8 APERTURA/ARGUEDAS - Stanotte ho sognato che eravamo morti tutti e due, insieme eravamo morti. - Tu? Con me? Racconta, indio - gli disse il gran padrone. - Siccome eravamo uomini morti, mio signore, siamo apparsi nudi, insieme, nudi davanti al gran padre San Francesco. - E poi? parla! - ordinò il padrone, con fastidio misto a curiosità. - Quando ci ha visti morti, nudi, insieme, il gran padre San Francesco ci ha osservati con quei suoi occhi che vedono e misurano non si sa quali distanze. Ci esaminava, te e me, soppesando, credo, il cuore di ognuno e quel che eravamo e quel che siamo. Da uomo ricco e potente tu, padrone, affrontavi il suo sguardo. - E tu? - Non ho idea di come mi comportavo, signore. Non ho idea di cosa valgo. - Bene. Continua. - Allora poi San Francesco ha detto con la sua bocca: "Venga il più bello di tutti gli angeli. Accompagni l'eccelso serafino un altro angelo piccolo che sia come lui il più bello. L'angelo piccolo rechi in mano una coppa d'oro e la coppa d'oro sia colma di melassa purissima". · - E allora? - chiese il padrone. Gli indios servi ascoltavano il pongo con attenzione, impassibili ma timorosi. - Padrone, non appena il gran padre San Francesco ha dato l'ordine è apparso in cielo un angelo sfolgorante come il sole. Si è avvicinato a passi lenti fino al cospetto del Santo. Dietro l'angelo grande camminava quello piccolo, bello, luminoso, come il soave splendore dei fiori. Aveva in mano una coppa d'oro. - E allora? - ripetè il padrone. - "Angelo grande, col miele della coppa d'oro cospargi questo gentiluomo. Le tue mani siano leggere come piume quando toccheranno il suo corpo." Così ha ordinato il gran padre. E allora l'angelo eccelso, prendendo con le mani il miele, ti ha lustrato tutto, dalla testa alle unghie dei piedi. E il tuo corpo si è innalzato, da solo; il suo fulgore risaltava nella luce del cielo come se fosse stato d'oro, trasparente. - Certo, non poteva che esser così - disse il padrone e poi chiese: - E a te? - Mentre tu splendevi nel cielo, il gran padre San Francesco ha di nuovo ordinato: "Venga l'angelo più miserabile e infimo del cielo e porti con sé una latta piena di escrementi umani". - E poi? - Un angelo malconcio, vecchio, con le gambe tutte squamose, che non ce la faceva più a tenere spiegate le ali, è arrivato davanti al Santo; è arrivato sfinito, con le ali grondanti, portando in mano una grande latta. "Senti, vecchio - ha ordinato San Francesco a quel povero angelo - imbratta il corpo di quest'omino con gli escrementi che hai nella latta; tutto, da cima a fondo, ricoprilo come puoi. Svelto!" Allora con le sue mani nodose il vecchio angelo, tirando fuori dalla latta gli escrementi, ha cosparso il mio corpo, come quando si rivesto- ,,.,. no grossolanamente le pareti di una casupola. - Certo, proprio non poteva che esser così - affermò il padrone. - Continua! O è finito il sogno? - No, padrecito, mio signore. Quando di nuovo, anche se in modo diverso, siamo apparsi insieme, tutti e due davanti al gran padre San Francesco, il Santo ci ha osservati di nuovo, sia te che me, per un bel pezzo. Col suo sguardo che abbracciava il cielo, non so fin dove nel profondo di noi sia sceso, unendo la notte con il giorno, l'oblio con la memoria. E poi ha detto: ''Tutto quello che gli angeli dovevano fare con voi è stato fatto. Ora leccatevi a vicenda, lentamente, a lungo". Il vecchio angelo è subito ringiovanito; le sue ali hanno ricuperato il nero delle piume, l'antico vigore. San Francesco lo ha incaricato di sorvegliare che la sua volontà fosse compiuta. (traduzione di Laura Gonçalez) Dai Relatos completos (1974), per gentile concessione di Giulio Einaudi Editore MARIETTI Narrativa Charles Sealsfield Tokeah e la Rosa bianca Introduzione di Gabriella Rossetto Serto/i Pagine XVI+ 372, lire 23.000 Continue e irresistibili avventure in un'America di «frontiera» raccontata da un ex-prete austriaco dell 'Ottocento, collaboratore di Metternich, amico di Bonaparte, ma soprattutto coraggioso avventuriero e imprevedibile scrittore. Rudolf Brunngraber Karl e il ventesimo secolo Prefazione di Cesare Cases Pagine XVIII+ 180, lire 17.000 Un « piccolo uomo qualsiasi» partecipa alla prima guerra mondiale ed è travolt,o dalla crisi pos_t,bellica.. Una «cascata di storia che intesse vertiginosamente il percorso della vita individuale con i processi collettivi che l'alienano.» DistribuzioneP: .D.E.,DIF.ED.(Roma),Magnanell(iTO). MARIETTI
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