Linea d'ombra - anno IV - n. 13 - febbraio 1986

6 APERTURA/MORANTE mente i nervi. Primo motivo: perché essa è il simbolo materiale che nel suo bravo gregge ci si trova una pecorella smarrita, un individualista anzi un aristocratico e, diciamolo pure, un reazionario: EGIDIO! E secondo motivo: per ragioni politiche, giacché, come spesso succede, dietro a questo fioretto collettivo ci si nascondeva anche una politica; cioè: il Priore si riprometteva di offrire quella torta, rinunciata dai ragazzi, alla potentissima grassissima e ghiottissima Badessa di un convento del circondario, la quale giustamente gliene avrebbe reso merito ... Ma adesso che la torta non è più intera, mancando di uno spicchio, decentemente non si può offrirgliela più. E quanto a lui stesso, per colmo di rabbia, lui soffre di diabete ... anzi, alle altre sue rabbie, si aggiunge pure un po' di invidia per Egidio che col suo stomacuccio fresco, ha gustato il sapore dello zucchero ... In poche parole: quella torta gli è diventata odiosa al punto che quasi quasi la butterebbe nel cesso! In quel momento, il caso vuole che passi di là un piccolo spazzacamino del convento (1), che viene in questo giorno a riscuotere i propri crediti (il Priore è di solito un tardo pagatore) i quali ammontano in tutto (lavoro di tutto l'inverno) a L. 2,45 (si tratta di 50 anni fa). Seccato, il Priore gli molla, all'uso solito, un acconto di L. 0,50 dicendo: Ripassa quest'altr'anno per il resto. In quel momento, gli ricasca sotto gli occhi la maledetta torta, e per liberarsene, la mette fra le braccia del piccolo spazzacamino: "To', portatela via, e togliti subito dai piedi". Lo spazzacamino scappa via, e se la va a mangiare coi suoi compagnucci spazzacamini. Fine. ? MORALE: ? Le vie del signore sono infinite oppure ? Tutte le strade portano a Roma. Non so. La storia, a ogni modo è (fino a un certo punto) vera. Non ti ho raccontato una balla. Avvenne più di 50 anni fa (esattamente, se non mi sbaglio, 53 o 54 anni fa). (1) N.B. (al posto dello spazzacamino, forse c'era il garzone del lattaio - o altro sotto-proletario minorenne). Ancora tanti auguri affettuosi da Elsa Nota. Queste lettere, le più significative e le meno personali tra quelle ricevute da Elsa Morante, si riferiscono a discussioni affrontate in incontri molto intensi di quegli anni assai pieni. Non credo necessitino di molte spiegazioni, ma ricordo che Milarepa era "chiacchierato" in quanto la Cavani stava facendo un film su di lui (molto prima che uscisse l'edizione Adelphi della sua opera, era stata Elsa a farlo conoscere alla Cavani come ad altri amici) e che "Dacci oggi il nostro pane di domani" è un versetto che avevo trovato nei Vangeli apocrifi e che avevo citato a Elsa in una mia lettera. (Gof/redo Fofi) BibliotecaGino Bianco carzallt GLI ELEFANTISONO DI BUONAMEMORIA e vi ricordano i romanzi che non si devono dimenticare. Novità: William Faulkner • Santuario Carlo Emilio Gadda • L'Adalgisa Truman Capote • Un Natale e altri racconti Mario Soldati • Le due città Aldo Palazzeschi • Roma Giorgio Bassani • Gli occhiali d'oro ;,,,"';"""'e Paul Scott • Il giorno dello scorpione . imminente Libri usciti: Italo Calvino • Il visconte dimezzato Italo Calvino • Il barone rampante Italo Calvino • Il cavaliere inesistente Jorg~ Aruado • Dona Flore i suoi due manti Paul Scott • La gemma della corona Michael Crichton • Congo Ferdinando Camon • Un altare per la madre Giovanni Testori • Il ponte della Ghisolfa Giovanni Arpinq • La suora giovane

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==