Linea d'ombra - anno II - n. 12 - novembre 1985

nizzazioni di classe in rapporto alla dinamica economicosociale e all'organizzazione politica (sindacato in Inghilterra, in America, ecc.); problemi dell'azione di classe, rivendicativa ed economica, in rapporto al capitalismo contemporaneo (problemi del controllo operaio); ideologie dello sviluppo capitalistico e cultura di massa; modelli dell'economia pianificata (URSS, Polonia, Cina, Jugoslavia); funzionamento e ideologia delle leggi economiche nelle economie pianificate; pianificazione e partecipazione operaia. Alcuni dei temi suaccennati potranno essere svolti in forma di symposium, con scelta di articoli e saggi e introduzioni a cura di nostri studiosi (ad es.: sulla cultura di massa). Non si possono, ovviamente, programmare ricerche originali di équipe. Ma dovranno tuttavia essere promossi lavori di studiosi italiani, in particolare sugli aspetti e problemi delle strutture economico-sociali dell'Italia. 4) Dopo questi primi contatti con Momigliano e Pizzorno, procederei a consultare Sylos Labini e Napoleoni, interessando anche Giolitti. Una riunione a Torino presieduta da Bobbio è prevista per la prima settimana di giugno. Non c'è traccia di tale riunione a Torino. Viceversa esiste il seguente verbale, stilato da Panzieri, di una "Riunione a Roma del 24 giugno 1959''. Presenti: Norberto Bobbio, Alberto Caracciolo, Antonio Giolitti, Franco Momigliano, Raniero Panzieri, Alessandro Pizzorno, Paolo Sylos Labini. Non ha potuto partecipare Ernesto De Martino. Sono state affrontate innanzitutto le questioni relative ai criteri generali di impostazione di una produzione editoriale di «Scienze sociali», allo scopo di stabilire orientamenti e limiti indispensabili alla programmazione concreta. Due ordini di considerazione sono emersi nella discussione, rispettivamente di carattere generale e di carattere pratico. Le prime considerazioni riguardano gli scopi culturali della attività proposta, rispetto ai quali - tenendo conto dell'indirizzo generale della Casa Einaudi e della attività prodotta da altri editori nello stesso campo - si opera una scelta di contenuto, di incidenza, al livello scientifico, sulla problematica attuale delle scienze sociali, rifiutando sia il criterio «antologico» sia quello di «rappresentatività» teorica delle diverse metodologie e indirizzi di ricerca - e a maggior ragione l'identità con uno specifico indirizzo sociologico. La produzione (eventualmente la «collana di scienze sociali») comprenderà dunque opere ispirate a punti di vista, metodi, tecniche differenti, ma il criterio di unificazione sarà nel loro valore di analisi critica rispetto al complesso di problemi della realtà sociale moderna. Da tale punto di vista, si ricava: a) la varietà possibile (ma sempre nell'ambito di una impostazione critica, anti-ideologica) dei settori culturali: sociologia, economia, etnologia, e degli indirizzi; b) l'esigenza del carattere concreto, di ricerca critica applicata - e non di teoria pura - delle opere; c) l'opportunità di prendere in considerazione opere di carattere storico sulle strutture economico-sociali (che possono avere grande importanBibliotecaGino Bianco DISCUSSIONE/PANZIERI za ai fini di un rispecchiamento dei problemi attuali) «a parte», auspicandone l'inserimento nella Biblioteca di cultura storica. Le osservazioni di carattere pratico concernono soprattutto l'opportunità di inserire in numero notevole opere originali italiane accanto alle traduzioni e di tener conto dell'attività di ricerca e di inchieste fornita da Istituti e organismi vari (CGIL, ACLI, Umanitaria, Svimez, Ires, ecc,), per trarne materiali e spunto per la produzione di opere, particolarmente su problemi italiani, non potendosi programmare, per ovvi motivi di ordine organizzativo e finanziario, indagini originali per équipes. Sulla base di tali considerazioni preliminari sono state delineate le seguenti «sezioni» (s'intende, a scopo orientativo «interno») ... [ed è] stata fornita una prima indicazione della tematica da precisare per ciascuna «sezione». a) problemi italiani. Si considera una partizione generale: problemi del Mezzogiorno, della disoccupazione, dello sviluppo economico. Temi indicati: industrializzazione del Mezzogiorno (potrebbe essere svolto in una raccolta di saggi vari, in forma di reading); gli Enti di riforma; struttura finanziaria e organizzativa dei monopoli; il mercato del lavoro; la figura dell'imprenditore in Italia; b) ricerche sociologiche. Si indicano temi e opere di ricerca concreta, piuttosto che di trattazione generale. Possono prevedersi soprattutto raccolte in forma di reading (con scelta e introduzione a cura di studiosi italiani) su questi argomenti: mobilità sociale; burocrazia; cultura di massa. Il volume del Whyte, The Organisation man, già in preparazione, dovrebbe essere qui incluso; c) problemi internazionali e problemi teorici in rapporto all'analisi strutturale. Anche per questo settore alcuni temi potranno essere svolti in forma di reading. Ad esempio: tecniche della pianificazione; problemi dello sviluppo dei paesi arretrati. Indicazioni per le questioni teoriche: un volume edito a cura dell'Unesco, Les implications sociales du progrès technique; le riedizione (rinnovata) dello studio di Sylos Labini sull'oligopolio. Con particolare interesse dovrebbero essere affrontate le diverse situazioni dei paesi arretrati, non soltanto asiatici e africani ( particolarmente l'India), ma anche europei (ad esempio Spagna),che forniscono analogie illuminanti rispetto alla situazione italiana; d) problemi istituzionali. Presentano un campo assai vasto, che comprende sia le questioni relative al rapporto tra diritto pubblico e società e diritto privato e società, ma anche i problemi generali del movimento operaio. Si indicano i temi relativi alla organizzazione del potere politico, alla formazione delle decisioni, ecc. Di particolare interesse gli studi sindacali, per i quali si suggerisce innanzittutto una raccolta di «casi» sindacali e qualche studio concreto sulle organizzazioni (ad esempio, Democracy in a Union di S. Lipset). Questa prima approssimazione ad una programmazione concreta deve essere completata con le proposte di Ernesto De Martino. Ciascuno dei partecipanti alla riunione si è im67

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