J>e1erHandke. Rimani fedele alle parole della tua infanzia; ogni altra parola sarebbe falsa "Il mio mito": "il sapere che sono un uomo straordinario" (Wingenstein), come tuui; e nella vita di ogni uomo questo mito incorre in pericolo, prima o poi (quanto più tardi, tanto più pericolosamente), e per i più viene distruno, per lo più mollo presto: con pericolo per altri Già, è così: non ho più rispeuo per la maggior parte degli oggeui quotidiani, perché non sono falli da uomini Come se ciascuno, ovunque nel mondo, giorno per giorno, avesse il proprio incarico a figurare: l'incarico di essere immagine per gli altri: la donna che sta andando come "casalinga a far la spesa passa accanto a una pozzanghera nella quale cadono gocce di pioggia davanti a una stazione d'autobus", e parecchio più in là uno sta camminando come "uomo con l'ombrello"; offrendo la propria immagine, ognuno aiuta l'altro (me, almeno) "Lasciarsi andare", questa è, negli intervalli, l'alea degli artisti, quando, per troppo zelo, non inaridiscono (il che è la loro fine); io devo troncarmi molte strade: solo così vado avanti Un frate diceva che Dio all'inizio si dovrebbe "amare con moderazione" (altrimenti diventerebbe molto pesante): ciò vale probabilmente per tutto quanto si ama Quando, guardando i volti calmo-ironici dell'arte romanica vedo, sempre più realistici e somiglianti, i busti e le pose dei secoli successivi, allora so cosa è giusto e cosa è sbagliato (il romanico è lo sposalizio della forma) Scopo dello scrivere, del leggere, del vivere: una cosa, una scala di pietra, un glicine, una porta, vien vista da me e si mostra riconoscente: I il Mostrarsiriconoscente delle cose 47
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