che quello. E un bel piattino per separare l'albume dal tuorlo." "È da tanto che fa di queste cose?" chiese Michael. "Da un anno circa," disse Rodney. "Ma solo in occasioni speciali, cene, feste. La maschera gli dà un'aria da cinese." "Proprio quello di cui abbiamo bisogno," disse Micheal. "L'imperatrice della Cina." nrrivarono con la prima pioggia tiepida. liilcera una ragazza di nome Louellen Potts, che era stata allieva di Michael. Ora si prendeva cura dei figli degli altri in un asilo nido, sprecando uno straordinario talento di critica. Quella sera era venuta, apparentemente, in qualità di "dama" di Rodney - ma sembrava avere un ulteriore motivo: almeno agli occhi di Michael. Era una di quelle donne tremende che ti perseguitano con la loro bellezza e ti martellano col loro cervello. Michael rabbrividì al pensiero di quello che lo aspettava: Louellen che cercava di surclassarlo a ogni battuta della conversazione, aprendo intanto uno poi due bottoni della camicetta e sbattendo i seni in piena luce. Se solo fosse stata meno attraente, Michael avrebbe vinto senza problemi. Olivia aveva una certa simpatia per Louellen Potts. Louellen era una di sei o sette studenti che lei e Michael avevano conosciuto nelle aule e nella sala conferenze dell'università, nel corso degli anni. Quello che Olivia istillava da Cuore di tenebra, Michael distruggeva con Frankenstein. Kurtz e il Mostro, che camminavano mano nella mano: quello era il futuro, secondo Michael. Fabiana Holbach Powell arrivò accompagnata, invece che dal marito, dal fratello di lui, Tom, e dalla moglie di Tom, Betty. Il marito di Fabiana, Jackman, era enigmaticamente "in viaggio". L'espressione "in viaggio" venne pronunciata da Tom, mentre Fabiana guardava da un'altra parte. Passarono una mezz'ora a bere, in attesa che Conrad scendesse di sotto. Michael mise su dei nastri passabili (e cioè che piacevano a tutti fuorché a Louellen) e l'atmosfera si fece sopportabile. Grazie a Cleo Laine, il ghiaccio si sciolse leggermente. La sua voce navigò nell'aria e interruppe l'orribile chiacchiericcio della prima ora: dopo un po' la gente cominciò a chiedere liberamente "un altro scotch" o un altro bicchiere di vino bianco. Se solo Louellen avesse smesso di mettersi in mostra, la vita sarebbe diventata sopportabile. Tom Powell era un biondo dagli occhi freddi appena tornato da Nassau. Aveva una di quelle abbronzature che mandano in bestia, e un fisico ancora più irritante. Non parlava molto. I suoi occhi dicevano tutto. Quegli occhi non lasciavano mai Fabiana se non per appuntarsi su Michael (o meglio per 'trapassare' Michael) nel corso di domande quali: "Quando ci siamo visti l'ultima volta?" e di dichiarazioni quali: "Hai un aspetto fantastico, Mike." Ovviamente riSTORIE/FINDLET dicole. Betty Powell se ne stava seduta sul divano e frugava nella borsa alla ricerca di qualcosa che non riusciva a trovare. Fabiana, d'altro canto, era radiosa - come sempre. Comunicava - proprio come da bambina - la meravigliosa e mirabile sensazione di esser sempre sul punto di rivelare il segreto dell'esistenza, ma di non riuscire a ricordare le parole. Il suo sguardo vagava verso la risposta - bella e stranamente commovente - solo per tornare indietro con le parole: "no - non è questo ... " implicite nell'azzurra confusione dei suoi occhi. Fabiana era stata rapita, una volta, e i rapitori avevano chiesto un riscatto di un milione di dollari. Lucien Holbach, suo padre, si era rifiutato di pagare - anche se ne aveva sessanta, di milioni di dollari, più i venti di sua moglie. Fabiana era riuscita a scappare, illesa. Oppure no? si chiese Michael. Comunque, era riuscita a scappare, e poco tempo dopo aveva sposato Jackman Powell - che al momento si trovava "in viaggio". Fabiana sosteneva di non aver mai visto in faccia i suoi rapitori, che l'avevano costretta a tenere sempre una benda sugli occhi. Era stato quando, dopo ore di silenzio, aveva scoperto di essere sola nel bel mezzo di una casa vuota, che aveva fatto il tentativo di fuga. Tutto questo era successo in Giamaica: un posto dove Fabiana non era mai tornata. Anni e anni prima - quand'erano bambini - Conrad Fastbinder si era innamorato di Fabiana Holbach, e per un po' - anni dopo, poco prima del rapimento - era parso che Fabiana ricambiasse quell'amore. Ma tre cose erano accadute in rapida successione, cancellando quelle speranze per sempre: fino a quel momento. Il padre di Fastbinder era morto, lasciandolo senza un soldo; Fabiana era stata rapita, e Jackman Powell - ("quel figlio di puttana!") - l'aveva sposata. Quella sera, grazie a una fortuita stravaganza del destino, era arrivata a casa di Michael e Olivia senza il marito - c'era solo il cognato ("quell'altro figlio di puttana") a sorvegliarla. Conrad aspettò che Cleo attaccasse Traces prima di fare il suo ingresso. "Una fotografia sbiadita, coperta, ormai, di rughe e pieghe ... " Fabiana fece finta di non riconoscerlo. Michael, che non aveva mai visto il suo amico tutto laccato, prima di quel momento, fu lì lì per imitare Fabiana. Conrad, bardato di un bianco molto estivo, coi capelli impomatati all'indietro, aveva l'aria di un personaggio appena scappato da un racconto di Somerset Maugham. Portava una cravatta di un rosa sgargiante (di gran moda, senza dubbio, se si sfogliavano le riviste giuste) e olezzava di Chanel 19. Quanto alla faccia - era vero. Conrad Fastbinder era sceso giù dai piani alti con una maschera cinese. Il problema era che non poteva parlare - vuoi per via di tutto lo scotch che aveva bevuto nel pomeriggio, vuoi per via dei limiti imposti dalla maschera facciale, o forse per entrambe le ragioni. Di conseguenza si limitò a chinarsi sulla 23
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