Linea d'ombra - anno II - n. 10 - giugno 1985

78 STORIE/FLAIANO La Ragazza si alza e segue ilcameriere. Si trova, poco dopo, nella saletta del Direuorc. Questi sta seduto in poltrona e beve un cognac. Vedendo entrare la Ragazza si leva in piedi e sen1.a parlare le va vicino. La osserva a lungo, poi: ''Tornerai domani sera?" le dice brusco. "E perché?" risponde stupita la Ragazza. "Tu canti abbastanza bene ... e potresti farti i tuoi affari comodamente. lo ho bisogno di ragazze come te, che sappiano fare qualcosa e, nel caso. accontentare i clienti. Siamo pieni di borsarì neri; la faccenda ti conviene?" E così dicendo, mentre la Ragazza lo ascolta stupita e un po' disgustata (perché adesso capisce bene dove vuol andare a parare l'altro) il Direttore si avvicina ad uno stipo, ne trae un vestito da sera da donna e lo porge alla Ragazza. "Vedi, questo ti starebbe bene ... È un po' scollato, ma meglio così... Non mi dispiace l'abbondanza ... "Ma lei si sbaglia" - dice la Ragazza e fa per andarsene. Il Direttore la trattiene. Il suo contegno diventa man mano più ambiguo. "Vuoi provarti il vestit0?'' le dice. "Avanti spogliati". Il dialogo seguita su questo tono: è inutile aggiungere che il contegno del Direttore fa risorgere nell'animo della Ragazza qualche scrupolo. Ora le si chiarisce il significato della frase "darsi alla vita" e ne incomincia a riprovare disgusto. Forse non sarà mai capace di fare il primo passo. Una grande ripugnanza le serra la gola. Mentre il Direttore sta parlando, improvvisamente si ferma. Sullo stipite della porta sta appoggiato il Ladro. Fuma una sigaretta, ha lo sguardo placido e ironico. Dopo un poco si stacca dalla porta, viene avanti e toglie con un gesto stanco dì mano al Direttore il vestito da donna. La scena che ne segue è paradossale. Il Ladro fa la morale al Direttore, calmo e senza perdere la pazienza. Ma siccome l'altro risponde e gli ingiunge di togliersi dai piedi, il Ladro gli dà una spinta e lo manda a cadere sotto il tavolo. Segue una lotta comica e furibonda, alla quale partecipano poi qualche cameriere e il Giovane. Confusione generale. La lotta si sposta nel corridoio e quando il Ladro per la seconda volta colpisce il Direttore, questi va a sbattere contro la porticina dello sgabuzzino e la sfonda. Ne esce ancora tramortito l'I nformatorc, che un cameriere, sorpreso, accoppa una seconda volta con un vassoio. È il momento di scappare. Tutti i nostri personaggi se ne vanno di corsa. La Ragazza corre vicino al Ladro e quando, ad un angolo della strada, tutti si fermano, gli dice rapida: "Grazie". "E adesso?" - chiede il Giovane "Aspetteremo l'alba in qualche caffè" - suggerisce il Ladro. Il Giovane, la Ragazza, il Ladro, il Signore Distinto, l'Americano e il Nano si mettono frettolosamente in cammino. Dopo qualche passo, una ronda. La comitiva viene fermata. Solito questionario. Verificati i documenti (il Ladro è fornitissimo, ne ha almeno una dozzina) la ronda prosegue. Prima però la ragazza viene illuminata dal fascio di una lampadina tascabile. Un questurino la sta osservando. Momento di tensione, le perle brillano. "Mi sembrava di conoscervi" -dice, - "mi sonosbagliato,scusi". La Ragazza sospira. E la comitiva si rimette in marcia. È l'alba. Piazza del Popolo è già invasa dal primo chiarore. "Andiamo al caffè di Piazzale Flaminio" - propone il Ladro. 11":1 ll'ospedale. W L'Aggredito ha finito di vestirsi: ..Sto meglio ora e vado qui al caffè" - dice congedandosi al Brigadiere ... "Un espresso mi farà bene ... e poi a casa mi aspettano". "Vi manderemo a chiamare se ci sono novità .. - gli dice il Brigadiere. "Ma certo .. " - risponde l'aggredito in fretta e si allontana. Imboccando il Corso l'Aggredito vede il gruppetto dei Signori Distinti ch'erano venuti a "riconoscerlo". "Lo troveremo certamente domattina·· - sta dicendo uno dei signori - "e del resto ormai la decisione è presa. Non possiamo allarmare il Partito. Facciamo come se stesse a casa a dormire tranquillamente". "Facciamo così - conclude un altro più autorevole, - e stiamo a vedere. lo intanto vado a casa sua". E così dicendo, fa cenno all'autista di awiare il motore. Ma seguiamo l'Aggredito. Appena giunto alla Porta del Popolo, passa un giornalaio ciclista con i pacchi dei giornali del mattino nella sporta. ''Giornale!" grida l'Aggredito. Il giornalaio si ferma, porge una copia al passante e riparte. La strada è deserta. L'Aggredito legge nervosamente: "flmis1ero della collana si chiarisce - la Polizia è sulle Jracce del ladro ma non ' /'arresta per acciuffare tutJa la banda - La collana sarebbe staJadivisa in più parti". Borsarineri a Tor di Nona (foto di CesareBanacchi). li derubato trasalisce. La mano gli va nervosamente alla tasca del pastrano. Si guarda intorno. Si capisce che il suo maggior desiderio è di occultare la collana, di disfarsene. L'avventura notturna l'ha scosso.

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