoli? La valenza è un valore. Sì, un valore. Ma è segno di enorme presunzione credere che proprio noi siamo quegli enti che sono superiori a tutte le altre specie di enti, è segno di una sconfinata ... Hybris? Il termine hybris suona troppo solenne. No, è una fanfaronata metafisica. E colpevoli ci si può diventare soltanto all'interno di un determinato modo di vita comune. È questo che "distingue l'uomo": i lupi non possono rendersi colpevoli.
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