di essere un po' squilibrato, forse è febbricitante. (Agisce a scatti e seguìrà sempre la comitiva senza chiedersi dove va, per non restare solo). Arrivati alla frutta. il Ladro non resiste alla tentazione di vedere cosa contiene il pacchettino. Agli occhi dei commensali appare una grossa collana di perle avvolta In un pezzo di carta da giornale. ''Le ho comprate oggi" - dice il Ladro. "Sono vere?" - chiede il Signore Distinto. "Vere? Se fossero vere varrebbero almeno un paio di milioni - risponde il Ladro. - E invece costano ... duemila lire". "Come sono belle!" esclama la ragazza e le guarda estasiata. Allora il Giovane toglie dalle mani del Ladro la collana, fa un piccolo cenno di intesa come per dire: "Questa è la mia parte'', e dà fa collana alla ragazza: "Eccovela, è Vostra'', e gliela cinge al collo. La ragazza non ha nemmeno la forza di protestare. Ringrazia confusa, guarda il giovane quasi di sfuggita. Un cliente dall'aspetto di provinciale inurbato, osserva la scena; e mentre gli altri quattro si alzano per andarsene, riprende a leggere il giornale. Dopo qualche minuto il suo viso si oscura. Sul giornale ha letto questo titolo.: li mistero della collana si influisce-la cameriera risulta innocente. Per un attimo il cliente, che è un giovanotto, guarda verso la porta da dove sono usciti gli altri quattro. Poi sorride, scrolla le spalle e si rimette a mangiare. Ma improvvisamente si alza, lascia un biglietto di banca sul tavolo e infila la porta di ingresso. Lo vediamo che segue i quattro sino alla porta di un bar. Qui il Signore Distinto fa grandi cenni di invito: vuole offrire un caffè. Gli altri accettano. Anche il giovanotto, poco dopo, entra, facendo il disinvolto. D l Bar di poco prima. Poca gente nel locale, tra i tavoli un Americano accenna qualche passo di danza, mentre un suo compagno suona un organino. L'Americano dirà sempre, di preferenza, due parole: "Capisc ... , finisc ...". È un tipo altissimo, che non dà fastidio a nessuno e balla per suo conto, tollerato con simpatia. Un altro personaggio è ai suoi ordini. Si tratta di un nanetto, ch'egli ha incontrato in qualche locale notturno e che gli serve da interprete. Ma i rapporti tra l'Americano e il Nano sono piuttosto complicati. È chiaro che il Nano segue l'altro per interesse; d'altra parte gli "funzìona da coscienza", cioè lo rimprovera se ordina troppi liquori, se propone a qualche cliente di giocare ai dadi. Tra di loro parlano rapidamente in americano e il Nano ha sempre la meglio. "Bono, bono!" dice ogni volta l'Americano per troncare la discussione. Il giovanotto ultimo arrivato, si mette ad un tavolo, molto vicino ai quattro, e ascolta la conversazione. li Ladro ha già fatto amicizia con l'Americano e sta trattando l'acquisto di una stilografica. L'Americano propone di giocarla ai dadi, e perde. Gioca anche un paio di calzini di lana, che tira fuori da una tasca, e perde anche quelli. Il proprietario, che osserva la scena, fa segni di malumore e il Ladro propone allora di seguitare la partita altrove. "Dove vorresti andare?" - chiede il Nano, che si sente impresario dell'Americano . .,Qui, al circolo sportivo" - risponde il Ladro. "Lo conosco. È una bisca" - e parla con l'Americano, che fa grandi cenni di assenso. Dopodiché si toglie l'orologio dal polso e lo consegna al Nano che gli versa a malincuore, da un grosso portafogli, una decina di biglietti da mille. "Dice che vuol venire" - spiega il Nano "Perché vuoi ficcarti in quest'impiccio, adesso" - domanda il Giovane al Ladro, sottovoce. SIORIE/FLAIANO "Lascia fare a me" - risponde il Ladro. Il giovanotto, che ha seguito la comitiva con una scusa qualsiasi, va al telefono e parla a bassissima voce: "Pronto?Tra mezz'ora in via dal Babuino, dove sai tu. Sono Fusco. Prevedo il colpo grosso. Avvisa il tenente. Sì, la collana. Ciao". "Lei se ne vada a casa" - dice il Giovane alla Ragazza, appena tutti sono in istrada. "Come, mi manda via, così?'' - risponde la Ragazza ancora sorpresa del dono che le è stato fatto e per il quale non le si chiede nulla. "Sì. Arrivederci" - e il Giovane si allontana per seguire gli altri che, Nano in testa, si sono già incamminati. La Ragazza resta sola, si tocca la collana, fa per andarsene ma poi ci ripensa e raggiunge il Giovane. "Le dispiace proprio tanto se sto con lei?" "Ma lei perde tempo" - dice il Giovane "Che importa ... Ne ho perso tanto. Giorno più, giorno meno .. " ~ opo vari segnali convenuti la porta della bisca si apre con la ~ catenella. Riconosciuto il Ladro che garantisce per i suoi compagni, il portiere dà ingresso libero. Nella sala una decina di persone giuocano ad un tavolo di roulette. L'ingresso dei nuovi soci non è accolto con molta simpatia. Qualche signora si alza e se ne va. Il Croupier è un tipo alto, dallo sguardo vivo, baffi molto curati, in complesso un bel ragazzo che sa sfruttare le sue qualità. li giuoco continua; l'Americano perde, il Ladro vince, la Ragazza e il Giovane stanno a guardare mentre il Signore Distinto, seduto in una poltrona scrive qualche appunto su un taccuino. Il suo contegno insospettisce uno della bisca che gli si avvicina e gli chiede se, per caso, è un giornalista. "Scrittore" - risponde il Signore Distinto. "E che scrive di bello?" "Un saggio sulle Quattro Libertà. Un discorso che debbo tenere ... sì, insomma, un discorso ... ma non ricordo dove debbo tenerlo". Ad un tratto entra nella sala, dalla porta che dà alle altre stanze dell'appartamento, una Ragazza molto dipinta e ingioiellata, in un abito da mezza sera. È un tipo di bellezza popolana, ma si capisce che una vita troppo comoda l'ha impinguita e involgarita. Si avvicina al Croupier, gli parla all'orecchio. Ma non ha finito di parlare che, quardando in giro, si accorge della presenza del Giovane. Impallidisce. Anche il Giovane si è accorto della presenza di ·lei. Aggrotta le ciglia, fa il giro del tavolo e le va vicino. "Carlo ... _che fai qui?" - dice la Ragazza n. 2, tentando di abbozzare un sornso. "E tu? Che combinazione! Ti andavo proprio cercando" -risponde il giovane a denti stretti. E senza scomporsi allunga un ceffone alla Ragazza n. 2. Breve collutazione tra il Croupier e il Giovane. Niente di fatto, tutti si mettono in mezzo. Ma il Giovane ha potuto nondimeno colpire il Croupier, che ora sanguina dal naso. La Ragazza n. 2 si avvicina sollecita al Croupier, come per significare che parteggia per lui. "Faremo i conti" - dice il Giovane con voce estremamente seria. "Tutto quello che mi hai rubato e... il resto. Non aver paura, c'è tempo. Penso a tutti e due!" La minaccia è detta con calma e con quel tono da sfida rusticana 73
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