spiriti maligni. Alle pagine 13 e 14 dico: Dopo due mesi arrivai in una città e vidi un vecchio. Andai da lui. Questo vecchio non era proprio un uomo (vale a dire uno come gli altri), era un dio ... Gli dissi che stavo cercando il mio spillatore di vino di palma che era morto nella mia città qualche tempo prima ... Qui ho usato un'intera storia, con un incantesimo (juju) che mi trasformava in uccello. . Così, alla pagina 15, la storia di Morte è un racconto completo. È la stessa Morte che lo stesso vecchio mi aveva detto di andargli a prendere. Anche qui ho usato una credenza yoruba. Gli yoruba infatti credono che Morte sia una creatura viva e crudele o un essere strano. Qui, ho usato due materiali: 1. Usanza e 2. Credenza. La credenza che mi ha permesso di trasformarmi in uccello è uno juju o incantesimo. A pagina 19 dico: Quando furono cinque mesi che avevo lasciato quella città (la città del vecchio), arrivai in un'altra città che non era così grande, ma però c'era un mercato vasto e famoso. Appena entrai nella città, andai dal capo della città che mi ricevette gentilmente in casa sua; dopo un po' disse a una delle sue mogli di darmi da mangiare ... Qui ho adoperato un'usanza yoruba. E davvero agli yoruba piace accogliere bene gli ospiti e gli stranieri e prendersi grande cura di loro. Dopo che avevo mangiato e bevuto il vino di palma a sazietà, il capo della città che mi aveva ricevuto come suo ospite mi domandò come mi chiamavo, io gli dissi che mi chiamavo "Padre di dèi capace di fare tutto in questo mondo". (... ) Poi mi domandò perché ero andato da lui. Io risposi che stavo cercando il mio spillatore di vino di palma che era morto nella mia città un po' di tempo prima. (... ) Dopo questo mi disse che se potevo aiutarlo a ritrovare sua figlia che era stata portata via dal mercato che c'era in città da una creatura strana, e a riportagliela, allora mi avrebbe detto dov'era il mio spillatore. Anche qui, la figlia del capo della città e la creatura strana o il "perfetto gentiluomo" formano un racconto completo. Qui ho usato una credenza yoruba. Gli yoruba credono che quando è giorno di mercato, non solo gli esseri umani, ma anche creature strane come gli spiriti o altre vanno al mercato a comprare e vendere, proprio come gli esseri umani. A pagina 20: per questa storia, ho adoperato un'usanza yoruba. Secondo questa usanza, quando il padre si accorge che sua figlia è matura per il matrimonio, ma non porta in casa corteggiatori o spasimanti, lui e la madre insistono perché si trovi per tempo un marito e non finisca nelle mani di un uomo cattivo. Inoltre la morale di questa storia è che i figli dovrebbero seguire il consiglio dei genitori. Questa ragazza per esempio è finita in brutte mani. Ha seguito il falso "gentiluomo completo" che poi si è trasformato in un orribile Teschio. A pagina 30 dico: Così quando il padre e la madre videro il lavoro meraviglioso che avevo fatto per loro, mi portarono cinquanta barili di vino di palma, mi dettero la signora in moglie. (... ) Così io salvai la signora dal gentiluomo completo del mercato che dopo si era ridotto a un "Teschio". (... ) Fu così che presi moglie. Qui ho inserito nella narrazione un'usanza yoruba. Gli yoruba sono sempre riconoscenti a chi li aiuta a fare qualcosa di importante, e offrono grandi ricompense. Anche a pagina 31, un'altra storia comincia così: Quando fecero tre anni e mezzo che stavo in quella città, mi accorsi che il pollice della mano sinistra di mia moglie si gonfiava come se fosse un salvagente, ma non le faceva male. Un giorno lei venne con me nella fattoria dove spillavo il vino di palma, e con mia meraviglia quando il pollice che si era gonfiato toccò una spina di palma, tutt'a un tratto il pollice si spaccò e vedemmo che ne veniva fuori un bambino maschio, e appena il bambino venne fuori dal pollice, si mise a parlarci come se avesse dieci anni. Questa è la terza storia da me usata per descrivere la città di quel capo della città. Riassumendo: 1) una storia per il ritrovamento della figlia 2) una storia per la liberazione della figlia 3) una storia per la nascita del bambino meraviglioso dal pollice di mia moglie. E lo stesso bambino che poi diventa "il bambino con il mezzo corpo", e che mia moglie e io abbiamo portato con noi nel nostro viaggio ... fino a quando non abbiamo incontrato le tre creature vive chiamate Ballo, Tamburo, Canto. Nemmeno io riesco a raccontare fino in fondo la storia di questo repellente bambino. Ma ne parlo prima e dopo alle pagine 30-37, integrando la narrazione con le sue caratteristiche mostruose. 29
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