Linea d'ombra - anno IV - n. 13 - febbraio 1986

abeti? o dentro le case bruciate coi gatti cresciuti come statue ai buchi sulle finestre nere? a me piacerebbe nella vigna: accendere il fuoco in mezzo all'uva: le foglie si illuminano di rosso e le nostre bocche diventano quelle di stregoni che cantano alla guerra non c'è da aver paura: se ci troveranno in sette addormentati insieme ai nostri sogni ci spingeranno legati sull'erba: sentiremo per ultime le sbarre e accendersi il rumore del motore guarderemo in alto le stelle strizzarci l'occhiolino e saremo già in viaggio per domani: allora allegri macellai che i vostri negozi saranno ben forniti: le signore al mattino a passeggio colla loro pelliccia potranno guardarci soddisfatte nelle vostre vetrine: discutere a lungo qual è il pezzo più bello: il braccio la testa o la gamba: entrate pure senza paura accomodatevi prego: qui si vende la carne migliore di tutta la città ma il bosco è pieno di erbe e di pietre: e il ruscello fa crescere felci scivolando tranquillo: e ogni roccia si prepara all'inverno coperta di muschio: basta sederci e già siamo nascosti possiamo scegliere l'ombra e il profumo più buono e riempire le tasche di sassi per portarci fortuna: se raccogliamo l'erba del sonno dormiremo tranquilli e le ferite sui piedi guariranno alla luna: partiremo su questa nave di legno e di pietra che è diventata la valle sarà come passare un mare chiedendo per favore alle onde di alzarsi con parole che solo noi conosciamo: e finalmente saremo dall'altra parte: in mezzo alla nuova valle rinfrescata di rugiada: senza essere stanchi camminando leggeri come uccelli d'acqua o pesci nell'aria guarderemo gli angeli scendere dai campanili il camion salire felice allora la musica la faranno i fiori le coccinelle tra di loro i rami il profumo in viaggio nel mattino scenderanno cervi e aquile a trovarci: ogni parola diventerà subito qualcosa nella valle: diremo: sassi luccicanti abeti e corvi oppure: marmotte senza più paura uscite dalle grotte seguiremo le farfalle ballare al bordo del sentiero sentiremo l'acqua sotterranea e torrenti uscire zampillanti: ci potremo sedere sopra i prati lucidare i fucili aspettare il sole che tramonta aspettare la luna· che più rotonda e brillante non s'era mai vista a colorare d~argento i fiori le betulle i pini il bosco intero che scende a precipizio sopra la montagna: i serpenti in riposo sotto i sassi i pesci carezzati dalle erbe: a illuminare curiosa la pelle dellà rana sveglia in mezzo alle canne del suo stagno: allora vedremo il mondo in silenzio curvare tranquillo verso occidente: le stelle respirare in bilico accese per accompagnarlo sorridenti fino in fondo alla notte BibliotecaGino Bianco Via Ciro Menotti 11 - MILANO - Tel. 716.791 TeatmirElfo IL ~GO SCRITIO e DIRETTO DA ELIO DE CAPITANI DAL 13 MARZO

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