90 H. Hartmann, K. Traube e M. Adorj. BibliotecaGino Bianco Kafka è stato il primo e firw a oggi probabilmente l'unico poeta della cosiddetta societd industriale, aggiungendo che proprio questo è sorprendente in lui. Rigettiamo a voi la palla della sorpresa e vi poniamo alcune domande che scaturiscono direttamente da tale affermazione. Ve le poniamo tutte e tre. In primo luogo un chiarimento. Intendete parlare della societd industria/e in quanto tale o della societd industriale capitalistica, come il titolo del vostro film suggerisce? Dall'America di Kafka all'America/Amburgo del vostro film che cosa è cambiato nella realtd di classe settant'anni dopo? E infine: in che senso Kafka era un poeta? DH. (forte risata) Cominciamo con America - Amburgo. JMS. Il lavoro del film consisteva nel lasciare le strade aperte. Di non forzare né Amburgooggi né Kafka e di non fare né un documentario su Amburgo di oggi né sugli StatiUniti del 1912-14,che è la data del primo capitolo, Il fuochista. Che cosa è venuto prima, quale è stata la suggestione iniziale per il vostro film, le immagini di Amburgo o il libro di Kafka? JMS. La risposta è molto semplice. La prima città nella quale volevo abitare quando sono scappato dalla Francia era Amburgo.Poi siamo stati spesso ad Amburgo e a quell'epoca il libro di Kafka non lo conoscevoneanche. Questa città, a forza di frequentarla,di conoscerla,di amarla e di odiarla, è diventata un film... DH. Non è così, perchéquando ci cade sulla testa il soggetto del Kafka, non è che pensiamo: 'Ah, un'occasioneper fare un fùm ad Amburgo!' Anzi, cominciamoa pensare: dove si potrebbe ambientare?A Berlino, ad Amburgo, al limite pensiamo: magari in America. Siamo molto naturalistici all'inizio; ci siamo anche chiesti se fare il film in tedesco o in inglese. A proposito del discorso delle tracce del passato nel presente, vogliamo capire quale nesso di continuitd e trasformazione ci sia tra quello che descrive Kafka nel suo libro e quello che avete vissuto e volete dire su Amburgo. JMS. Kakfa non descrivenulla: questo è il problema!Kafka avevadelle fonti molto precise. Sono soprattutto due libri pubblicati nel 1911 e nel 1912 (2) scritti da due che frequentavanoun circolodi anarchici dell'epoca.Kakfa sapeva esattamentequante ore la gente lavorava negli Stati Uniti, come la legge sul lavoro dei bambini veniva boicottata con l'aiuto dei genitori ai quali faceva comodo. Sapeva che un operaio del mattatoio di Chicago doveva in ogni minuto ammazzare 24 bestie, il che in una giornata lavorativa, che all'epoca per lui era di 10 ore, fa 15.000 bestie ammazzate in un giorno da una singola persona... Il fatto di essere poeta non consiste nel descrivere. Lui si è fatto riempire da queste informazioni o... come si dice, quando la terra riceve dell'acqua o, come si dice, far bere una bestia... si è abbeverato, e ne ha fatto, ne ha tirato fuori una specie di essenza:questo è il suo lavoro. Analisi più che descrizione? JMS. Non credo che un poeta sia capace di analizzaredelle cose. Brecht però aveva uno strumento che era il marxismo, Kafka non disponeva di quello strumento lì: è questa la differenza. DH. Però, come sempre, avere uno strumento come lo aveva Brecht è anche un ostacolo, non è solo un progresso; è un mezzo per vedere meglio ma è anche un ostacolo che non ti fa vedere certe cose; anche fi c'è sempre una dialettica. Brecht non è anche lui un poeta della societd industriale? JMS. Sì, ma lo è in modo diverso. DH. Brecht ha sotto gli occhi la società capitalistica. Per Kafka - è la sua forza - non c'è prima la società capitalistica, prima viene la società industriale.O si potrebbe rovesciare tutto e dire: la società industriale di Kafka era solo la società industriale e capitalistica,perchè l'altra, la società industrialedei cosiddetti paesi socialisti,non esisteva, dunque lui vedeva in blocco la società industriale che era nata come capitalistica, perché c'è un peccato originale, non c'è niente da fare! Invece Brecht, lui, poteva sceglieree ha scelto qualcosa,perché aveva davanti a sé una forma di società industriale che, anche se imitava l'altra - e questo è l'altro peccato originale - era diversa. Quando Brecht scrive, era nato qualcos'altro.
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