·o a TV trasmette ballerine e musica; ora sono tornate le figure a circondare A. Alla TV c'è un film pornografico con sussurri gridolini e tanti sospiri. A. è privo di risorse; lo dicono i suoi occhi, non deve scrivere, è tutto in consegna alla scienza; che lo considera un po' duro a morire ... DURO A MORIRE, .. lo sta ripetendo il cowboy alla TV, duro a morire lo sporco sul giubbetto, e cosi suggerisceil detersivo adattissimo ... Non lo dicono né B. né le figure, no assolutamente non lo penseranno neppure - dalle figure e B. è considerato "una cellula malata e cattiva". Quanto A. capisce a volte lo dice con gli occhi, ma non comunica, e nessuno ne scrive a nessuno; ogni parola è stato un suo promemoria per il viaggio... E scaduto dell'altro tempo per A. Anche il viavai delle figure è rallentato anzi scompaiono tutte resta solo B. bianca e agli occhi di A. sempre sfocata; forse ancora di piu. Allora la mano di A. torna a battere: ......... si si io ma ma ........ . Niente ma. B. capisce: è la depressione, A. è ormai precipitato all'ultimo stadio, si vede dal viso terreo e gli occhi colmi di lacrime, lacrime che persino sgorgano limpide come segnali. B. gira attorno, pallida figura ormai assiste alla rapida parabola, s'è capito con nessun tipo d'imbarazzo. Segue e circonda A.; come il sonoro della TV; un dramma è la lotta di classe la escalation vietnamita ma drammi cose distanti che arrivano tiepidi e restano distanti come destinati a ogni altro; oltre spazi altrui mai veramente sentiti... Mario Schifano fotografato da Uliano Lucas. STORIE/SCHIFANO B. è ora immobile; cosi immobile B. sta certo a significare l'introduzione di un'altra fase. A. non è mai stato illuso realmente: ha solo all'inizio mentito un po'. Si possono leggere tutte le parole dattiloscritte; è vero, poche promesse e timide e poi non troppo vili... Immobile B. aspetta sfocata, bianca, non pallida forse; ecco, come fantasma senza esprimere nulla senza mai infondere coraggio e mai avendo illuso A. È stata l'assistente di A. ad affrontare realmente la fine, ecco ancora lacrime dagli occhi di A.; sente certo che ora può essere ritenuto meno che uomo, si certo le lacrime ne sono un sintomo ... ma! riesce con lentezza questa volta straziante a battere: ......... si sono io che devo morire ........ . B. non c'è più, certo ha letto; eccola ancora, con tutte le figure - che assurda canzone alla TV! A. è circondato, fine, allora ha scritto anzi ha dattiloscritto ......... mo ri re........ . e l'ha attribuito a se stesso; perciò le lacrime che sgorgano dai suoi occhi sono giuste e suo pieno diritto. L'assurda canzone come per circostanza finisce, intervallo TV. Chissà se le figure e B. con tutti, così schierati al capezzale e alla bara si sono sentiti chiamati e doverosi come per esaudire l'ultimo desiderio, sono giustizieri o rappresentano madre e padre i figli moglie amante o tutte le amanti pietose... oppure dio, ma quale? Sono giustizieri, indubbiamente, come un plotone schierato; B. con tutte le figure mute ... Gradualmente A. è lasciato andare all'altro mondo. (1970) 77
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