Linea d'ombra - anno II - n. 12 - novembre 1985

in bozze l'avevo sentito troppo modesto come opera letteraria e non abbastanza originale come reportage giornalistico8. Ho fatto bene? Mah! Pubblicato allora, il libro sarebbe stato comunque un documento dell'epoca, e di una fase del mio itinerario, come Raniero aveva visto. Con me, pur nell'abituale sarcasmo polemico della conversazione, Raniero si guardava bene dal farmi prediche ideologiche come tanti amici d'allora (per esempio Fortini) usavano farmi; da quel punto di vista mi dava per irrecuperabile; mi incitava invece a esprimere me stesso fino in fondo, a rappresentare il mondo come lo vedevo. Questo atteggiamento corrispondeva al suo abituale stile di giudizio intellettuale, in cui la sua finezza, la sua aspirazione a una qualità assoluta erano sempre filtrate dal suo ironico distacco, e dalla soddisfazione di vedere le cose e le persone come sono e non come si vorrebbe cho f assero. Cari saluti dal tuo Italo Il 1961, come abbiamo visto, è l'anno in cui il lavoro di programmazione svolto da Panzieri per La nuova società dà i risultati più corposi. Escono infatti otto titoli: P. Sylos Labini, Oligopolio e progresso tecnico; P. Worsley, La tromba suonerà; L. Huberman e P. M. Sweezy, Cuba. Anatomia di una rivoluzione; F. Perroux, La coesistenza pacifica; J. Jahn, Muntu; D. Montaldi, Autobiografie della leggera; G. Pietranera, Capitalismo ed economia; S.G. Strumilin, Il passaggio dal socialismo al comunismo e le prospettive dell'economia sovietica. Nel 1962 escono gli ultimi due titoli della Nuova società: R. Di Leo, I braccianti non servono; e P. M. Sweezy, Il presente come storia. Le ragioni per cui Einaudi decise di chiudere questa collana non sono documentate nell'archivio della casa edi~rice, ma si può supporre che i rapporti di collaborazione editoriale fra lui e Panzieri avessero cominciato a deteriorarsi già nel 1961. A quanto pare, Einaudi non attribuiva (o non attribuiva più) a quelle tematiche economico-sociologiche la stessa importanza che ad esse dava Panzieri. In ogni caso, i loro interessi e orientamenti di politica culturale divergevano sempre di più, anche se su specifiche iniziative di Panzieri il consenso di Einaudi poteva essere completo. Nell'ottobre del '62, ad esempio, Panzieri scrive a Pasquale Saraceno proponendogli di «raccogliere in un libro i suoi scritti più recenti intorno ai temi della pianificazione», e aggiungendo che la reazione di Giulio Einaudi «è stata più che favorevole, addirittura calorosa». Nel dicembre del '62 e nel giugno del '63 Panzieri scrive a Sergio Steve in merito all'iniziativa di un «simposio» sulla programmazione con i contributi previsti di Saraceno, Foa, Trentin, Pesenti, Lombardini, Forte, Sylos Labini, Fuà e Steve stesso. L'attività di ideazione e programmazione editoriale di Panzieri, dopo la fine della Nuova società, confluisce comunque nell'arricchimento tematica di collane già esistenti e nel progetto di una collana - la Nuova biblioteca scientifica Einaudi, che comincerà a uscire nel 1965 -, come risulta dal promemoria e dal riassunto che seguono. Pro memoria per la riunione romana del 6 aprile (1963). Sono invitati alla riunione G. Fuà, S. Lombardini, C. Napoleoni, G. Pietranera, P. Sylos Labini, S. Steve, N; Bobbio, G. Bollati, G. Einaudi, R. Panzieri. Si richiamano qui di seguito soltanto questioni di importanza generale dell'atBibliotecaGino Bianco DISCUSSIONE/PANZIERI tività editoriale in campo economico e sociologico. 1. Collana di scienze economiche e sociali. Due sembrano essere i problemi principali per questa collana, che appare già delineata nella sua impostazione (vedi allegato): a) la pubblicazione di saggi di autori italiani. b) la pubblicazione di antologie e soprattutto «symposia» con partecipazione cli studiosi italiani e stranieri. c) l'inserimento di opere di storia economica. Allegato. Opere pronte. Nurkse, La formazione di capitale nei paesi sottosviluppati. Myrdal, Il valore nella teoria sociale. Berle & Means, La società anonima moderna. Garegnani, Il capitale nelle teorie della distribuzione. Harrod, Keynes. Opere in traduzione. Ossowski, La struttura delle classi sociali. Melman, Formazione delle decisioni e produttività. Balandier, Sociologia del!' Africa nera. Kantorowicz, Saggi di econometrica. Mandel, Trattato di economia marxista. Lange, Saggi sullo sviluppo economico. Hollingshead, Salute mentale e classi sociali. BaranSweezy [Il capitale monopolistico]. Opere da affidare in traduzione. Kaldor, Essays on Value and Distribution. Essays on Economie Stability. Balogh, Unequal Partners. Baumol, Welfare Economics and the Theory of the State. Schneider, Money, Income and Employment. Myrdal, L'elemento politico nella formazione delle teorie dell'economia pura. 2. Pubblicazione di classici dell'economia e della sociologia nella NUE. Si propone l'inserimento di testi classici di particolare importanza nel contesto del pensiero economico attuale, presentati in edizioni di alto livello scientifico con ampie introduzioni storico-critiche e bibliografie. È noto che le traduzioni italiane di classici sono invecchiate e/o scarsamente attendibili: in qualche caso, pure importante, non esistono. Inoltre, appare utile e significativa la riproposta di lettura di taluni classici nelle condizioni attuali della ricerca. Sono stati raccolti per questa proposta consensi e suggerimenti. Si esclude qui, ovviamente, la progettazione di una organica raccolta di classici a sé. Tra le indicazioni: Quesnay (a cura di Lombardini); Petty (a cura di Pietranera); Smith; Ricardo (tre o quattro voli. a cura di Sraffa); Mill; Marx (Grundrisse e Capitale ); Walras; Schumpeter (scritti tedeschi); Veblen. Potrebbe affiancarsi una serie di classici italiani. 3. Opere di dibattito e documentazione su problemi italiani attuali e di economia internazionale nei Libri bianchi. Nella nuova serie i Libri bianchi hanno già affrontato una tematica più concreta (soprattutto intorno a problemi di politica internazionale) accanto a quella originaria di discussione ideologica. Sembra ora opportuno uno sviluppo ulteriore della collana con la politica economica italiana e internazionale. Esempi : il «simposio» sulla programmazione (in preparazione) e, sullo stesso tema, un volume del prof. Lombardini; un'antologia del dibattito sull'agricoltura; un'antologia delle discussioni sull'impresa pubblica; una 73

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==