Linea d'ombra - anno II - n. 10 - giugno 1985

un po' nervoso, aveva bisogno di Santana. Gli parlerò io. Hai registrato tutto? - No, niente. - Bene, Moacir non deve aver dichiarato niente. Tu hai capito male. Chiediglielo domani, con più calma. - Molte grazie, commendatore Fulvio Bergamini. (Fuori registrazione.) Sembra, Mario, che fra poco ci sarà maretta nello spogliatoio. - Perché non gli hai chiesto delle frodi al club, Flavio' Il commendatore è dell'opposizione, avrà molto da dire. - Secondo mc. sono chiacchiere. Tutta questa storia è solo fumo. Non c'è nessuna prova, è meglio non rimestare. -(Fuori registra:ione): Non ne vuoi parlare perché fai il tifo per il club, eh, Flavinho? Che c'è ragazzo? Sputa il rospo. Tu proteggi il club da dieci anni, conosci tutto, lo puoi far esplodere. - (Sempre fuori registrazione): Che cosa intendi dire Mario? Cosa vuoi insinuare? Sai che ho quasi spaccato il muso a Amaury pe,rché aveva detto che ricevevo denaro dal club'/ Sosteneva che ero nella lista dei pagati, ma non l'ha provato. - (Un min1110per la pubblicità. Libreuo di risparmi della Casa Branca. li libreuo della Selezione.) - Flavio, guarda un po' se vedi Santana da quelle parti. • Vado allo spogliatoio. - E Cacàlo? . Lo aspetto lì. Il mio filo proprio non ci arriva. Lui è lì occupato con i cronisti, le ragazze, i fotografi. E c'è anche un o S10RIEIIOYOBLUANDÀO gruppo che rappresenta i tifosi ... Anzi, il loro ca po è qui rauco e sudato. Vuol parlare ... • Cacàlo, Cacàlo nell'area è un cavallo palla in petto, palla nella rete, palla al piede, palla nel velo della sposa, il grande palleggiatore terrore del difensore. -(Fuori onda): ecco che cosa succede a dare il microfono ai tifosi. Dicono solo sciocchezze. Questi tifosi sono dei rompiscatole. • Cosa dici, Flavio' Abbiamo bisogno di loro. Siamo la radio del popolo.- - Che ci rompe le scatole. Ti richiamo fra un po' dallo spogliatoio. · Fra pochi istanti, amici tifosi, sentiremo Carlos Farias, l'uomo delle otto coppe. Il cronista che sa fare critica. Fine gioco. Bandiere che si aprono, bandiere che si chiudono. Alcuni escono a capo chino, amareggiati per la sconfitta. Altri felici, assaporano la vittoria. È questa la magia del calcio. Domani chi ha vinto può perdere. E chi ha perso può vincere. Il pomeriggio imbrunisce lentamente. Il pubblico non è ancora uscito. Festeggia nelle curve. nelle gradinate. nelle tribune. li popolo canta e balla, perché la sua squadra ha vinto. E un nuovo eroe, un ragazzo abile, capace, coraggioso, un ragazzo Disegno di Giuseppe Ducrot. 37

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