Linea d'ombra - anno II - n. 10 - giugno 1985

46 traggine?" (Se si leggesse Wolfram von Eschenbach, si potrebbe amare i tedeschi) La differenza tra la mera compassione e la pietà, che in Wolfram von Eschenbach risulta tanto chiara; che però Nietzsche non ha mai conosciuto: tanto di quel che ha scritto vien meno a causa di questo neo Forse gli uomini sono così sopportabili, quando ballano, perché allora si muovono nell'insieme, lì sul posto, come rami negli alberi; danzando hanno piedi, non solo "gambe" (Nietzsche inveiva contro i tedeschi: che avrebbero solo gambe e non piedi) Parzival: i "malvagi" nel corso del racconto diventano buoni, tanto quanto lo sono li problema di fondo di ogni narratore (dovrebbe essere): Come salvo il mio eroe? Invece di "grazia" si può forse dire "spinta biologica" o "scossa adrenalinica" - ma queste sono quanto meno parole più lunghe (vedi l'osservazione di Valéry, per cui le parole con "più di tre sillabe" - in tedesco aggiungine un'altra - sono da evitare in poesia) Cosa vuol dire amore per una donna? - Che infine, alla lunga, si è sentita la nobiltà da entrambe le parti (ciò non è possibile con un bambino, o un amico) Mia madre ha sempre creduto, di me, che non avrei saputo "reggermi". Prima o poi si aspettava la mia sconfitta, la mia caduta. È cosi per tutte le madri? Sul campo grigio c'era un bambino con un arco giallo, dal quale una freccia gialla scoccò e volò per il cielo azzurro sopra il campo grigio. Sulla via campestre, accanto a un finferlo beige, stava li una talpa. Due pavonie diurne - sensazione di porpora - veleggiarono via, e gli occhi sulle ali mi guardarono. li mucchio di sabbia alla fine della via pareva piramide. Nel cespuglio di sambuco giaceva una palla di pietra, e là dietro camminavano due donne meridionali con fazzoletto in testa e pullover scuri (luce della narrazione, luce della ripetizione) li narrare di Virgilio ha inizio di regola con un "già": incomincia cioè ogni volta al confine, tra il giorno e la notte, la notte e il giorno, di una stagione sull'altra ("questo l'ha imparato da Omero") Ho giusto pensato: "Qual è il compito dell'uomo? - Di vedere il movimento degli alberi" (e volevo, al cospetto degli alberi, tramutarmi in un albero: per non disturbare la scena) Nel canale plurisecolare si sono formate, nel corso del tempo, tracce di meandri. La sera, dopo il rovescio di pioggia, vi scorrevano i fiori nell'acqua, giù in fondo nuotava come paracadute un ciuffo d'erba, e un bambino gridava come un fagiano Oggi, davanti ai piselli freschi, la donna del mercato disse: "Piacciono anche a lei, come a me, i piselli freschi?" E suo marito disse: "Quando arrivano i piselli mia moglie smette addirittura di fumare." Quando, fantasticando, io sono io e il mondo, la mia testa è un pugno chiuso dolcemente li flàneur non può apprezzare la bellezza Al gatto accoccolato in silenzio al mattino: "Ma da quale fiaba vieni oggi?" li dilemma: Scrivo per me? Scrivo per altri? è facile da risolvere; perché già l'attimo del divenir-pervasi, il momento d'accensione e di partenza è sempre un'esperienza di comunità: la esperienza di comunità ("io" sono allora anche "tutti gli altri") Giornata senza segni: questa assenza di segni, ecco cos'è la melanconia; e malgrado ciò oggi ho visto il più grosso dei tronchi di glicine, il più pallido di tutti i bebè, una madonna di gomma da masticare, e come sempre i passeri L'anima è o un tremendo Tutto, qualcosa di per sé (melanconia), o un meraviglioso Nulla Descrivere le cose che per me sono state tutto; e non affermarlo, semplicemente descrivere le cose

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