Linea d'ombra - anno II - n. 9 - aprile 1985

Dello zoo, disse l'uomo. Che tu non stavi aspettando nessun altro. Aspettavo te, ~isse la donna. Non ti conoscevo, ma si può aspettare anche qualcuno che non si è mai visto. Allora non mi hai preso, disse l'uomo, perché un altro ti aveva lasciata. Tu mi amavi. Ancora una volta la donna pensò quanto fosse infame da parte sua stare lì distesa e mentire a suo marito, e di nuovo si rizzò e voleva dire la verità. Dalla porta però arrivò uno strano rumore, che suonò come un profondo e disperato sospiro. È malato, pensò spaventata, e si ridistese sui cuscini dicendo forte e chiaro: Sì. Allora va bene, disse l'uomo. Adesso sussurrava appena. Forse aveva perfino chiuso la porta della camera da letto e stava per uscire nuovamente di casa. La donna saltò giu dal letto, tirò la catenina dell'abat-jour e, come se facendo questo avesse azionato un campanello, sentì un forte squillo. La stanza era illuminata e deserta, e quando la donna corse in anticamera, non trovò suo marito neppure lì. Sebbene lo stabile in cui la giovane coppia viveva fosse vecchio, era stato installato di recente, in ogni appartamento, un pulsante, con il quale si poteva aprire il portone d'ingresso. Walther, chiamò la donna con aria costernata. Premette il pulsante, aprendo contemporaneamente la porta dell'appartamento, e si mise in ascolto. Abitavano al quinto piano, e per la lunghezza di cinque piani udì dei passi pesanti salire le scale, che risultarono essere passi di poliziotti. L'auto di suo marito, dissero gli uomini quando si trovarono sul pianerottolo di fronte alla donna, si era scontrata, all'uscita dall'autostrada, con un'altra vettura, e l'uomo aveva riportato gravi lesioni. Detto questo e guardato per un po' il viso esterrefatto della donna, aggiunsero che si era deciso di portare il ferito in ospedale, ma anche che, secondo i sanitari di servizio sull'autoambulanza, egli nÒn sarebbe sopravvissuto al trasporto. Non può essere, disse la donna molto tranquillamente, deve trattarsi di uno sbaglio di persona. Ho appena parlat9 con mio marito, è in casa, qui con me. Qui, chiesero stupiti gli uomini, ma dove, e andarono in cucina, e andarono in soggiorno, e accesero le luci dappertutto. Siccome non trovarono nessuno, cercarono di persuadere la donna a vestirsi e a seguirli in ospedale, e così fece la donna, si vestì, spazzolò i lunghi capelli biondo cenere, e scese le scale insieme ai poliziotti. Durante il tragitto la donna era seduta in mezzo; essi si sforzavano di essere gentili, e i loro pesanti cappotti di lana odoravano di pioggia. Lei trovò molto divertente il fatto che l'autista avesse azionato la sirena e passasse sempre col rosso. Più in fretta, diceva, più in fretta, e i poliziotti credevano che temesse di non trovare più in vita suo marito. Ma lei non sapeva assolutamente perché sedesse in quella macchina, né dove stessero andando. Le parole "più in fretta, più in fretta" le diceva meccanicamente, e meccanicamente voltava la testa a des~ra e a sinistra, proprio come fanno gli orsi polari. . ,. (traduzione di Maria Maderna) dopyri~ht Insel Verlai 1975.. \ Einaudi Novità JEAN-PAUL SARTRE FREUD UNA SCENEGGIATURA L'avventura della nascita della psicoanalisi raccontata da Sartre. « Supercoralli », pp. Iv-353, L. 26 ooo. ERNST H. GOMBRICH L'IMMAGINE E L'OCCHIO Pittura, fotografia, caricatura, cartografia, manifesti: la psicologia della rappresentazione pittorica in un'altra fondamentale serie di ricerche di Gombrich. «Saggi», pp. x1-378, L. 45 ooo. VINCENZO CONSOLO LUNARIA Una favola dell'autore de Il sorriso dell'ignoto marinaio, un apologo che ha il ritmo e la grazia di un «divertimento» mozartiano. «Nuovi Coralli», pp. v-93, L. 8000. NICO NALDINI VITA DI GIOVANNI COMISSO La riscoperta di un protagonista del Novecento italiano, un ritratto d'artista attraverso le sue amicizie. «Saggi», pp. VIII-316, L. 26 ooo. ANTICHE STORIE E FIABE IRLANDESI A cura di Melita Cataldi. Racconti mitologici, epici e fiabeschi del mondo celtico . « I millenni», pp. XII-235, L. 35 ooo. IL TEATRO ITALIANO V. IL LIBRETTO DEL MELODRAMMA DELL'OTTOCENTO Tomo terzo. A cura di Cesare Dapino. Introduzione di Folco Porti nari. L'ultimo dei tre volumi di una preziosa storia del libretto da Rossini, Bellini e Donizetti. all'epoca post-verdiana. «Gli struzzi», pp. LXVI-331, L. 26 ooo. WILFRED OWEN POESIE DI GUERRA A cura di Sergio Rufìni. La pìu significativa esperienza poetica nata dalla Grande Guerra. «Collezione di poesia», pp. xxxv-161, L. 9500. LUISA MANGONI UNA CRISI FINE SECOLO La cultura italiana di fine Ottocento di fronte all'avvento della società di massa e ai nuovi problemi delle scienze sociali. « Paperbacks », pp. xr-234, L. 20 ooo. STORIA D'ITALIA LE REGIONI DALL'UNITA A OGGI LA CALABRIA A cura di Piero Bevilacqua e Augusto Placanica. I caratteri originali, gli assetti sociali, il territorio, l'agricoltura e l'industria, la classe politica: un nuovo modo di leggere l'identità di una regione. pp. xv-960, L. 85 ooo. RIVISTA DI STORIA ECONOMICA FEBBRAIO '85 Diretta da Gianni Toniolo. Paolo Baffi, Via Nazionale e gli economisti stranieri 1944-53. Winston Fritsch, Il Brasile durante la Grande Guerra: problemi strutturali e politiche economiche. Giorgio Fodor, Perché nel 1947 l'Europa ebbe bisogno del Piano Marshall? pp. 166, L. 15 ooo.

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