mo a migliorarla, comprando qualche altro bel quadro, qualche mobile, qualche poltrona. Sono sicuro che al lido dei Pini tutti voi farete buona compagnia a Laura, che ha bisogno della vostra comprensione e del vostro affetto. Ditele di godersi questi giorni di vacanza con voi, di non pensare per ora a tutti i suoi problemi passati e futuri. Soltanto mantenendosi sempre sereni, e cercando di cogliere con gratitudine ciò che la vita ci dà di buono - anche se è poco - si è in grado di affrontare tutti i problemi che la vita stessa ci pone sempre. Salutami affettuosamente, cara Susanna, Isa, bacia per me Laura e tu, Davide e Daniele prendetevi quanti baci volete dal vostro papà Nella seconda settimana di settembre Panzieri partecipa a Stresa al IV Congresso mondiale di sociologia, nel corso del quale avvia contatti con studiosi italiani e stranieri in funzione del lavoro da Einaudi. La lettera che segue, scritta (in francese, e qui tradotta) a Norman Birnbaum, un sociologo americano «radical» allora residente in Inghilterra, è interessante sia dal punto di vista editoriale sia da quello politico. Torino, 20 ottobre 1959 Caro amico, voglio dirti ancora una volta quanto sono stato felice di conoscerti personalmente: le conversazioni che ho avuto con te a Stresa hanno accresciuto l'interesse che avevo già verso l'attività del gruppo di Universities and Left Review5 e mi hanno fatto capire meglio il significato rilevante che esso ha per la sinistra socialista. Credo che il risultato delle elezioni inglesi non sia stato una sorpresa per te e per i tuoi amici (malgrado le speranze che mi avevi manifestato nella tua lettera), e che si aprano ora possibilità nuove per l'azione coerente del vostro gruppo anche nei confronti del Labour Party. In Italia sia la destra socialista sia i comunisti hanno dato delle elezioni un'interpretazione assai semplicistica, ignorando quasi completamente i problemi fondamentali di natura economica e politica. Un'analisi seria della situazione attuale del Labour Party e, più in generale, del movimento operaio in Gran Bretagna potrebbe quindi avere un grande interesse in Italia. Se un'analisi del genere tenesse conto anche dei dati di fondo della situazione (riprendendo la ricerca di The Insiders), essa potrebbe essere pubblicata immediatamente nella collana dei Libri Bianchi di Einaudi. Ti chiedo quindi: il gruppo di Universities and Left Review non potrebbe fare rapidamente questo libro? Ti prego di darmi una risposta al riguardo. Altrimenti, ci si potrebbe limitare a fare una nuova edizione di The Insiders, adattando un po' il testo per i lettori italiani e, forse, rivedendolo e aumentandolo nelle parti di carattere più generale (mutamenti tecnologici e loro conseguenze per la lotta della classe operaia, tematica del controllo operaio, etc.). Per questa nuova edizione, forse, potreste utilizzare anche altri scritti già apparsi nella vostra rivista. In ogni caso sarebbe necessario che ci consegnaste il lavoro nel mese di novembre, o al più tardi entro il 15 dicembre. Ho letto con attenzione lo schema del libro di Kolko, che BibliotecaGino Bianco DISCUSSIONE/PANZIERI è interessantissimo, e gli scriverò pregandolo di spedirmi il manoscritto completo, se gli è possibie. Riguardo al libro di Jenkins (Power at the Top), la parte sostanziale di esso (le tabelle potrebbero essere riassunte per il lettore italiano) dovrebbe essere inclusa nel libro (nuovo, o rifacimento di The /nsiders) da me proposto sopra. Vorrei inoltre chiederti se ti sarebbe possibile ottenere da Peter Worsley uno studio d'insieme sulla cultura dei movimenti di liberazione in Africa. Di lui tradurremo quasi certamente The trumpet sha/1 sound: un saggio meno specialistico e più attualizzato dal punto di vista politico in senso lato sarebbe per il pubblico italiano la migliore introduzione alla lettura di The trumpet. Ti mando il programma provvisorio della nostra nuova collana di scienze sociali; e ti sarei veramente grato se tu volessi aiutarmi a correggerlo e a integrarlo con i tuoi suggerimenti. Sul piano politico qui non c'è alcun fatto nuovo importante. La distensione rischia di diventare, nei partiti socialista e comunista, una nuova fonte di mitologie e di attese messianiche. Anche la sinistra del Psi è in un vicolo cieco, e la sua azione si fa sempre più «diplomatica» riei confronti sia della destra socialista sia del partito comunista. Il nuovo che c'è nel movimento operaio rischia di restare al livello sindacale e non riesce a manifestarsi al livello politico. Se non posso darti buone notizie sulla sinistra socialista di qui, spero viceversa che la vostra situazione stia migliorando e che il programma della nuova rivista possa realizzarsi con successo. Che cosa c'è di serio nelle intenzioni manifestate dai bevanisti e nelle iniziative di Tribune? Ti prego, mio caro Birnbaum, di rispondermi presto e di ricevere i miei migliori saluti. Il IOnovembre 1959 Panzieri scrive a Birnbaum un'altra lettera, di argomento esclusivamente editoriale, per comunicargli alcune sue proposte e per chiedergli in proposito consiglio e aiuto. P. prospetta la pubblicazione dei seguenti libri: un volume che utilizzi le parti meno peculiarmente "britanniche" di Power at the Top, The Insiders e The Controllers; Out of Apathy, di E. P. Thompson, P. Worsley e altri (che uscirà nei Libri bianchi nel '62); una raccolta di documenti sulla colonizzazione britannica in Africa; un volume di R. M. Titmuss sul Welfare State; una raccolta degli scritti più recenti di M. Dobb. Gli chiede infine informazioni sui lavori in corso di E. P. Thompson, Raymond Williams ed Eric Hobsbawm. Non tutte le indicazioni e le proposte di Panzieri riusciranno ovviamente a realizzarsi; alcune alimenteranno La nuova società, altre i Libri bianchi, qualcuna confluirà nei Saggi. Gli va comunque riconosciuto il merito, in questi primi mesi di lavoro in casa editrice, di avere suscitato un interesse nuovo, che in molti casi darà frutti alcuni anni dopo, per discipline come la sociologia, la politica, l'etnologia, l'economia. Chi ha conosciuto Panzieri anche nella sua attività editoriale sa che il suo fervore intellettuale, la sua curiosità culturale e la sua straordinaria capacità di suscitare simpatia negli interlocutori e di allacciare rapporti di collaborazione con studiosi dei più diversi orientamenti, spesso anche assai lontani dalle sue posizioni, hanno dato un impulso forte e duraturo alla ripresa di una programmazione editoriale Einaudi nel settore economico e sociologico. A partire dalla fine del '59 Panzieri lavora soprattutto alla sua 69
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