Lurdes quando tornammo alla nave. "Un vecchio amico". Potevo anche chiamarlo così. Non lo avevo mai visto, m,asapevo tutto di lui, salvo il suono della sua voce. Non era nel dossier. Ritenevo questa una lacuna. E i stava facendo giorno quando lasciammo Santarém e l'alba fendeva l'acqua azzurro scuro del Tapajòs che sboccava nel Rio delle Amazzoni. Il Tapajòs è un grande fiume, ma il Rio delle Amazzoni è molto impetuoso. Può sradicare interi blocchi di foresta dalle sue sponde. Alla foce è più forte del mare e ricaccia indietro l'Atlantico per quindici miglia. Il Pedro Teixeira risaliva lungo la sponda, a tribordo. Si sentiva posarsi sulle acque e quindi salire verso il cielo azzurro il canto degli uccelli che proveniva dalla fitta foresta. L'aria era limpida e trasparente. Quali saranno stati i suoi pensieri nel passare da qui? Avrà preso appunti sul suo grande libro? Non c'era niente di simile nei luoghi da cui proveniva. Gli svizzeri, eccitati, scattavano foto senza posa. "Ne ho già fatte più di mille", disse lo svizzero, cercando di dare untono modesto alla sua dichiarazione. All'ora di pranzo il funzionario in pensione, che si chiamava Alencar e parlava poco, vinse la timidezza quando lo svizzero gli chiese chi fosse stato Pedro Teixeira. "Pedro Teixeira è stato il primo a risalire il fiume nel 1637", disse Alencar. "Era un capitano portoghese che scacciò da Gurupà gli inglesi prima, poi i francesi". Alencar parlava piano nel timore che lo svizzero non lo capisse. ''Egli partì da Gurupà e risali il fiume fino a Quito, nell'Equador. Fondò la città di Franciscana, ora Tabatinga. Alzò la bandiera della dominazione portoghese sul fiume Napo. Il suo viaggio rappresenta una importante tappa politica, poiché segnò l'espansione portoghese in quella regione. Secondo il Trattato di Tordesilhas, del 1494, l'Amazzonia avrebbe dovuto essere degli spagnoli. Ma gli esploratori portoghesi, in virtù del loro innato imperialismo, sprezzanti del trattato, nei secoli XV e XVI si impadronirono dell'Amazzonia. Nel 1669 il capitano Mota Falcao eresse il forte il Sao José do Rio Negro, nella zona in cui più tardi sarebbe sorta Manaus. Nel 1694, Lobo d' Almada risalì il fiume Negro. Così, nel secolo XVII, quando si accorsero che i portoghesi avevano di fatto occupato la maggior parte dell'Amazzonia e che, se non fossero stati fermati nel loro espansionismo, avrebbero finito per occuparla tutta, gli spagnoli proposero un altro trattato che fu firmato nel 1750 e che stabiliva i nuovi confini brasiliani all'estremo nord. Attraverso il fiume Napo i portoghesi si erano spinti fino all'Equador, attraverso il Maranon fino al Perù e attraverso il Negro fino alla Colombia e il Venezuela. Ancora un po' e l'Amazzonia sarebbe stata tutta brasiliana". "Vedo che alcuni brasiliani hanno ereditato lo spirito imperi~lista portoghese. Almeno lei", disse lo svizzero. .,.. "Ma perché mai? Ormai non ci si dà più conto di quello che s1 ha", disse Evandro .. J "Non sono imJJerialisia", disse Alencar. "Sa quanto è STORIE/FONSECA grande il bacino idrografico dell'Amazzonia? Quasi sei milioni di chilometri quadrati. E la foresta? Non c'è niente di simile in tutto il mondo. Eppure sarà devastata. La distruzione è già iniziata. A cosa è valso ai nostri antenati l'aver conquistato un territorio tanto vasto, se ora non siamo capaci di preservarlo?" Lo svizzero si curvò sul suo piatto di riso e fagioli, dissimulando un sorriso ironico. Erano storie pittoresche da raccontare una volta tornato a Sao Paulo dove lavorava in una multinazionale. E più tardi in Svizzera, dove avrebbe mostrato le sue diapositive e avrebbe parlato del delirio nazionalista di miserabili meticci dai denti cariati. r:, uella notte non riuscii a dormire al pensiero di Maria de a-il Lurdes. All'una mi alzai e andai alla cabina venticinque. Dentro c'era la luce accesa. Bussai. Maria de Lurdes uscì dalla cabina. Era piena di collane e aveva un lungo vestito largo e un cappello di paglia. "Tu qui? Ti sei deciso?" mi disse. "Vuoi vedere una cosa?" Maria de Lurdes spalancò la porta. Nella cabina c'erano due cuccette. In una dormiva Moacyr. "Quindici giorni di matrimonio e già lo odio", disse Maria de Lurdes. La portai nella mia cabina; le tolsi le collane ad una ad una pregustando il sapore del suQ corpo. Sotto il vestito non portava niente. "Non vedevo l'ora di fargli le corna", disse Maria de Lurdes. "Vogliamo cambiare discorso?", dissi. "Vuoi parlare di amore?" "Si. Voglio parlare d'amore". Ci coricammo nella cuccetta più bassa. "Mi fai impazzire, mi fai salire al cielo, incontro a Gesù", disse Maria de Lurdes. Il suo corpo era ardente nella cabina calda e soffocante. La mattina disse di non voler andare a fare colazione nella sala delle refezioni. "A pensarci bene, rimarrò qua fino alla fine del viaggio". Mi vestii, presi la borsa e uscii. Tornai all'ora di pranzo. Maria de Lurdes dormiva. La svegliai. "È meglio che ti vesta. Fra un po' tuo marito si sveglia e si accorgerà della tua mancanza". "Vada al diavolo". Maria de Lurdes allargò le braccia e le gambe e disse: "Vieni". Andai a pranzo. Moacyr non si vide. Evandro annunciò che saremmo arrivati a Òbidos alle due del pomeriggio. Lui non era sceso a Òbidos. Il comandante mi assicurò che tutte le navi di quella linea facevano scalo sempre nelle stesse città. "Se lei volesse andare, per esempio, a Faro o a Itacoatiara, dovrebbe fmbarcarsi su un'altra nave. Noi attracchiamo sempre negli stessi porti. Da questo momento fino a Manaus ci fermeremo solo a Oriximinà e a Parintins. Il nostro percorso si 45
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