la stanzain cui ancora resisto. Le sradeordinatedallapaurasonoseminate di gelsomini, gli errori, le coercizioni,la derivacittadina, popolatidi gelsomini. Nel paesenessuno sa finire comequesti fiori. Impossibilefare in modoche la vergognaesali soavità o che fioriscapiù dell'ombradell'inganno. I gelsominiaccusano, il loro aromamorde le bricioledell'onore. O cambiamo il paese o aboliamol'estate. Le leggi È inutilesfregare: le esalazionicoprono lo specchio. È inutilechiudere la finestra o trasferirsia Brasilia: le esalazionicoprono lo specchio. Ed è ancheinutile ricordarepulito lo specchio: le esalazionicoprono la memoriadello specchio, i sogni sullo specchio, il ripudiodello specchio; la rottura in mille pezzi dello specchio. (traduzione di Amina Di Munrw) CopyrightSantiagoKovadloff 1985. BibliotecaGino Bianco INVITO AI LETTORI Il rapporto tra un'opera e il suo fruitore (un libro e chi lo legge, uno spettacolo e chi vi assiste, un quadro e chi lo guarda, un concerto o un disco e chi lo ascolta ...) è dei più personali, un dialogo che difficilmente si definisce, un confronto che raramente trova espressione pubblica, modi di comunicazione utili e stimolanti per altri fruitori. Noi crediamo che oggi, in Italia, prima ancora che buoni artisti, manchino buoni lettori, buoni spettatori, buoni ascoltatori. O anche, in definitiva, buoni critici. Invitiamo perciò i nostri lettori a inviarci le loro reazioni e osservazioni su libri (romanzi o saggi), film, spettacoli teatrali ecc. nella forma a ciascuno più congeniale, (anche quella della vignetta, se si vuole). Nel caso di scritti, chiediamo soltanto che la loro lunghezza non sia inferiore alle dieci righe e superiore alle due cartelle a spazio due, di duemila battute ciascuna (circa sessanta righe in tutto). La redazione esaminerà il materiale pervenuto e sceglierà, numero per numero, i testi più interessanti, pubblicandoli all'interno di "Il Contesto". Ricordiamo soltanto che non siamo in grado di compensare nessuno, né di poter restituire i manoscritti: basta, peraltro, tenersene o mandarcene una copia. Linea d'ombra
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