Linea d'ombra - anno IV - n. 15/16 - ottobre 1986

TESI SUCERNOBYL Giinther Anders Cari compagni della fine dei tempi! tali siamo noi. Far sl di non diventare compagni della fine dei tempi: questo è il nostro compito. Tesi 1 Inizio con qualcosa di estrema attualità. Il vero e proprio pericolo di oggi consiste nell'invisibilità del pericolo. Nessuno può porre ininterrottamente in evidenza questa invisibilità del pericolo. Perseverare in questo sforzo appare semplicemente una pretesa psichica che non sappiamo sostenere. Tuttavia, se vogliamo sopravvivere, dobbiamo esercitarci a comprendere l'invisibile come ciò che è permanentemente qui e a educare i nostri simili a questo tipo di comprensione e alla paura opportuna e necessaria.(...) Tesi 2 Da coloro che nella parola d' ordine di Metternich, "la quiete è il primo dovere del cittadino", vedono la parola d'ordine di oggi, noi verremo definiti "gli artefici del panico". Ebbene sl, lo siamo. Persino professionalmente. Poiché chi vede il pericolo nel panico, piuttosto che nel pericolo contro cui noi mettiamo in guardia coloro che hanno paura della paura, stravolge la verità e ren.de ciechi di proposito i suoi simili. Tesi 3 Deridere la parola "emotivo" è segno di indifferenza e di stupidità. Certo che reagiamo emotivamente di fronte alla catastrofe, e neppure ce ne vergognamo. Ci vergogneremmo piuttosto del contrario. ( ... ) Tesi4 La distinzione tra l'uso bellico e pacifico dell'energia atomica è folle e ingannevole. Oggi, dopo Cemobyl, poiché piil nessuno può recitare la parte dell'ignorante, i sostenitori dell'energia atomica sono diventati dei criminali consapevoli. Il loro crimine non si chiama piil soltanto genocidio, ma globicidio, assassinio del globo terracqueo. Chi è favorevole alle centrali nucleari e, peggio ancora, chi è favorevole agli impianti di rigenerazione e ai reattori autorfertilizzanti a neutroni veloci non è certo migliore di quel che è stato il presidente Truman quando fece bombardare Hiroshima. Anzi, è ancora peggiore, perché oggi se ne sa molto di piil di quanto ne potesse sapere Truman allora. Quelli sanno ciò che fanno, mentre Truman non sapeva cosa avrebbe provocato.( ...) Tesi5 I medici piil ragionevoli si sono resi conto da molto tempo che tutte le esercitazioni pratiche per il soccorso in caso di guerra nucleare altro non sono che buffonate e polvere negli occhi. L'opinione dei loro colleghi reazionari, secondo cui i "Medici contro la guerra atomica", diffondendo ·le loro convinzioni, tradirebbero il loro dovere di medici e di uomini è illogica, disonesta e inumana. Poiché in caso di necessità non possiamo piil aiutare e salvare il singolo, dobbiamo cooperare per salvare l'intera esistenza del mondo. Dobbiamo fare piil di quanto ha fatto a suo tempo la Croce Rossa: e cioè dobbiamo far sl che Croce Rossa e medici militari diventinosuperflui. Tesi 6 Noi non siamo avversi alle macchine. Chi lo era nel XIX secolo si indignava perché ciò che voleva produrre manualmente, per esempio del lino, veniva prodotto invece dalle macchine. Bene, lo giuriamo, noi non abbiamo né il bisogno né la voglia di produrre razzi con le nostre mani. Noi non siamo conJro il modo di produzione, ma conJro l'esistenza stesBibliotecaGino Bianco sa del prodotto. Laddove siamo anche contro il· modo di produzione, vale a dire 1 contro la produzione di energia elettrica I I mediante energia nucleare, è perché non n solo i prodotti sono pericolosi e mortali, ma lo è anche il modo di produzione. ( ... ) Tesi 8 E adesso due parole sul terrorismo. I veri terroristi di oggi sono quelli che terrorizzano ininterrottamente i nostri contemporanei minacciandoli di distruzione. Questi uomini, i ricattatori permanenti, non vanno cercati tra di noi. Il terrore atomico è iniziato il 6 agosto 1945, e quelli che io prendo di mira sono anche i nichilisti di oggi, perché ciò che mettono in gioco è l'annichilimento, l'annientamento del mondo. La decisione, po~ di metterlo in atto è stata già presa una volta, nella guerra del Vietnam, con l'ausilio di un computer. E se l'esclusione dell'uomo dalle decisioni che concernono il destino dell'umanità non è nichilismo, allora non capisco il senso di questo concetto.( ...) Tesi 9 La nostra cosiddetta pace è guerra. La formula forgiata da von Clausewitzcirca centocinquanta anni fa - "la guerra non è altro che la prosecuzione del rapporto politico con l'inserimento di altri mezzi" - oggi è puro non senso. (...) Piuttosto oggi le installazioni pacifiche non sono altro che la prosecuzione della minaccia militare con l'intromissione di allri mezzi, o, per dirla con una formula piil semplice: la pace di oggi è la prosecuzione della guerra con altri mezzi. L'espressione americana cold war per designare la pace degli anni '50 - che appartiene ormai alla storia e suona perciò irrilevante e inoffensiva - conferma questa mia affermazione nel modopiil vergognoso. Tesi 10 La questionedecisiva. Noi rischiamo di morire per aziom terroristiche compiute da gente priva di fantasia e da onnipotenti analfabeti del sentimento. Chi crede di poter far cambiare idea a questi terroristi onnipotenti e altolocati che dal 1945 non hanno lasciato piil alcun accesso alla ragione - con omaggi di fiorellini, giorni di digiuno, manine strette, o col "dialogo dell'uomo

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