Linea d'ombra - anno II - n. 12 - novembre 1985

58 STORIE/COMMARE riavvolge nella spirale che svanisce nel cielo. Una collina di eucalipti lo sottrae alla mia vista. Eccolo, ora è uri punto nero nell'azzurro. Farà la sua micidiale picchiata? Passo dei Tre Cancelli: su quali strade si aprivano? In un bosco di querce, inaspettato quassù, mi fermo e mangio. Ad una fonte di acqua fresca bevo. Rari viaggiatori sostano distratti e subito ripartono. Il fascismo ha fatto erigere un cippo per ricordare un carabiniere ucciso dai briganti, i primi anni dell'Italia unita: era un settentrionale. Tre fanciulli mi guidano all'orrido del Gravina, rigagnolo di liquami. La roccia -tenera è stata scavata per ricavarne abitazioni e magazzini. Le aperture ad arco si infittiscono nella parte alta dell'orrido, verso un colle, dove opere in muratura sono state sovrappos~'! alle caverne, così che si ha l'impressione di poter attraversare tutte le case senza uscire dal ventre della montagna. Matera, piramide di vuoto. Oggi è il deserto e la pena. Le strade di pietra hanno dimenticato la dignità, mantenuta per millenni, e si piegano al tempo e ai turisti, dopo aver resistito a lungo alla miseria. Le mie giovanissime guide non sono venali, vogliono mostrare le loro conoscenze. Mi portano nelle caverne più grandi e nere, che si perdono in cunicoli senza fondo, nel tufo umido; dicono che un popolo, i Cucumeri, aveva i suoi templi dentro la montagna, dove si compivano riti misteriori; dicono che persino un faraone è seppellito in un cunicolo. I fanciulli dalla pelle scura fiutano e seguono coi loro occhi brillanti le tracce della morte nel cuore della montagna, mi aprono porte e pozzi che nascondono cadaveri. La morte per loro è cugina dell'avventura e Matera, grigia e gialla, è tutti i film passati davanti ai loro occhi. Tutto è possibile; è potuto accadere che sul ripido pendìo un popolo antico ha inventato l'aeroplano senza motore. Nel cielo le stelle sono spente: le mie guide non conoscono le fate. Sulla costa i greci costruivano splendide città. I bizantini si spinsero verso l'interno e fondarono paesi che resistono al tempo. Gli ulivi hanno ancora il colore del mare. Nei toponimi è tutta la storia di questi paesi. Ma un popolo può riconoscersi in un nome? Tutto il passato è parola. Il castello aragonese domina un paese, le campagne e larga parte della piana di Sibari. Doveva intimorire più i diretti sottoposti che gli stranieri. Il secolo scorso lo hanno trasformato in palazzo signorile; lo hanno rifinito di brutture gli ultimi proprietari. Gli interventi degli epigoni ottengono il risultato di rendere squallidi i segni del prestigio dei loro avi. E così sia. La fame e la paura hanno spinto gli uomini a fondare i paesi della Sila greca. La strada porta naturalmente al mare. Scende con una pendenza dolce e costante che non può non finire sul mare. Sono tranquillo, come avessi concluso un lavoro. Mi sento leggero e volo in un cielo che ha per pianeti pomodori. Di essi io mi nutro e digerisco il mio destino. BibliotecaGino Bianco L'isola è appena di là: un acrobata potrebbe correre sul cavo dell'elettrodotto e raggiungerla d'un balzo. Non io, che invece sto aggrappato alla terra, ora, con tutta la mia forza e ne sento il calore e l'odore. L'isola è una nube di fumo che scomparirà alle prime piogge. L'incendio dei boschi risale il fianco geometrico del vulcano, dal mare alle nevi, e si congiunge alla linfa incandescente del pianeta. Bruciano eucalipti e limoni e l'aria ha il profumo dolce del sesso della terra. È l'incenso di un rito che divora il tempo. Poi c'è il fresco degli oleandri e qualche zagara. Nella notte i paesi si ritirano sulle montagne, a un passo dalla luna piena. L'aria è, ora, pulita, luminosa. Dalle luci indovino le finestre, le stanze, le persone, perché questi sono i paesi che vivono dentro me e il passato si congiunge al tempo nuovo. Conosco i corpi, i volti e le parole. Dico che vivere vale la pena. Sono il pastore errante che interroga il cielo e gli uomini e cerca un posto per lasciar passare la notte. MARIETTI NARRATIVA Carlo Alberto Rizzi I CIOCCOLATINI DI SOZIGLIA Pagine 248, lire 20.000 Un «giallo» e un romanzo di costume. un «pasticciaccio» ligure di raffinato umorismo. SAGGISTICA Edoarda Masi IL LIBRO DA NASCONDERE Pagine 176, lire 16.000 Un'intensa esperienza nei più vivi problemi dell'Italia contemporanea. un libro da nascondere per chi non ha il coraggio di discutere. Distribuzione P.D.E., DIF. ED. (ROMA), Magnanelli (TO). MARIETTI

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