Linea d'ombra - anno II - n. 11 - settembre 1985

24 STORIE/FINDLEY mano di Fabiana e a baciarla - dopodiché andarono tutti a tavola. ~ichael sedeva a capotavola, con la schiena appog- ~giata alla sedia. Era leggermente girato di lato per riposare il piede, che col passare delle ore gli dava sempre più fastidio. Osservava i suoi ospiti - o meglio, gli ospiti di Conrad, attraverso un velo di dolore e liquore. Riusciva appena a distinguere la sagoma di Olivia, seduta all'altro capo della tavola, lontana. Sorrideva - evento rarissimo - e, anche se un po' fisso, il suo sorriso sembrava genuino. Di che cosa poteva mai sorridere? Michael si pentì di non aver cominciato a contare appena era comparso quel sorriso - tanto per vedere quanto sarebbe durato. Era un po' come un ospite, quel sorriso: un altro commensale: uno sconosciuto. Avrebbe dovuto tenere un libricino, come Amleto: "La mia tavola - una riunione ... Olivia ha sorriso per venti secondi, oggi." Perché? Michael girò gli occhi sui commensali. Guarda un po' chi c'è; pensò. Tutti gli scapoli. Questa è una cena di scapoli. Rodney, Conrad, io. E Tom Powell -anche lui è uno scapolo. E sua moglie è nubile. Guardateli! Scommetto che si toccano solo con le pinze. O forse coi guanti. Louellen Potts è nubile. (Maledizione.) E anche Fabiana. E anche Olivia. Ciascuno di noi, maledizione, vive solo. Eccoci qua sul fianco della collina - uccisi i maiali - sul punto di farci stregare da magiche fantasticherie, forse. Louellen Potts era seduta accanto a lui: occhi verdi e tailleur di tweed verde. Mozzafiato: giovane. In fiore. Capelli lunghi - perfettamente curati e odoranti di pelle e carne, niente profumi, solo aria e mele, con una mano vicinissima alla sua, girata all'insù - così innocente. Ma era proprio innocenza? Forse era disprezzo. Forse conosceva l'impotenza del padrone di casa butterato e ubriaco ... Butterato no. No. Non esser crudele con la tua bella faccia. Sii più gentile. Sii più gentile con te stesso. Sii gentile. Poi, dall'altra parte del tavolo, vicino a quel cretino in blazer - Rodney Farquhar, amico e amante di Conrad, l'angelo caduto - qualcuno si mise a piangere. Fabiana. Stava proprio piangendo? Davvero? Tom aveva raccontato la storia durante la cena - la cena appena finita, le cui ossa erano sparse sotto i semi d'uva che si stavano ancora ammucchiando sui piatti mentre gli scapoli indugiavano davanti ai bicchieri di vino. Tom, senza dirlo chiaramente, aveva fatto capire a tutti quanti che Fabiana stava aspettando il divorzio. Suo marito, il fratello di Tom, Jackman, era sparito. Era un ingegnere civile - o qualcosa del genere. I legali di Fabiana (che, naturalmente, lavoravano per lui) le avevano comunicato che Jackman l'aveva "lasciata" per andarsene chissà dove, ma non volevano dire dove. Non di preciso. Solo "in Amazzonia". Ecco tutto. Ecco come l'avevano messa: "Jackman se n'è andato" - sparito nel folto di un milione circa di verdi miglia quadrate di foresta equatoriale. Ora erano passati otto mesi e gli avvocati avevano detto, "probabilmente non tornerà." Così Fabiana non poteva avere il divorzio. Poteva solo aspettare i sette anni necessari, e poi dichiararsi vedova. Non che Jackman fosse morto. Se n'era andato laggiù coi soldi di Fabiana. I soldi sì, erano morti. Ce n'erano ancora, naturalmente. Di soldi. Abbastanza per interessare Conrad. Se solo si fosse tolto quell'uovo dalla faccia. Michael guardava Fabiana. Se il distintivo di Olivia era l'ordine, quello di Fabiana era un polso - quello sinistro - irrequieto: non smetteva mai di massaggiarlo con la mano destra, aggiustandosi l'orologio, i braccialetti, le ossa, continuava a girarlo lentamente, da una parte, poi dall'altra. Inoltre non guardava mai la persona che stava parlando, chiunque fosse, fissava invece lo sguardo su quelle che ascoltavano, in cerca, forse, di un indizio sull'importanza e il significato di quello che veniva detto. Ora era Olivia, a parlare, e Fabiana stava guardando Betty Powell, sua cognata. Betty Powell stava tagliando una mela con un coltello e c'era del sangue sul suo tovagliolo, cosa della quale sembrava completamente ignara. Olivia stava ancora sorridendo. L'argomento della conversazione erano le favorite famose, e chi nella storia avesse meglio interpretato quel ruolo. Olivia aveva appena detto qualcosa di sorprendente e divertente, e perfino Michael stava ridendo. Olivia aveva detto che Antinoo, il favorito dell'imperatore Adriano, aveva interpretato il suo ruolo meglio di tutte le altre. "Perché?" aveva chiesto Louellen Potts. "Perché," aveva risposto Olivia, "non poteva aver figli.'' "Vuoi dire che non ne voleva?" chiese Betty. "O che proprio non poteva concepire ... " Venne ignorata. Fu allora che la catastrofe si abbattè su di loro. Come spesso succede, dal silenzio. Credendo di parlare in tono confidenziale, ed essendo alquanto ubriaco, Conrad si girò verso Michael e tese la mano, come a enfatizzare le parole che stava per pronunciare. Quel gesto rovesciò il bicchiere di Betty Powell. Vino e sangue e un torsolo di mela~ Ma non fu quella la catastrofe. La catastrofe fu quello che Conrad disse. Quello che Conrad disse fu, "Ecco la risposta che aspettavi, Michael. Tu e Olivia dovreste fare un figlio." Michael disse, "Grazie per il consiglio e chiudi il becco." Conrad disse, "Oh, capisco ... " e rise. "Hai paura che Olivia lo ammazzi, il figlio."

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